Termine derivato dal greco (ἀποκαλύπτειν "svelare cose recondite, segrete") col quale si designa una vasta letteratura giudaica, e in minor quantità cristiana, il cui contenuto è formato per la massima [...] uso che di questo apocrifo fanno, oltre i Padri, anche la liturgia e il culto ecclesiastico, han fatto sì che dopo il concilio in copto; i Paralipomeni di Geremia (ossia Il Resto delleparole di Baruch) superstiti in greco etiopico armeno e slavo; ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] ecc.), come lui mangiano e bevono, toccano e camminano, in una parola niente hanno nella loro figura che li distingua dall'uomo, nemmeno le per ogni uomo; la devozione della Chiesa agli angeli si manifesta nella liturgia con la festa loro dedicata (2 ...
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. Il nome "breviario" (lat. breviarium) significa compendio" e, in senso derivato, "estratto, catalogo, inventario". Già usato nel linguaggio teologico (per esempio, breviarium fidei), amministrativo (breviarium [...] antifonati (Amalario), forse dal senso di preannuncio dato alla parola antifona, scritta anche "antefona". Più tardi le antifone cui furon tolti i nomi delle note della scala musicale. La diffusione dellaliturgia romana in occidente fece sopprimere ...
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QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] altra. In particolare la parola si usa antonomasticamente per indicare il complesso delle dottrine esoteriche e mistiche . XVII. Le influenze della Qabbālāh secondo le concezioni del Luria si sentirono anche nella liturgia. Non mancarono però coloro ...
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PULPITO (pulpĭtum)
Carlo CECCHELLI
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È in generale presso i Romani ogni piattaforma elevata su cui ci si posa per farsi vedere o udire: quindi in particolare il luogo dove siede il magistrato quando [...] gli attori. È soprattutto in quest'ultimo senso che la parola viene adoperata: lo sviluppo del pulpito è in questo caso relazione con una maggiore complessità dellaliturgia, quando cioè s'introdussero delle devozioni particolari accompagnate da serie ...
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Per svolgere tutta quella parte dellaliturgia cristiana che conteneva le allocuzioni e le letture (omelie, lettura dei sacri testi nella prima parte della Messa), era necessario un luogo elevato, cioè [...] cioè nel recinto della schola cantorum. Lungo sarebbe il discorrere di tutti gli usi liturgici cui ha servito le sante letture
sovra gradini ben alta, cui duplice scala conduce.
La parola torre (πύργος) designa, anche in altri testi, l'ambone:
di esse ...
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Il problema della necessità e dell'urgenza di un rinnovamento della catechesi (v. catechismo; IX, p. 439) sia dal punto di vista metodologico sia per quanto riguarda il contenuto, cioè il modo di considerare [...] della storia della Rivelazione, della pedagogia divina e dell'economia della salvezza, il progressivo passaggio del rinnovamento liturgico l'insegnamento dottrinale dalla stessa Bibbia, dalla "Parola divina", per realizzare in tal modo il contatto ...
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. La Protestant Episcopal Church in the United States of America è la Chiesa anglicana degli Stati Uniti, derivazione della Chiesa d'Inghilterra (v. anglicana, comunione), costituitasi a vita indipendente [...] prassi eucaristica episcopaliana più alla liturgia scozzese che a quella inglese.
I gradi della gerarchia ecclesiastica sono i tre non ha dichiarato per iscritto che la Sacra Scrittura è la parola di Dio e che essa contiene tutti i mezzi necessarî ...
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. È noto che l'Ambrosiana, inaugurata l'8 dicembre 1609, deve la sua fondazione e la prima dotazione al card. Federico Borromeo (1564-1631), e che tra le istituzioni congeneri fu una delle prime a mettere [...] sono testi originali della Bibbia, o preziosi documenti di antichissime versioni, altri sono opere di liturgia, di patrologia o , di rarità bibliografiche, di grandi raccolte, in una parola di tutto ciò che può rendere preziosa una istituzione di ...
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Ferdinando I di Castiglia e di León-Asturie (27 dicembre 1065), morendo, lasciò gli stati divisi tra i suoi 5 figli: al primogenito, Sancio II, toccò la Castiglia; ad Alfonso, León; a Garcia, la Galizia; [...] stati tributarî. Di questi il più debole era Toledo. Fedele alla parola data ad al-Ma'mūn di non attaccare né lui né suo della Castiglia. È in rapporto con quest'influenza, l'introduzione della riforma cluniacense (1080) e l'adozione dellaliturgia ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...