MADRID
A. Franco Mata
(arabo Majrīṭ)
Città capitale della Spagna e capoluogo della provincia omonima, nella regione della Castiglia Nuova, M. sorge sulla meseta alle pendici meridionali della Sierra [...] 'argento, un paio di pendenti e un anello d'oro con la parola al-῾aẓīmat ('la fama').Oltre a piatti e albarelli in ceramica a lustro delle beatitudini, derivazione dalla liturgia mozarabica, come è attestato anche nell'antifonario di León (Arch. della ...
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ARNOLFO di Cambio
Stefano Bottari
Figlio di Cambio, nacque a Colle di Valdelsa nel 1245 circa. È insieme con Lapo, fra gli allievi di Nicola Pisano che dovevano collaborare col maestro nell'esecuzione [...] del cardinale e l'altorilievo con la celebrazione dellaliturgia; i lavori di trasformazione della chiesa di Santa Maria in Aracoeli, ai fermi e massicci, larghi e stringenti; in una parola per una sempre più centrata calibratura architettonica. È ...
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Anastasi
J. Zervou Tognazzi
M. Mihályi
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Zervou Tognazzi
La parola greca ἀνάστασιϚ (risurrezione) indica la risurrezione di Cristo nonché la risurrezione finale dei morti. Per [...] di lezionari greci del sec. 10°, dove compare come immagine introduttiva in relazione alle letture dellaliturgia pasquale, ed è caratterizzata dal motivo delle ferite di Cristo, la cui figura, isolata sulla sommità di una collinetta, è affiancata da ...
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Acheropita
J. Lafontaine-Dosogne
La parola greca ἀχειϱοποίητος, che significa 'non fatto da mano (umana)', si riferisce essenzialmente alle immagini miracolose di Cristo, in particolare al Volto Santo [...] se non si possono per ora precisare né la data, né le circostanze dell'arrivo a Roma. In occasione di un primo restauro sotto Giovanni X conservata della preziosa immagine.
Dopo che le leggende relative al mandilio vennero accolte nella liturgia, ne ...
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BEMA
E. Zanini
Il termine deriva dal gr. βῆμα, che nel mondo classico definiva sia una unità di misura (il passo) sia, per traslato, un luogo sopraelevato nel tribunale, dal quale prendevano la parola [...] la parola definisce, insieme ad altre di significato più generale, appunto una struttura, forse sopraelevata, entro la quale si pone il celebrante al momento della lettura o della predicazione.Accanto a questo, che sembra il significato liturgico più ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] è ellenistica perché di tale età è l’uso dello ionico a maiore come metro a sé, mentre l aveva, in origine, il peana, canto liturgico in onore di Apollo o di Artemide. metriche e, quanto a coincidenze tra parola e piede, segue restrizioni ignote al ...
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Nel cristianesimo primitivo, appellativo (gr. μάρτυς, «testimone») in un primo tempo degli apostoli, in quanto testimoni qualificati della vita e della resurrezione di Cristo; successivamente di coloro [...] m. si radunarono i fedeli per tributare preghiere e onoranze; nel giorno anniversario della morte del m. (depositio martyrum) la liturgia eucaristica formava parte essenziale dell’adunanza. Il culto verso i m., contenuto e quasi nascosto durante i ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] esecuzione è segnata a dopo il 29 a. C., data dell'editto che regolava il culto in parola nelle comunità asiatiche, e poi, sotto Tiberio, il grande Cammeo , sono sovente soltanto gli "officianti dellaliturgia imperiale". Negli ultimi vent'anni del ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] dottrinaria (in gran parte basata su un fraintendimento delleparole del vescovo di Roma Leone I) tra Eutiche se si pensa che il dialetto della regione, il boairico, venne adottato come lingua liturgicadella chiesa alessandrina. Sebbene le fonti ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] von S. Gimignano, Tübingen 1991; L. Crociani, Parola-immagine: il rapporto di complementarità delle miniature del I Responsorio del I Notturno e dell'Introitus Missae: per la comprensione del dies liturgico, in Il codice miniato. Rapporti tra codice ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...