Erudito lituano (Samogizia 1564 - Vilnius 1631); gesuita, prof. nell'accademia di Vilnius e dottissimo predicatore in lituano e in polacco nella chiesa di S. Giovanni della stessa città. Dai riassunti [...] con le parole Punktay sakimu ... ("Punti delle omelie ..."; 1a parte, 1629; 2a, post., 1644). La spinta all'uso del lituano gli venne dalla necessità di controbattere la Riforma, per il quale scopo il latino risultava inadeguato perché non compreso ...
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Scrittore e linguista lituano (Noragehlen, Königsberg, 1806 - Crantas, Königsberg, 1884), tenne in onore la lingua lituana nella Prussia orientale. Cappellano nell'esercito prussiano, compilò raccolte [...] nell'univ. di Königsberg, dove successe a L. Rėza, fu autore di un dizionario, Wörterbuch der littauíschen Sprache, distinto in due parti: tedesco-lituano (1870) e lituano-tedesco (1883) e di una importante Grammatik der littauíschen Sprache (1876). ...
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Pubblicista e uomo politico lituano (Taujėnai, Ukmergė, 1874 - Cleveland 1944). Compiuti gli studî a Pietroburgo, si dedicò alle questioni sociali e politiche della Lituania; fu redattore di molti periodici [...] il quotidiano Lietuvos Aidas "L'eco della Lituania" (1917). Personaggio carismatico nel contesto culturale e politico lituano, fu esponente del partito democratico e presidente della Repubblica dal 1919 al 1940. Prima dell'occupazione sovietica ...
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Poeta lituano (Lelaiciai, Šiauliai, 1765 circa - Bardžiai, Kaũnas, 1830). Impegnato presso la corte distrettuale di Raiseiniai, tradusse dal polacco e dal latino (Virgilio, Orazio) e si occupò di lessicografia. [...] Žemaičiu̧ ir Lietuvos ("Il contadino samogizio e lituano", 1886), opera considerata tra le più significative della giardino"), compì ricerche sulla storia lituana e iniziò a comporre (1895) un vocabolario polacco-lituano-latino, rimasto incompiuto. ...
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Poeta lituano (Paantvardžiai, Kaũnas, 1873 - Parigi 1944); scrisse soprattutto in russo (notevole la raccolta Zemnye stupeni, "La scala terrestre", 1911, che lo avvicina ai simbolisti). In lituano cominciò [...] a scrivere nel 1930 (Ašaru vainikas, "La corona di lacrime", 1942) ...
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Linguista e poeta lituano (Tilsit 1609 - ivi 1666). Pastore protestante. Fu il primo importante autore di opere sulla linguistica lituana: Grammatica litvanica (1653, in latino) e Compendium litvanico-germanicum [...] (1654, in tedesco). Lasciò manoscritto un vocabolario tedesco-lituano. Compose anche un innario e un libro di preghiere. ...
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Scrittore lituano (n. 1847 - m. 1919), nobile di Raseiniai; fondò a Vilna nel 1908 il periodico Litwa (Lituania), e pubblicò nella rivista Aušrà numerose poesie firmando con gli pseudonimi di Vėversias, [...] Vyturias e Cyrulias. Si occupò attivamente dei rapporti culturali e sociali lituano-polacchi. ...
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Scrittore e patriota lituano (distretto di Panevežys 1851 - Pãlanga 1926); ancora studente fondò (1875) il giornale Kalvis Melagis ("Il fabbro bugiardo"), su cui chiese allo zar l'abolizione del decreto [...] del 1864 che proibiva l'uso del lituano. Ingegnere, diffuse pubblicazioni scientifiche; fondò (1904) e pubblicò a Vilnius il giornale Vilniaus Žinios ("Notizie di Vilnius"). ...
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Letterato lituano (Viduklė 1799 - Stempliai, Švėkšna, 1848), di nobile famiglia samogizia, autore di varie opere di erudizione (una storia sacra, 1823; una grammatica e un dizionario lituano, incompiuti), [...] ma noto soprattutto per una raccolta di daĩnos samogizie (Daynas žemaycziu, 1829) e per una serie di sei favole che ebbero grande successo per i loro pregi stilistici. Sua l'ode classicheggiante Žemaycziu ...
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lituano
litüano agg. e s. m. (f. -a). – Della Lituania, già repubblica federata sovietica, indipendente dal 1991, che si affaccia per piccola parte sul Baltico: costumi lituani; lingua l. (o il l., s. m.), lingua del ramo baltico (al pari...
lituo
lìtuo s. m. [dal lat. lituus]. – 1. Bastone arcuato all’estremità superiore, usato dagli antichi auguri etruschi per delimitare lo spazio destinato alle cerimonie religiose; in origine fu forse uno strumento di carattere magico, e poi...