settimana Periodo cronologico di sette giorni, suddivisione in origine del mese lunare, che nei paesi cristiani e anche presso molti altri popoli ha inizio con il lunedì e termina con la domenica successiva [...] il suo mistero pasquale. Lunedì, martedì e mercoledì santi fanno parte del Tempo di Quaresima, con le caratteristiche liturgiche proprie di esso. Il giovedì santo, al mattino, il vescovo concelebra con il suo presbiterio, i sacerdoti rappresentanti ...
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(ebr. Shōmĕrōn) Regione dell’antica Palestina, al centro dell’altopiano a O del Giordano. Confina a N con la piana di Esdrelon, a S con la Giudea e a O con la piana costiera, e rientra quasi interamente [...] caratterizzata dall’attesa messianica del Taheb, riformatore che instaurerà il regno di Dio sulla terra per 1000 anni. La liturgia si discosta da quella ebraica, specialmente nei riti pasquali. La lingua è una forma di ebraico; l’aramaico samaritano ...
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AGAPITO I, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne ad illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria romana (che non era però, come si vuole da alcuno, della grande casata degli Anici): aveva il suo palazzo [...] in una cassa di piombo, venne inviata a Roma, e qui sepolta in S. Pietro, il 20 settembre (giorno in cui la liturgia romana ne celebra il nome) dello stesso anno.
Casi di esercizio concreto da parte di A. del primato giurisdizionale della sede di S ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] chi lo riceve, e in Von den guten Werken (1520) imputò alla Chiesa di rinnovare, con l'esteriorità della sua prassi liturgica e devozionale, il legalismo giudaico, e respinse l'accusa di rifiutare le opere in nome di una fede morta e inefficace: le ...
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Giovanni XXIII
Raffaele Savigni
Il papa del grande rinnovamento della Chiesa
Angelo Giuseppe Roncalli, dopo essere stato ambasciatore della Chiesa cattolica in Bulgaria, Turchia e Francia, e patriarca [...] invece della severità. Al Concilio furono invitati, come osservatori, anche ortodossi e protestanti; papa Giovanni eliminò dalla liturgia espressioni offensive nei confronti degli ebrei (come quella di "perfidi giudei") e incaricò il cardinale Bea di ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] II la questione non è la scelta tra fede adulta e fede dei semplici quanto piuttosto riuscire davvero a rivitalizzare una liturgia stanca e ormai vuota perché sia sempre più vissuta e partecipata. Eppure, se la frequenza dei fedeli alle messe e alle ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] convocazione di Giovanni XXIII. È evidente il suo apprezzamento per la riforma liturgica, per la riscoperta della Bibbia come fonte per la vita di Chiesa Lumen gentium e a quella sulla liturgia Sacrosanctum concilium, sposando i nuovi apporti dell ...
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LEONE Marsicano (Leone Ostiense)
Mariano Dell'Omo
Nacque poco prima della metà dell'XI secolo, come sembra, da Giovanni e Azza, i cui nomi appaiono segnati tra i lemmi obituari presenti nel Calendario [...] libro la biblioteca. Atti del Convegno… 2000, a cura di O. Pecere, Cassino 2003, pp. 128 s.; M. Dell'Omo, Liturgia della memoria a Montecassino: il "libro dell'ufficio del capitolo" nel codice Casin., 47, ibid., pp. 161 s.; Bibliotheca hagiographica ...
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SERGIO I, santo
Vera von Falkenhausen
Secondo il Liber pontificalis, unica fonte di informazioni su di lui, S. nacque a Palermo. Il padre Tiberio era di origine sira, della regione d'Antiochia; è probabile [...] perciò alcuni anni dopo la morte di Sergio. Nella città di Roma S. si mostrò attivo sia sul piano dottrinale e liturgico, sia su quello edilizio: sotto il suo pontificato era stata terminata la traduzione latina degli atti del VI concilio (iniziata a ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] chi lo riceve, e in Von den guten Werken (1520) imputò alla Chiesa di rinnovare, con l’esteriorità della sua prassi liturgica e devozionale, il legalismo giudaico, e respinse l’accusa di rifiutare le opere in nome di una fede morta e inefficace: le ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...