L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] come antitesi del sacro: un filo rosso di un secolo e mezzo che giungerà sino al secolo XXI e che coinvolgerà la liturgia come l’architettura e l’arte sacra in un costante mito delle origini, diversamente coniugato ma permeante tanto le nostalgie del ...
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iconòstasi Nell'architettura ecclesiastica, struttura divisoria interposta fra la zona presbiteriale e quella riservata ai fedeli, di regola completata da immagini sacre (icone). Nelle chiese di rito greco, [...] cattolico e ortodosso, l'i. è elemento essenziale della liturgia ed è per lo più costituita da un muro pieno aperto da tre porte. ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] del nartece all'esterno della basilica episcopale per ospitare i catecumeni tenuti ad uscire dall'aula di culto dopo la liturgia della parola; il passaggio verso il battistero; i locali annessi a quest'ultimo, tra cui quello destinato ad accogliere i ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] 1988; E. Palazzo, L'iconographie des fresques de Berzé-la-Ville dans le contexte de la Réforme Grégorienne et de la liturgie clunisienne, Les Cahiers de Saint-Michel-de-Cuxa 19, 1988, pp. 169-182; L'età dell'abate Desiderio, I, Manoscritti cassinesi ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] , a partire da quelle paoline (1 Cor. 11, 18, 20, 22), risulta che una casa o un ambiente destinato alla liturgia e alle necessità di una comunità cristiana poteva, almeno in principio, continuare a fungere anche da abitazione di colui che ospitava l ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] , Le portail de la salle capitulaire de la Daurade à Toulouse, BMon 132, 1974, pp. 201-211; C. Heitz, Architecture et liturgie processionnelle à l'époque préromane, RArt, 1974, 24, pp. 30-47; P. Piva, I mesi romanici di Polirone, Commentari 25, 1974 ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] Calabria - Gerace 1970, Reggio Calabria - Stilo 1972", Reggio Calabria 1974, pp. 17-46; A. Jacob, L'evoluzione dei libri liturgici bizantini in Calabria e in Sicilia dall'VIII al XVI secolo, con particolare riguardo ai riti eucaristici, ivi, pp. 47 ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] fra V e VI sec.), la sua funzione è tuttora discussa, pur se è concordemente ammessa la complementarità delle due chiese sul piano liturgico; è probabile che il problema non ammetta una risposta univoca e che l’uso sia stato diverso nel tempo. Per il ...
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BANGOR
K. Watson
Cittadina del Galles, nella contea del Caernarvonshire, posta sullo stretto di Menai, sede vescovile e, dal secolo scorso, universitaria.B. sorge sul luogo del monastero di B. Fawr [...] ai principi del Gwynedd e indipendente dal controllo normanno. Dopo la conquista inglese del 1282, il monastero si conformò alla liturgia romana, organizzandosi in forma di capitolo di canonici secolari con a capo un decano, reggente a un tempo la ...
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Ambone
P. Rossi
Il termine ἄμβων, probabilmente derivato da ἀναβαίνω 'salire', designa un luogo elevato dove era possibile per i lettori e i diaconi leggere e commentare i testi sacri e notificare all'assemblea [...] nell'ambito della messa, ma anche come funzione autonoma, alla quale non riuscirono ad assolvere i vecchi a., adatti soprattutto alla liturgia: venne così adottato, alla fine del sec. 12°, un nuovo a. che segna il passaggio dall'a. vero e proprio al ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...