Toledo Città della Spagna centrale (82.291 ab. nel 2009), nella Nuova Castiglia, capoluogo dell’omonima provincia e della comunità autonoma di Castilla-La Mancha; situata a 512 m s.l.m. su un’altura granitica [...] come centro spirituale e religioso sia per i celebri concili che vi si tennero, sia per la formazione della particolare liturgia nota come mozarabica. Con il dissolversi dell’unità del califfato di Cordova, nei primi decenni dell’11° sec., tornò a ...
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Costantino e l’autorappresentazione del papato
Arte, architettura e cerimoniali romani
Alberto Cadili
Già entro il V secolo, mediante la redazione degli Actus Silvestri1, la biografia costantiniana [...] of Christian Worship. The Origins, Development and Meaning of Stational Liturgy, Rome 1987, pp. 105-166; V. Saxer, L’utilisation par la liturgie de l’espace urbain et suburbain: l’exemple de Rome dans l’antiquité et le haut moyen âge, in Actes du XIe ...
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Prelato e scrittore (n. 1155 circa - m. Cremona 1215), di famiglia cremonese, forse dei Casalaschi. Dopo gli studî di diritto a Bologna e poi, forse, alla scuola capitolare di Magonza, tornò in patria [...] fra Salimbene da Parma; la Summa canonum, raccolta di canoni compilata a Magonza (1179-81), cui fu aggiunta una Apologia Sichardi contro i suoi detrattori, e infine il Mitrale in 9 libri, una delle più importanti opere del Medioevo sulla liturgia. ...
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DURAND (Durant, Durante), Guillaume (Guglielmo), detto lo Speculatore
Jean Gaudemet
Il soprannome di Speculator, spesso usato per designare il D., deriva dalla sua principale opera giuridica, lo Speculum [...] Decreto di Graziano e dalle Decretali. Il D. si proponeva di spiegare l'insieme dei simboli e dei segni cui la liturgia si richiama: a tal fine si avvale frequentemente dei contributi della scuola di San Vittore (Ugo morto verso il 1140 e Riccardo ...
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Copertura del capo di forma schiacciata e bicuspidale, con due fasce (dette vitte o infule) che ricadono sulle spalle (fig.).
Araldica
Raffigurata dentro o sopra lo scudo, la m. è simbolo di dignità ecclesiastica. [...] m. si vede anche sugli stemmi dei secolari per indicare i protettori delle abbazie.
Religione
Nella liturgia cristiana, la m. è portata nelle funzioni liturgiche solenni dal papa, dai cardinali e dai vescovi (ai quali compete per diritto) e da abati ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] Sefarditi (da Såphàrad, l'antico nome della Spagna). Sebbene gli Ashkenaziti e i Sefarditi differiscano in taluni usi liturgici e riti religiosi, la divisione non ha una base dottrinale, ma è fondata sulla distribuzione geografica degli antenati dei ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] in saec. XVII, Romae 1951, pp. 51 ss. e passim, ma cfr. anche la recensione di P. M. D'Elia, La lingua cinese nella liturgia e i gesuiti del sec. XVII (a proposito di un libro recente), in La Civiltà Cattolica, 1953, III, pp. 55-70.
Per i rapporti ...
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Geografia
Nell’antichità classica e cristiana, scritto di carattere pratico che serviva da guida ai viaggiatori o ai pellegrini in Terra Santa, riportando i nomi delle città e delle stazioni di tappa con [...] intorno al 333 e la Peregrinatio Aetheriae (fine 4° sec.), che contiene notizie interessanti anche per la storia dell’ascetismo e della liturgia. Risalgono al 6° sec. il De situ Terrae Sanctae dell’africano Teodosio e a un periodo più tardo gli i. di ...
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GREGORIO II, papa, santo
Paolo Delogu
Nacque a Roma, presumibilmente nell'ultimo quarto del sec. VII, e fu allevato ed educato nel patriarchio lateranense, il complesso di uffici, con annesse scuole [...] monastiche ivi istituite l'incarico di celebrare notte e giorno l'ufficio nelle basiliche contigue. Proseguì il rinnovamento della liturgia papale in corso dalla fine del secolo precedente, istituendo tra l'altro la messa del giovedì di Quaresima ...
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Alfonso VI, Re di Castiglia e di León
S. Moralejo
Re di León (1065), di Galizia e di Castiglia (1072), assunse il titolo di "Imperator super omnes Hispaniae nationes constitutus" - per i musulmani di [...] nei borghi nascenti o ristrutturati del camino e nell'esentare dai pedaggi pellegrini e mercanti. Alla sostituzione della liturgia ispanica con quella romana (1080) fece seguito il lento passaggio dalla scrittura visigotica a quella carolina. Gli ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...