Poeta francese (Metz 1844 - Parigi 1896). Considerato dai suoi contemporanei il maestro della scuola simbolista, V. esordì con i parnassiani Poèmes saturniens (1866). Condannato a due anni di prigione [...] , che si manifesta nei due volumi Romances sans paroles (1874) e Sagesse (1879), fra i più notevoli di tutta la lirica francese dell'Ottocento.
Vita e opere
Compì gli studi al liceo Bonaparte di Parigi; impiegatosi al Comune di Parigi, cominciò a ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] in una lunga tradizione di aedi e rapsodi. Questa tradizione avrebbe avuto una sua prima fase in territorio eolico con forme più liriche, e si sarebbe sviluppata poi in forme più ampie e narrative presso gli Ioni. Nei due poemi attribuiti a Omero si ...
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Poeta spagnolo (Astorga 1909 - ivi 1962); partecipò al gruppo della rivista Cruz y Raya e successivamente a quello di Juventud creadora; a Madrid diresse il Correo literario. Sue opere edite: La estancia [...] lasciato inedito, En mi origen viviente, sono state pubblicate poesie in varie riviste e periodici. Nella sua produzione lirica, raccolta postuma in Poesías (1963), prevalgono le forme classiche e tradizionali e contenuti religiosi o di carattere ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] prosa romanza, dominata dai francesi, si è sviluppata in realtà in generi romanzeschi e dottrinali non così prestigiosi come la lirica).
Ma non si tratta solo del fatto che il De vulgari eccede nettamente la media dei testi congeneri nello specifico ...
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LAMBERTI, Marco
Girolamo De Miranda
Nato in Toscana, forse a Figline Valdarno, nella seconda metà del XVI secolo, è ipotizzabile che, benché di animo incostante, riuscisse a concludere il cursus degli [...] al Bargello. Riteneva però di poter ottenere nuovamente la carica perduta e per giungere al suo scopo scrisse numerose liriche, con le quali irrideva, se non sembrava addirittura minacciare.
In miseria, si fece cortigiano dei Capponi e, più mite ...
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Sturm und Drang Movimento culturale e letterario tedesco della seconda metà del 18° sec. (1760-85 ca.) che, con il suo programma di un’integrale rivalutazione dell’irrazionale nella vita e nell’arte in [...] più durevoli e più feconde dello S.: i Lieder e gli inni di J.W. Goethe e di J.M.R. Lenz, alcune delle prime liriche filosofiche di J.C.F. Schiller, gli Idyllen di F. Müller e i Volkslieder di Herder, i frammenti dell’Ewiger Jude di Goethe, alcuni ...
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Poeta serbo (Slavonski Brod 1824 - Vienna 1853). A Vienna dal 1843, fece parte del circolo di V. S. Karadžić; prese parte ai moti serbi del 1848 contro gli Ungheresi. Pubblicò nel 1847 un primo vol. di [...] (post., 1862) con lo stesso titolo. La sua poesia, influenzata dal romanticismo europeo, contribuì fortemente al rinnovamento della lirica serba per l'espressività schietta e immediata, per le innovazioni metriche e per la creazione di una ricca ...
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Scrittore (Brno 1876 - Berlino 1928). Entrato in contatto con Wedekind a Monaco, vi fondò il cabaret "Die Elf Scharfrichter", circolo culturale su modello parigino. Diresse quindi con W. von Scholz la [...] , partendo da forme neoromantiche per volgersi in seguito al dramma neoclassico. Nel primo stile si hanno la composizione epico-lirica Das Jahrtausend (1900) e il dramma Der Liebeskönig (1905), nel secondo la commedia Lysistrata (1908) e il dramma ...
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Poeta in dialetto molisano (Fossalto, Campobasso, 1884 - Rieti 1955). Studioso di folclore e raccoglitore di canti popolari (Raccolta di canti popolari della provincia di Rieti, 1945; Canti popolari del [...] varî volumi di versi (Sciure de fratta, 1910; Suspiri e risatelle, 1919; Rugiade, 1932; Lucecabelle, 1951, Poesie molisane, post., 1955), nei quali i temi della melica popolaresca, amorosa, vengono ravvivati da un'ispirazione genuinamente lirica. ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] de la Poésie lirique en France au Moyen Age, Paris 1889, pp. 248 ss. (che qui li cita nella trad. parziale ital.: La lirica francese in Italia nel periodo delle origini, a cura di G. Rossi, Firenze 1897, pp. 32-67); G. A. Cesareo, La poesia sicil ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...