Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] commedia del primo Aristofane. Armonia per lo più dorica, solenne, e ritmo peonico-cretico aveva, in origine, il peana, canto liturgico in onore di Apollo o di Artemide.
Pindarico Dal nome del poeta Pindaro (6°-5° sec. a.C.), v. asinarteto ricordato ...
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Forma esteriore degli oggetti corporei in quanto viene percepita attraverso il senso della vista; rappresentazione con mezzi tecnici o artistici della forma esteriore di cosa reale o fittizia.
Diritto
Diritto [...] un sinodo di Costantinopoli (843), venne definitivamente approvato.
Il Concilio Vaticano II, nella costituzione Sacrosanctum concilium sulla liturgia (1963), conferma «l’uso di esporre nelle chiese alla venerazione dei fedeli le immagini sacre», ma ...
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Religione
Mircea Eliade
sommario: 1. Definizioni: la religione e il sacro. 2. Manifestazione del sacro. 3. Lo spazio sacro. 4. Vivere in un mondo sacro. 5. Il tempo sacro. 6. La struttura delle feste. [...] , nel senso che, a rigore, è un ‛tempo mitico primordiale reso attuale'. Ogni festa religiosa, ogni periodo liturgico rappresenta la riattualizzazione di un evento sacro verificatosi in un passato mitico, ‛in origine'. La partecipazione religiosa a ...
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CLEMENTE VI, papa
Bernard Guillemain
Pierre Roger nacque verso il 1290-1291 da una famiglia della piccola aristocrazia del basso Limosino nel castello di Maumont, nella parrocchia di Rosiers d'Egletons [...] arte europea.
La direzione della Chiesa non era però del tutto simile a quella di una monarchia ordinaria. Le cerimonie liturgiche ritmano il corso delle giornate: sono cantate da cappellani appositamente reclutati C. VI, seguendo l'esempio di alcuni ...
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BENEDETTO III, papa
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Pietro. Sin dall'inizio della sua carriera ecclesiastica appare nel clero del patriarchio lateranense, e quindi nella [...] nelle cerimonie religiose solenni.
Un'altra provvidenza di B. III merita di essere ricordata, per i suoi rapporti con la liturgia romana. Saputo della scomparsa, per negligenza o per furto, del volume in cui erano ordinatamente raccolti i testi di s ...
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ALESSANDRO II, papa
Cinzio Violante
Secondo il più attendibile catalogo dei pontefici di questo periodo, Anselmo, futuro A. II, era figlio di un Arderico. La sua famiglia, di Baggio, aveva il capitanato [...] in Spagna e, oltre a combattere la simonia, reintroduceva il rito romano in Aragona, abolendo la particolare liturgia mozarabica. Mentre le Chiese catalana e aragonese venivano ormai a dipendere strettamente dalla Santa Sede e sì impegnavano ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] clero e del laicato cattolico veneziani più incline a sperimentare nuovi criteri di azione nella pastorale e nella liturgia.
Sul versante ecclesiale, preoccupato di favorire un rinnovamento della teologia in linea con il concilio, polemizzò con le ...
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LEONE IV, papa, santo
Federico Marazzi
Figlio di Radualdo, nacque a Roma nel primo decennio del IX secolo.
Dal nome del padre si potrebbe dedurre l'appartenenza a una famiglia di origine longobarda [...] , a cura di G. Noyé - R. Francovich, Firenze 1993, pp. 253, 257, 260-262, 264-271; S.L. de Blaauw, Cultus et decor. Liturgia e architettura nella Roma tardoantica e medievale, Città del Vaticano 1994, ad ind.; Mura e porte di Roma antica, a cura di L ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] nuove priorità; ma è mancata anche una ‘politica del consenso’ del partito di Ricci rispetto a un rinnovamento che è anche liturgico e devozionale e prevede l’abolizione di culti che sono radicati e popolari. I tumulti scoppiati a Pistoia nel 1786 ne ...
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Breve storia del cattolicesimo degli emigranti
Matteo Sanfilippo
Sommario: Introduzione ▭ Emigrazione italiana e assistenza religiosa prima dell’Unità. Sant’Uffizio e Propaganda fide ▭ La crescita dell’emigrazione [...] nel Vecchio e nel Nuovo Mondo. Non è possibile accogliere i nuovi arrivati in parrocchie territoriali, dove, oltre al latino liturgico, si parla soltanto la lingua del luogo.
La ‘scoperta’ dell’emigrazione
Tra il 1815 e il 1848 la Segreteria di ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...