triduo Ciclo di preghiere o di riti concluso nello spazio di tre giorni; i t. di preghiere sono previsti dalla liturgia (per es., in onore di un santo dopo la sua canonizzazione) e sono consueti nella [...] di una determinata festa o per ricevere una grazia particolare. T. pasquale Nella liturgia romana, il nucleo fondamentale e il vertice dell’anno liturgico: è la celebrazione storico-rituale del mistero pasquale, per mezzo del quale Cristo ...
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MISERERE ("abbi compassione")
È la parola iniziale, nella volgata latina, del Salmo L (ebraico LI).
Nel titolo, sia del testo ebraico sia delle antiche versioni, il salmo è attribuito a David allorché [...] di David rappresentante di quella di tutta la nazione.
Come salmo di penitenza, il Miserere è impiegato dalla liturgia cattolica in molte circostanze di dolore pubblico o privato, specialmente in quaresima e nella settimana santa, negli uffici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e l’VIII secolo la Chiesa occidentale amplia il repertorio di canti liturgici con nuovi generi [...] fine dell’VIII secolo la nascita del nuovo impero, sotto l’egida dei re franchi, segna la fine del principio del localismo liturgico, anche se nel concreto l’affermazione del nuovo repertorio è lenta e trova non poca resistenza da parte di prelati e ...
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Composizione poetica ebraica; in particolare quelle raccolte nella Bibbia nel Libro dei S. e poi entrate, con la traduzione latina, nella liturgia cristiana.
Il libro dei Salmi
Il libro (detto in ebraico [...] e li ha ulteriormente diffusi in tal modo nella cultura e nell’esperienza religiosa del mondo occidentale.
Salteri
Nella liturgia cristiana, si chiama salterio la raccolta dei 150 s., distribuiti nei giorni della settimana secondo le varie ore ...
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GALLICANO, RITO
Giuseppe De Luca
. È il complesso di riti e di preghiere ufficiali che fu in uso prima di Carlomagno nell'Occidente latino, in tutti i paesi dell'Italia settentrionale e transalpini, [...] fu una delle linee maestre nella politica carolingia.
Non è qui il caso di elencare, e nemmeno accennare, le diversità della liturgia gallicana da quella romana; basti osservare che la prima è animata da uno spirito di solennità maggiore, è molto più ...
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IMPOSIZIONE delle mani (gr. χειροϑεσία ovvero χειροτονία lat. impositio manuum)
Giuseppe De Luca
Rito sacramentale e cerimonia frequentissima nella liturgia cattolica, variamente compiuta e di vario [...] , per i greci è l'essenza stessa. Occorre altre volte l'imposizione delle mani, ma non assume mai l'importanza che essa ha nei casi citati, di cui trattano i libri liturgici della Chiesa latina e della orientale e, ai singoli luoghî, i commenti dei ...
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Forma di vita monastica caratterizzata dalla vita in comune, con la condivisione del tempo del lavoro, della preghiera e della liturgia, e solitamente anche dei pasti. Il c. si contrappone all'eremitismo. [...] Il più grande teorico del c. fu Basilio di Cesarea (ca. 330-379), che lo vide come ritorno alla comunità cristiana originaria ...
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Benedettino (sec. 7º), maestro e trattatista di musica sacra. Inviato nel 680 da papa Agatone in Inghilterra per insegnarvi la liturgia e il canto romano, G. compose il suo Ordo romanus quale guida al [...] retto apprendimento del rito. Morì alcuni anni dopo, durante il viaggio di ritorno a Roma. È sepolto a Tours ...
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Storico dell'arte e archeologo tedesco (Wipperfürth 1857 - Pullach 1947), gesuita dal 1890; autore di varî lavori d'archeologia e liturgia (Die liturgische Gewandung im Okzident und Orient, 1907; Der Christliche [...] Altar, 2 voll., 1924; Pracht und Attribute der Heiligen in der deutschen Kunst, 1943, ecc.) ...
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Componimento vocale o vocale-strumentale su testo biblico (ant. ingl. antefn(e), che è dal lat. tardo antiphŏna), usato nella liturgia della Chiesa anglicana, in forma di mottetto, poi (fine del sec. 17°- [...] sec. 18°) affine alla cantata, e più tardi ancora ampliato nella parte strumentale ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...