STEFANO IX
Michel Parisse
Federico delle Ardenne o di Lorena era figlio di Gozelon, duca di Lotaringia; il nome della madre è ignoto. Originario della diocesi di Liegi in Lotaringia ("Leodiensis papa", [...] presi nelle riunioni precedenti: contro il matrimonio dei preti e dei consanguinei, contro la simonia. Il papa difese la liturgia romana e proibì il rito beneventano. Alla sua ascesa al soglio aveva inviato il diacono Ildebrando in veste di legato ...
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I protestantesimi
Gianni Long
Elementi comuni dei vari protestantesimi storici
Sin dall’età della Riforma il protestantesimo è stato plurale: ogni Chiesa nazionale fu riformata dai re, dai principi [...] fatto scuola in molti Paesi e le Chiese europee e americane cominciano a loro volta a utilizzare musiche e forme liturgiche provenienti da queste nuove realtà.
I protestanti e la storia nel 20° secolo
La reazione allo storicismo che aveva dominato ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] subito della lontananza del nuovo sovrano per convocare nel 1593 un concilio a Uppsala, in cui fu abrogata la liturgia filocattolica fatta adottare nel 1576 da Giovanni III e fu riconosciuta la confessione augustana. Sigismondo promise di rispettare ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] a Roma raffigurano magistrati del 4° sec. d.C. in questo atto.
Con l’affermarsi del cristianesimo la m. entra nella liturgia o per avvolgere le mani di chi deve toccare arredi sacri, o per ricoprire l’altare.
Nel Basso Impero si chiamano mappae i ...
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SUMERI (XXXII, p. 990)
Giorgio Raffaele CASTELLINO
L'origine dei S. è tuttora avvolta nel mistero. Immigrati dal di fuori, si è pensato che siano giunti nella bassa Mesopotamia dal sud (Golfo Persico), [...] "Enki e Eridu" che celebra l'inaugurazione del tempio É-engurra di Eridu) e in occorrenze varie (come la estesa "liturgia" di Inanna e Iddin-dagan). Per lo più sono stilati secondo canoni fissi, che permangono quasi immutati attraverso i secoli e ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] manifestata in Portogallo, accosterebbe il Conti proprio al giansenismo. E anche la sua estraneità alla pietà cristologica esasperata (la liturgia della festa del Preziosissimo Sangue e del S. Cuore) è travisata a mo' di conferma di un suo schierarsi ...
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GELASIO II, papa
Stephan Freund
Giovanni da Gaeta nacque tra il 1060 e il settembre 1064 da Giovanni Coniuolo, appartenente a una nobile famiglia di Gaeta. Il padre era già morto nel 1068 e Giovanni, [...] Maurizio Burdino già arcivescovo di Braga.
Il 9 e il 10 marzo, allo scadere delle "quattro tempora" prescritte dalla liturgia, a Gaeta fu celebrata la consacrazione sacerdotale e papale di Gelasio. Dopo la consacrazione, il papa, sempre a Gaeta ...
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GIOVANNI IX, papa
Claudia Gnocchi
Figlio di Ramboaldo, non si conoscono né la data né il luogo della sua nascita, si sa però che era originario di Tivoli, presso Roma, e che fu ordinato sacerdote da [...] e nemico Vichingo che aveva ottenuto da Stefano V una lettera in cui si condannava l'uso della lingua slava nella liturgia, praticato da Cirillo e Metodio sin dal loro arrivo in Moravia. I discepoli di Metodio dovettero lasciare la Moravia e si ...
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Ebrei
Elena Loewenthal
Un popolo con una storia del tutto particolare
Chi sono gli Ebrei? I protagonisti della Bibbia, uno dei libri più antichi mai scritti? Le vittime della Shoah, lo sterminio di [...] dell'Impero Romano.
Diaspora e persecuzioni
Nella diaspora gli Ebrei hanno costituito delle piccole comunità: bisognava organizzare la liturgia (con la distruzione del Tempio, unico luogo di culto a Dio, la preghiera sostituì la pratica di offerte ...
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CONTARINI, Maffeo
Francesca Meneghetti
Figlio di Domenico di Nicolò del confinio di S. Angelo e di una nobildonna di cui nulla ci dicono le fonti, nacque con ogni probabilità a Venezia sul finire del [...] rigidità disciplinare e fu tutto pervaso dall'ansia di promuovere il progresso spirituale del popolo cristiano. Nella liturgia cercò di abolire l'antichissimo rito "gradense" o "patriarchino" - derivato alla Chiesa veneziana, insieme con la dignità ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...