GRASSI, Paride
Massimo Ceresa
Nacque a Bologna, tra il 1450 e il 1460, da Baldassarre, di antica famiglia bolognese nobile e colta, proprietaria di uno dei più antichi palazzi della città, e da Orsina [...] critiche.
Il Diarium è una fonte storica inesauribile, con la sua descrizione particolareggiata delle cerimonie, delle festività, della liturgia, delle funzioni e dei personaggi che vi partecipavano, delle chiese, dei paramenti; vari autori (J.J. von ...
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SIMPLICIO, santo
Maria Cristina Pennacchio
Di S., originario di Tivoli e figlio di un certo Castino secondo il Liber pontificalis, non si hanno notizie riguardanti il periodo precedente l'elezione papale, [...] , p. 39; s.v. Basilica Libiana, p. 182; s.v. S. Bibiana, pp. 194-95; S. de Blaauw, Cultus et decor. Liturgia e architettura nella Roma tardoantica e medievale, Città del Vaticano 1994, pp. 463-64 (a proposito degli interventi a S. Pietro in Vaticano ...
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DI CAPUA, Annibale
Matteo Sanfilippo
Nacque a Napoli verso la metà del XVI secolo da Vincenzo, terzo duca di Termoli, e Maria Di Capua, figlia di Ferrante, secondo duca.
I Di Capua erano di antica nobiltà: [...] un controllo preliminare sulle iscrizioni funebri.
Durante i suoi ultimi anni il D. si interessò anche degli aspetti della liturgia e cercò di regolamentare lo svolgimento delle festività religiose: in particolare vietò i fuochi d'artificio e i colpi ...
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CONCILIO
K. Corrigan
Il termine c. designa l'adunanza ufficiale in cui vescovi e altri membri della gerarchia ecclesiastica si riuniscono per prendere decisioni riguardanti questioni dottrinali e disciplinari. [...] luogo in cui spesso venivano resi pubblici i proclami religiosi e dal quale i penitenti e i battezzandi potevano seguire la liturgia.Una serie di otto scene di c., di cui oggi ne sono visibili solo parzialmente quattro, decorava le volte del nartece ...
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FOGAR, Luigi
Liliana Ferrari
Nacque a Peuma, presso Gorizia, il 27 genn. 1882, penultimo di nove figli, da Luigi, agiato commerciante e proprietario terriero, e da Caterina Zotti. Compì gli studi ginnasiali [...] vescovo si trovò costretto a proibire ogni cambiamento non autorizzato di lingua nella predicazione e nelle funzioni non strettamente liturgiche.
La posizione del F. era destinata, dopo i Patti lateranensi del 1929, a diventare sempre più isolata all ...
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COMPAGNONI MAREFOSCHI, Mario
Marina Caffiero
Nacque a Macerata il 9 settembre (il 10 secondo Moroni, XLII, p. 270; e Ritzler, p. 27) 1714 da Giovanni Francesco Compagnoni e Maria Giulia Marefoschi, [...] , tra fautori e avversari di una riforma ecclesiastica in senso rigorista. Il suo nome è rimasto anche nella storia della liturgia: fu lui infatti a suggerire a Clemente XIII la misura, tutt'ora rimasta, per cui nelle domeniche dell'anno mancanti ...
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IPPOLITI (Hippoliti), Giuseppe
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Pistoia il 12 marzo 1718 da Giovanni Battista, cavaliere di S. Stefano, e da Maria Caterina Fabroni, entrambi patrizi pistoiesi. [...] dell'Accademia Etrusca di Cortona, della quale nel 1767 fu lucumone. Appassionato intenditore di musica, curò molto questo aspetto della liturgia. Solo a Cortona aveva emesso più di 50 fra pastorali, editti e istruzioni, e pronunziato non meno di tre ...
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DELLA ROVERE, Domenico
François Ch. Uginet
Nacque in Piemonte nel 1442 da Giovanni dei signori di Vinovo e da Anna Del Pozzo. Non si sa se abbia avuto una preparazione universitaria, ma senza dubbio [...] D. la presenza di taluni interessi, secondo un certo ordine gerarchico: il diritto e la teologia precedono di pochissimo la liturgia; viene poi l'esegesi medievale alla quale seguono, a grande distanza, la letteratura greca e latina e la filosofia ...
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BASCAPÈ, Carlo
Paolo Prodi
Nacque in Marignano (Melegnano) il 25 ott. 1550 da Angelo, discendente da antica e nobile famiglia lombarda feudataria del borgo omonimo di Bascapè (il B. usò spesso la versione [...] latina; due anni dopo compilò le costituzioni del ramo femminile, delle angeliche; quindi si dedicò a studi storico-giuridici e liturgici sulla Chiesa milanese; scrisse un De Choreis (stampato postumo a Tolosa nel 1662) per la condanna del ballo e ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] e fondamento. La domanda che tuttavia sorge è la seguente: il C. dell'annuncio ecclesiale contemporaneo, quello della liturgia, della religiosità popolare, dei dogmi, della teologia, della catechesi, della pastorale è lo stesso G. storico trasmesso e ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...