DELLA TORRE, Lelio Hillel
Riccardo Di Segni
Nacque a Cuneo l'11 genn. 1805.
La famiglia paterna era di discendenza sacerdotale, anche se l'attributo di "Kohen", sacerdote, non compariva nel cognome [...] che ne fece anche materia distinta di insegnamento, fu l'oratoria sacra, da lui ritenuta un momento fondamentale della liturgia, ed un impegno essenziale del rabbino; egli promosse l'adeguamento dell'oratoria rabbinica ai canoni letterari e al gusto ...
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EGIDIO
Giancarlo Andenna
Di umile famiglia, nacque nel territorio di Piacenza negli ultimi decenni del sec. XII. A queste poche notizie fornite dal vescovo umanista Fabrizio Marliani, che scriveva nel [...] necessario, al vescovo, e gli faceva divieto di dare in pegno ai creditori arredi sacri o vasellame per gli usi liturgici. Ma soprattutto E. proibiva che si accendessero nuovi mutui o prestiti su pegno ipotecario, ed imponeva all'arciprete di saldare ...
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Deh peregrini che pensosi andate
Eugenio Chiarini
. Sonetto del cap. XL della Vita Nuova, introdotto da una razo che ne precisa l'occasione e il sentimento e indica altresì il processo di trasposizione [...] del Giubileo; il quale si dispone pur nella fantasia di D. come un termine d'arrivo, un coronamento di tutta una liturgia quadragesimale, allo stesso modo che la Mirabile Visione si dispone a concludere la storia di questa leggenda dorata ".
L'inizio ...
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Bernstein, Leonard
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra statunitense, nato a Lawrence (Massachusetts) il 25 agosto 1918 e morto a New York il 14 ottobre 1990. Tra i maggiori direttori [...] contengono spesso richiami alla tradizione ebraica (Symphony no. 1 'Jeremiah', 1942, con testi del profeta e melodie della liturgia ebraica; Symphony no. 3 'Kaddish', 1963), e altre incursioni nella musica sacra sono costituite dai Chichester psalms ...
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Cirillo (Kirill) I
– Sedicesimo patriarca di Mosca e di tutta la Russia (n. Leningrado, od. San Pietroburgo, 1946). C. I, al secolo Vladimir Michailovič Gundjaev, è una delle figure eminenti dell’ortodossia [...] di Kaluga e Filaret di Minsk) designati due giorni prima dal concilio episcopale. Il discorso pronunciato nella liturgia d’intronizzazione (1° febbraio) contiene le linee programmatiche dell’azione del nuovo patriarca, che si definisce «custode ...
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Pistoia
Città della Toscana. L’antica Pistoriae o Pistorium fu probabilmente municipio. Dopo la caduta dell’impero d’Occidente, con i longobardi P. divenne centro militare e amministrativo fra i più [...] allo Stato, la superiorità del concilio sul papa, un rigorismo di tipo giansenistico nell’amministrazione dei sacramenti e nella liturgia. Le decisioni del sinodo furono respinte dai vescovi toscani, e molte proposizioni condannate da Pio VI con la ...
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velo anatomia Formazione o organo membranoso. V. virginale L’imene. V. pendulo (o velopendulo, o v. palatino, v. del palato, v. mobile del palato) Formazione muscolo-membranosa che prolunga dorsalmente [...] tempio di Gerusalemme era la tenda di stoffa preziosa che nascondeva alla vista il santuario dov’era collocata l’arca.
Nella liturgia e nella prassi della Chiesa romana, il v. ha vari usi che possono riferirsi alle persone o agli oggetti. Riguardano ...
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Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] , anche se oggi si possono ascoltare anche in sala da concerto; altrettanto chiaro è il valore devozionale, ma non liturgico, dell’oratorio, della lauda, della cantata spirituale. Infine, soprattutto nell’Ottocento si è fatto un grande uso di messe ...
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Astronomia
La sequenza principale è la fascia o regione in cui, nel diagramma di Hertzsprung-Russell, che lega il tipo spettrale alla luminosità di un astro, viene a essere compresa la maggior parte delle [...] di una sequenza di facies possono essere rappresentati da superfici di erosione, di esposizione subaerea, di trasgressione ecc.
Religione
Nella liturgia latina, canto in forma ritmica o anche in poesia, che si esegue, o il cui testo si recita, nella ...
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NUMERO (lat. numerus; gr. άειϑμος)
Federigo ENRIQUES
Giacomo DEVOTO
Riccardo BACHI
Nicola Turchi
Matematica. - Nell'uso comune i numeri vengono adoperati:1. per indicare il posto occupato da un oggetto [...] specialmente nell'apocalittica: i 7 cieli, i 7 fiumi della terra, le 7 isole, le 7 montagne donde soffia il gelo; ma anche nella liturgia: i 7 altari, le 7 fonti sacre, i 7 bracci del candelabro, le 7 unzioni d'olio, le 7 coppie di animali puri che ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...