Il riconoscimento dell'alterita religiosa
Enzo Pace
Introduzione
Al termine di una ricerca sulla comunità sikh in provincia di Cremona ebbi modo di visitare il loro tempio. È il primo in ordine di tempo [...] È avvenuto così anche per i documenti sulla liturgia che nella vita concreta delle comunità cristiane, fronte vanno ricordate le prime iniziative prese dall’Aec (Amicizia ebraico-cristiana), che in Italia aveva cominciato a muovere i primi ...
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Identità
Roberto Beneduce
Identità (dal latino tardo identitas, derivato di idem, "stessa cosa") indica in senso lato la perfetta uguaglianza, la qualificazione di una persona o di una cosa per cui [...] dolore) costituisce la scena privilegiata di una vera e propria liturgia sociale; ma l'apparato psichico e la memoria del capo del villaggio (Muller 1993).
Riguardo alla circoncisione ebraica, essa non solo definisce, in quanto traumatismo culturale ...
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POSSEVINO, Antonio
Emanuele Colombo
POSSEVINO, Antonio. – Nacque a Mantova nel 1533 da Francesco e Caterina, in una famiglia di orefici di origini piemontesi. La notizia che i genitori fossero di origini [...] del re, tra cui l’approvazione di un clero uxorato, della liturgia in volgare e della comunione sotto le due specie, non furono Cinquecento, Roma 1982, pp. 61, 102, 110.
Presunte origini ebraiche e dibattiti sui nuovi cristiani: J.P. Donnelly, A. P. ...
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Paolo, santo (Paulo; Polo)
Angelo Penna
Giovanni Fallani
Apostolo e martire. Una parte notevole della sua vita e della sua intensa attività missionaria è descritta negli Atti degli Apostoli. Scarse [...] 16, 37 e 22, 25), P. ebbe una formazione strettamente ebraica; egli fu sempre fiero della sua appartenenza alla corrente dei farisei ( 3 è detto gentium praedicator (titolo datogli comunemente, specie nella liturgia; cfr. I Tim. 2, 7), mentre in Pd ...
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L'archeologia cristiana
Santi Luigi Agnello
L'archeologia cristiana è quella branca della scienza dell'antichità che ha come oggetto di ricerca lo studio delle testimonianze materiali del primo cristianesimo, [...] della Chiesa, dalla patristica e dalla liturgia). Questa definizione dell'archeologia cristiana scaturisce posto in luce la più antica domus ecclesiae cristiana e una sinagoga ebraica, entrambe con pitture, di data anteriore al 250-260. Basti ...
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L’esegesi di Eusebio e la figura di Costantino
Manlio Simonetti
L’interpretazione eusebiana della Scrittura ha rappresentato uno snodo importante nella storia dell’esegesi patristica, in quanto ha valorizzato [...] furono gli Hexapla, una sinossi comprendente, in colonne affiancate, il testo ebraico e varie traduzioni greche, tra le quali quella detta dei Settanta, di uso corrente nella liturgia della Chiesa.
4 Per dettagli su questo argomento cfr. M. Simonetti ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] che il modello potesse essere un manoscritto illustrato ebraico della Bibbia dei Settanta.Al pari del Genesi di alle interpretazioni di Origene, Eusebio e Metodio accolte dalla liturgia. Forse le miniature più notevoli dell'Evangeliario di Rossano ...
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Sale
Eduardo Farinaro
Saverio Stranges
Giovanni Guglielmucci
Nel linguaggio comune il termine sale indica un composto cristallino a base di cloruro di sodio, abbondante in natura e ampiamente utilizzato [...] era generalmente affidata alla popolazione d'origine ebraica, particolarmente esperta nell'espletamento di questa è sufficiente pensare ai significati attribuiti al sale nella liturgia cattolica: l'acqua gregoriana usata nella dedicazione delle chiese ...
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HINDERBACH, Johannes
Daniela Rando
Nacque il 15 ag. 1418 a Rauschenberg, città dell'Assia Superiore a nord di Marburgo.
Il padre, Johann Scheib, era scabino, la madre proveniva da una famiglia di discreto [...] una religiosità personale plasmata dall'agiografia e dalla liturgia.
Ne sono testimonianza i numerosi testi presenti Mitteilungen, X (1967), pp. 43-183; D. Quaglioni, Propaganda ebraica e polemiche di Curia, in Un pontificato ed una città. Sisto IV ...
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MOMIGLIANO, Felice
Alessandra Tarquini
– Nacque a Mondovì (Cuneo), il 27 maggio 1866 da Salomone, commerciante, e Diamantina Levi.
Membro di una nota famiglia ebraica, che dopo la conquista dell’emancipazione [...] il nuovo testo. Il M. avrebbe voluto introdurre nella liturgia un’universalistica benevolenza morale ed eliminare le componenti più chiaramente etnocentriche della preghiera ebraica. Camerini, invece, affermò la validità del filone combattivo dell ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...