(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] da 1 a 14 (o 15): le due serie sono divise dalla parola atenoux, che probabilmente indica la luna piena; alla fine dei mesi di splendide antiche tradizioni.
L'anno ecclesiastico liturgico comincia con la 1a Domenica dell'Avvento (la più vicina al 30 ...
Leggi Tutto
PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] stile davideggiante, al tutto dissimili da quelli accolti nella liturgia cattolica - che si hanno di lui, bene le esigenze estetiche. Allora questa parola non esisteva: ma quando il P. parla del disinteresse dell'attività poetica, dei veri che ...
Leggi Tutto
Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola [...] altro, si osserva nello svolgimento delle vocali aperte é??? e ó???, perché mentre queste rimangono invariate quando la parola non finisce per -ī e lingua, nel diritto e nelle istituzioni, nella liturgia e nel clero, sottoposto, in seguito alle lotte ...
Leggi Tutto
. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] di queste incognite.
Notevole è pure il numero delleparole siriache e greche entrate nel vocabolario armeno, e senz'altro procedere a un'approssimativa trascrizione dei canti liturgici in una nuova notazione per molti caratteri analoga a quella ...
Leggi Tutto
Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] condizioni, e assai ignoranti; ben raramente comprendono il copto dellaliturgia. Vestono come gli altri egiziani, ma in colori scuri, per alcune espressioni delle quali non era agevole per gl'inesperti traduttori trovare la parola o la costruzione ...
Leggi Tutto
. Prima della loro conversione al cristianesimo, gli Armeni adoravano parecchi dei, gli uni di origine iranica, gli altri di origine assira, e finalmente alcuni antichi eroi armeni deificati. Una tradizione [...] Firenze, non è altro che un'esposizione della dottrina e delle principali pratiche liturgichedella chiesa romana: da quell'epoca si è la visione beatificante delle anime giustificate immediatamente dopo la morte, e nemmeno la parola purgatorio, ma ...
Leggi Tutto
La bibliografia (gr. βιβλίον "libro" e γράϕιο "scrivo") nel significato suo più proprio, quando si separi dalla bibliologia (v.) e dalla scienza delle biblioteche (v.), comprende tutto ciò che si riferisce [...] a soggetto le opere sono distribuite nell'ordine alfabetico delleparole d'ordine degli argomenti. Sotto un argomento possono essere . La teologia ha nove categorie: Sacra Scrittura, liturgia, concilî, santi padri, teologi, dottrine individuali, ...
Leggi Tutto
. La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] e un'ideologia nazionalistica caratteristica. E agiva, anche qui, la parola di Calvino dalla lontana Ginevra; e agivano i fuorusciti di Francia che già allora prendevano volentieri la via della Fiandra.
Guy de Brès, che aveva udito Calvino, scrive la ...
Leggi Tutto
(fr. barbe; sp. barba; ted. Bart; ingl. beard).
Antico Oriente e mondo musulmano.
L'uso di radersi la barba è antichissimo in Egitto, poiché già nei monumenti delle prime dinastie le figure maschili compaiono [...] Revue de l'art chrétien, 1866, X). Persino la liturgia si occupa della barba, poiché in alcuni Libri ordinum o "Pontificali" è territorî romani fra il sec. I e il V d. C. e la parola che significa "radersi" (briti) è slavo comune ed antico (v. L. ...
Leggi Tutto
. Figlio di Demostene, del demo di Peania, nato intorno al 384 a. C.: uomo politico e oratore ateniese. C'è nelle notizie che noi abbiamo sulla giovinezza di D. una parte sicuramente storica, che riguarda [...] egoistica di ogni città senza riguardo agl'interessi delle altre, non è parola mai in D., nemmeno quando più tardi la cogliere questa occasione per estendere l'obbligo dellaliturgia trierarchica. Fu probabilmente appunto questa segreta intenzione ...
Leggi Tutto
liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...