RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] dei simboli, dei credo, delle dogmatiche, delle liturgie in cui tale avvertimento può assumere forma storica. modo particolare nelle religioni semitiche, soprattutto in quella ebraica, dove è rappresentato dal termine qadosh, corrispondente al ...
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PAOLO, santo
Leone TONDELLI
Umberto GNOLI
, Apostolo, nato a Tarso in Cilicia verso l'inizio dell'era cristiana, massimo propagatore dell'idea cristiana nel mondo ellenistico-romano, e a cui in gran [...] ricordo che ne serbò Paolo. Apprese, com'era costume nelle scuole ebraiche, anche un mestiere, quello di fabbricatore di tende, che gli giovò rito eucaristico, ch'egli ebbe da Cristo attraverso la liturgia della Chiesa. Se egli parla talvolta di un " ...
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GIOVANNI Evangelista, santo
Leone TONDELLI
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Nella Bibbia portano il nome di G. il IV Vangelo canonico, tre Lettere, delle quali la seconda e la terza brevissime, e l'Apocalisse (v.). Nelle lettere [...] lo stile è ebraico più che non greco: vi si nota un frequente parallelismo simmetrico proprio della poesia ebraica; difetta l molti evangeliarî, perché di fatto non veniva letto nella liturgia a motivo del suo particolare carattere.
Anche i discorsi ...
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MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. [...] più preponderante nello sviluppo di tutta la liturgia cattolica (v. liturgia). Nella liturgia romana, che vige al presente in tutta Si originò da un'analoga pratica della Sinagoga ebraica. Le funzioni del coro, dapprima pertirienti alla comunità ...
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SETTANTA
Alberto Vaccari
Si chiamano così i primi traduttori della Bibbia (Antico Testamento) in greco, dal numero (arrotondato: propriamente 72), che ce ne presenta la prima relazione, pretendente [...] il Pentateuco, ma tutta o quasi tutta la Bibbia ebraica era allora tradotta in greco. Quanto al tempo, il di 50 volte; è semplicemente trascritto sabaoth, e di lì passò nella liturgia, dove s'ode ancor oggi (Prefazio della Messa e inno Te Deum), ...
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SA‛ADYĀH ben Yōsēf al-Fayyūmī
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato nell'882 in Egitto, nel distretto del Fayyūm (o forse nel vicino villaggio Dilāṣ), morto nel 942 a Sūrā in Babilonia. Fu il massimo [...] scritte per la maggior parte in arabo, e per minor parte in ebraico, quella che ha avuto di gran lunga la più ampia diffusione è cit., pp. 330-336,338-339. Per le composizioni poetiche non liturgiche, v. Malter, op. cit., pp. 336-338 (epitalamio), 339 ...
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TABERNACOLO
Gioacchino MANCINI
Giuseppe RICCIOTTI
Celso COSTANTINI
. La voce latina tabernaculum è diminiutivo di taberna e sta propriamente a indicare una baracca posticcia eretta con tavole di [...] usati in certi culti.
Il tabernacolo nella religione ebraica.
Fu il santuario portatile degli Ebrei durante la loro sia coperto dal conopeo, cioè da un drappo del colore liturgico del tempo, salvo se si tratti di materia pregevole artisticamente ...
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LAMENTAZIONI
Giuseppe Ricciotti
Libro della Bibbia, che contiene carmi elegiaci sulla distruzione di Gerusalemme fatta da Nabucodonosor.
Nome e posizione nel Canone. - Nei manoscritti e nelle edizioni [...] , forse già entrate ai suoi tempi nella liturgia, con l'altra raccolta Qīnüth, che conteneva raramente di 4 a 2); il primo emistichio ha circa la lunghezza del verso ebraico ordinario, mentre il secondo non di rado è ridotto a due o tre parole. ...
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SABBATO
Giuseppe Ricciotti
È il nome del settimo giorno della settimana ebraica, dal quale prendevano nome in serie aritmetica anche i varî giorni della settimana ("primo dal sabbato" = domenica; "secondo [...] precetto del "riposo" era unito quello di una liturgia speciale nel tempio di Gerusalemme, dove si offriva, casta particolare; è anche indispensabile aver presente che il sabbato ebraico non imponeva il "riposo" come mezzo apotropaico da un male ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] gli Ashkenaziti e i Sefarditi differiscano in taluni usi liturgici e riti religiosi, la divisione non ha una base ha dimostrato che il giudaismo ha la capacità di elevare la vita ebraica. La preghiera non è considerata un atto di supplica rivolto a un ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...