Erudito (Lucca 1692 - ivi 1769). Prof. di teologia morale a Napoli, poi teologo dell'arcivescovo E. Colloredo a Lucca, ove fondò un'Accademia di storia ecclesiastica e liturgia; nel 1766, dopo diversi [...] contrasti, fu fatto arcivescovo di Lucca. Autore di molte compilazioni erudite, il suo nome è soprattutto legato alla raccolta (di scarso senso critico ma ancora molto utile per la ricchezza di materiale) ...
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Vescovo (m. Limerick 1145). Amico di Anselmo di Canterbury, fu indotto da questo, al momento della sua elezione a vescovo di Limerick (1101 circa), a introdurre la liturgia romana in Irlanda; e a tale [...] scopo G. scrisse il trattato De statu ecclesiae, in parte perduto. Ma non ebbe successo; e ancor meno efficace fu il suo tentativo al sinodo di Rathbreasail (1118) di far approvare la divisione in dodici ...
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Esposizione e commento di passi della Sacra Scrittura. È la forma più antica dell’oratoria cristiana e ne è ricca tutta la letteratura patristica e medievale. Nella liturgia cattolica attuale, secondo [...] . non vi comparivano indipendenti una dall’altra, ma in relazione con i libri scritturali in corso di lettura nei vari tempi liturgici.
L’omiletica è la disciplina che insegna l’arte della oratoria sacra: l’o., la predica e l’istruzione catechistica. ...
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Monaco (n. 639 - m. 729) nel chiostro irlandese di Rathmelsigi, inviò monaci a evangelizzare la Frisia, e fu poi nel monastero di Iona, dove fece adottare (716) la liturgia romana e introdurre la tonsura [...] romana. Festa, 24 aprile ...
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Nel racconto evangelico è una delle pie donne che seguivano Gesù; fu ai piedi della croce e assistette alla sepoltura del Signore, che dopo la Risurrezione apparve a lei per prima. Nella liturgia latina, [...] e da molti Padri, fu identificata con Maria di Betania e con la peccatrice di cui parla Luca (7, 36-50); la liturgia e i Padri greci invece distinguono i tre personaggi. Festa, 22 luglio. ...
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. Formula liturgica di ringraziamento: "siano rese grazie a Dio". L'uso, era frequentissimo presso i cristiani primitivi; spesso i martiri rispondevano Deo gratias alla sentenza di condanna. Nella liturgia [...] romana è prescritto, per es., dopo l'Epistola, dopo l'Ite missa est, ecc. Anche fuori della liturgia la formula è frequente come giaculatoria. ...
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Musicista, noto anche come Blanckhenmüller (Kahla, Turingia, 1496 - Torgau 1570). Dopo aver studiato a Kahla, si stabilì ad Altenburg e divenne assistente musicale di Lutero nella riforma della liturgia [...] del principe Maurizio di Sassonia (1548-54). Considerato l'instauratore della musica evangelica, pubblicò sei raccolte di canti liturgici, 8 Magnificat, 2 Passioni e 26 fughe sugli otto toni per strumenti, oltre agli scritti d'interesse musicale ...
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Metropolita di Moldavia (n. 1595 - m. 1657); rimase sul trono arcivescovile di Iaşi dal 1632 al 1652 o 1654. A lui si deve l'introduzione della lingua romena nella liturgia, al posto dell'antico slavo, [...] soprattutto come mezzo per opporsi alla propaganda calvinista, svolta da Giorgio I Rákóczy. È autore altresì di opere letterarie che contribuirono al risveglio di una coscienza nazionale romena in Moldavia ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] come antitesi del sacro: un filo rosso di un secolo e mezzo che giungerà sino al secolo XXI e che coinvolgerà la liturgia come l’architettura e l’arte sacra in un costante mito delle origini, diversamente coniugato ma permeante tanto le nostalgie del ...
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Giansenista (Genova 1730 - ivi 1799). Scolopio, prof. al collegio Nazareno a Roma, e a Genova; antimolinista, polemizzò contro i gesuiti, condivise, ma con molta cautela, le tesi gianseniste sulla liturgia [...] e sulla Chiesa, avversò il culto del Sacro Cuore. Tra i suoi scritti: Selectae praepositiones de peccatis, de peccatorum meritis et remissione iuxta doctrinam ss. Augustini et Thomae Aquinatis (1770); ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...