La più comune forma di libro in uso nella civiltà antica, orientale e occidentale (lat. rotulus o volumen). È costituito da sezioni regolari, di vario materiale (seta, papiro, pergamena), incollate o cucite [...] , nella cultura greca e latina, tra il 4° e il 5° sec. d.C.
Per i r. liturgici in uso nell’Italia meridionale nel 10°-13° sec., ➔ exultet.
Nella liturgiaebraica, è ancora in uso il r. in pergamena con il testo del Pentateuco. Cinque r. Nel canone ...
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pārāshāh Denominazione tradizionale («spiegazione, esposizione») di ciascuna delle 54 parti in cui viene diviso il Pentateuco nella liturgiaebraica. Secondo l’uso, di origine babilonese, ogni sabato [...] si leggono nella sinagoga una o due p. in modo da completare la lettura dell’intero Pentateuco in un ciclo annuale ...
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Ebraista (Schildberg, Posnania, 1874 - New York 1943); insegnante (1900-1902) nel Collegio rabbinico di Firenze e quindi a Berlino, si rifugiò nel 1940 negli USA; ha pubblicato numerose opere di storia [...] ebraica e una, notevole, sulla liturgiaebraica (Der jüdische Gottesdienst in seiner geschichtlichen Entwicklung, 3a ed., 1931). ...
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NEUROBIOLOGIA
János Szentágothai
Giorgio Macchi e Marina Bentivoglio
Organizzazione neuronale cerebrale e cerebellare di János Szentágothai
sommario: 1. Introduzione generale: formazioni laminari del [...] della cellula di Purkinje (v., 1837), somigliante al candelabro a sette braccia (menorah) della liturgiaebraica, è chiaramente interpretabile come un metodo ingegnoso di disporre arborizzazioni dendritiche separate (cioè non compenetrantisi ...
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cervelletto
La porzione dell’encefalo che occupa la parte posteriore e inferiore della cavità cranica; ha forma ellissoidale appiattita, con l’asse maggiore disposto trasversalmente, è formato da due [...] dell’arborizzazione della cellula di Purkinje, somigliante al candelabro a sette braccia (menorah)
della liturgiaebraica, sono chiaramente interpretabili come un metodo ingegnoso di disporre arborizzazioni dendritiche separate (cioè che non ...
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Bernstein, Leonard
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra statunitense, nato a Lawrence (Massachusetts) il 25 agosto 1918 e morto a New York il 14 ottobre 1990. Tra i maggiori direttori [...] narrativa lo richiede. I lavori sinfonici contengono spesso richiami alla tradizione ebraica (Symphony no. 1 'Jeremiah', 1942, con testi del profeta e melodie della liturgiaebraica; Symphony no. 3 'Kaddish', 1963), e altre incursioni nella musica ...
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SHĚLŌMŌH ben Yiṣḥāq (Salomone Isaacide, o più comunemente Rashī, denominazione costituita dalle iniziali delle parole Rabbī Shĕlōmōh Yiṣhāqī)
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato a Troyes nel 1040, morto [...] delle preghiere di rito tedesco o in quelli di singole comunità; 2. commenti a composizioni poetiche della liturgiaebraica; 3. responsi giuridici (Těshūbōt); 4. compilazioni di norme giuridiche (Pisqē dīnīm) su singoli determinati argomenti. Dubbio ...
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TONALITÀ
Giulio Cesare Paribeni
. Termine musicale. Si chiama col nome di tonalità quel sistema che comprende i suoni di una gamma, obbedienti a determinate attrazioni melodiche e a determinate relazioni [...] del sistema tetracordale.
Il cristianesimo, raccolta l'eredità musicale greco-romana, amalgamatene le caratteristiche con quelle della liturgiaebraica e sinagogale, compendiò il senso di tonalità nelle scale modali del canto gregoriano. È noto che ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] ebrei.Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme e la perdita delle suppellettili sacre in esso contenute, la liturgiaebraica cambiò sostanzialmente. I sacrifici furono sostituiti da preghiere e il rotulo della legge divenne l'oggetto di massima ...
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ROSSI (de' Rossi), Salamone
Franco Piperno
ROSSI (de’ Rossi), Salamone (Salamon, Salomone, Solomone; Shlomoh min ha Adumim). – Un documento del 1621 ci rivela che era «filius Domini Bonaiuti de Rossis [...] con un corposo apparato di paratesti intesi a giustificare sul piano dottrinale l’impiego della musica d’arte nella liturgiaebraica e a dissipare la diffidenza delle sinagoghe per innovazioni allogene e contrarie alla tradizione (dedica di Rossi al ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...