MANIPOLO
Giuseppe De Luca
. Liturgia. - Indumento sacerdotale, consistente in due bande di stoffa che pendono dal braccio sinistro dell'officiante, legate poco più su del polso. Varie sono le opinioni [...] dei dotti circa la sua origine, che pare debba collocarsi non innanzi al sec. V, almeno in qualità d'abito liturgico. Per alcuni, non sarebbe che il velo con cui i cristiani toccavano le cose sante; ma non è che una congettura gratuita. ...
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PALLA
. Liturgia. - È un arredo liturgico, in forma di piccolo quadrato di tela bianca, adoperato nella Messa. Serve a coprire la patena o il calice, e a tale scopo oggi è rigida (per lo più inamidata) [...] mentre anticamente sembra che fosse floscia. Nella faccia superiore può essere variamente ornata, purché la faccia inferiore sia liscia, per non creare pericoli alla stabilità del calice quando viene rimossa ...
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RICONCILIAZIONE
Agostino Tesio
. Liturgia. - È l'atto rituale con cui i luoghi sacri (chiese, oratorî, cimiteri) che siano stati profanati o violati con una delle cause contemplate nel diritto canonico, [...] è la rimozione della causa che produsse la violazione; e deve essere compiuta secondo i riti prescritti nei libri liturgici. Questi stabiliscono che la riconciliazione di una chiesa consacrata debba essere fatta, eccetto il caso di grave necessità e ...
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SACRAMENTARIO
Giuseppe De Luca
. In liturgia e nella storia della liturgia cattolica questo appellativo designa quei libri che, sino al sec. IX circa e prima della prevalenza dei missalia plena, contenevano [...] libri dov'era raccolto tutto, anche parti relative a quello che sarà poi il breviario (v.). Tale distribuzione della materia liturgica in quattro o cinque volumi separati supponeva la Messa solenne; per le Messe private, se e quando ci furono (dopo ...
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Invocazione religiosa greca («Signore, pietà!»). Nella liturgia cattolica, è il primo canto dell’ordinario della messa (spetta all’assemblea e può essere alternato con il solista), inizia e conclude le [...] litanie dei santi ed è usato in diverse benedizioni ...
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qĕdushāh Preghiera di santificazione divina, usata nella liturgia ebraica. La più importante e solenne si recita durante la ripetizione pubblica della preghiera delle 18 benedizioni. ...
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TIPICO
. Il tipico (gr. τυπικόν) è nella liturgia bizantina quello che per la liturgia latina è l'ordo che contiene, giorno per giorno, il carattere e lo svolgimento dell'officiatura divina sia per la [...] recita del breviario sia per il servizio dell'altare.
Il tipico è dunque il regolatore di tutta l'ufficiatura bizantina. Esso varia secondo le varie chiese e ha subito nel corso dei secoli profondi rimaneggiamenti ...
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qaddīsh Preghiera di esaltazione divina, usata nella liturgia ebraica per la chiusura di riunioni di preghiera e di studio, e nella commemorazione dei defunti. Ne esistono una versione breve e altre più [...] lunghe per diverse circostanze. Alcuni brani sono molto simili al Padre nostro ...
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INVITATORIO
Giuseppe De Luca
Termine adoperato nella liturgia del breviario a designare il Salmo Venite, exultemus Domino (Volgata, XCIV), cantato o recitato in principio dell'ufficio divino, a modo [...] d'invito alla preghiera liturgica. Questo salmo inizia ogni giorno la recita del mattutino, salvo pochissime eccezioni; è intramezzato da un'antifona che si ripete, alternativamente intera e metà, per ciascun versetto. L'uso dell'invitatorio si fa ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...