CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] Stigliani, che fu stipendiato dal C. a Roma e che gli dedicò delle rime, il Marino, il Chiabrera, il Testi, nelle cui liriche il nome del C. appare come quello di un mecenate. Ma si trattò di rapporti umani che egli non poté completamente maturare ...
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ANILE, Antonino
Luigi Ambrosoli
Nacque a Pizzo di Calabria (Catanzaro) il 20 nov. 1869 da Leoluca e Amalia Tozzi. Seguì i corsi di medicina all'università di Napoli, dove si laureò nel 1894 e dove prese [...] , l'A. trovò liberazione dalle inquietudini dell'esistenza, giustificando angoscia e dolore in una visione provvidenziale; la sua lirica ha una voce lieve e tenue: rifugge dai contrasti drammatici come rifugge da ogni tendenza declamatoria. L'opera ...
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CASTALDI, Cornelio
Claudio Mutini
Nacque a Feltre intorno al 1453 dal notaio Daniele, che aveva ricoperto in città cariche pubbliche. Scarse notizie si hanno sugli studi che egli compì nella città natale. [...] resto assai facilmente verificabili anche sul piano biografico -, ma tali tributi si rivelano superficiali e sporadici e la lirica del C. evita il petrarchismo bembiano mantenendosi da un lato saldamente ancorata a quel livello di occasionalità che ...
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FATTORI, Bruno
Patrizia Bartoli Amici
Nato a San Giustino (Perugia) il 31 marzo 1891 da Quintiliano e Vittoria Bisigotti, entrambi di Urbino, trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Senigallia, dove [...] più alla tradizione che al rinnovamento. Lontana dai grandi movimenti letterari del Novecento, la sua poesia si espresse in una vena lirica garbata e attenta alle piccole cose della vita. Grande risalto, ad esempio, è dato alle città in cui visse ...
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D'ALESSANDRO, Giuseppe
Magda Vigilante
Nacque nel 1656 a Pescolanciano (prov. di Campobasso), in "citeriore Aprutio", dal duca Fabio e da Isabella Amendola. In seguito alla morte precoce del fratello, [...] ai componimenti ispirati ad una incredibile innologia equestre, si dispongono alcuni sonetti amorosi che variano i temi consueti della lirica erotica secentesca con la serie celebrativa di bella donna a cavallo, di cavallo frenato da bella donna, e ...
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Poeta inglese (Londra 1795 - Roma 1821). Uno tra i più significativi poeti del romanticismo inglese, la sua opera è sostanziata dai temi della bellezza intesa in quanto valore di trascendenza e quindi [...] La belle dame sans merci (da rilevare l'influsso di queste due ultime poesie sui preraffaelliti). K. scoprì nell'ode una forma lirica atta a esprimere le qualità essenziali del suo genio. Tutte le odi, a eccezione della Ode to sorrow (Endymion, IV) e ...
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Regista teatrale statunitense (n. Pittsburgh 1957). Compiuti gli studi alla Harvard University, ha esordito giovanissimo, mettendosi in luce già nel 1980 con The inspector general, allestito dall'American [...] Angeles, Don Giovanni in un vicolo di Harlem e Così fan tutte in un postribolo, ha diretto numerose opere liriche per teatri americani ed europei come Salisburgo e Glyndebourne.Tra le numerose messeinscene realizzate da S. sono ancora da ricordare ...
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Poeta e pittore ucraino (Morincy, Kiev, 1814 - Pietroburgo 1861). Nato da un servo della gleba, rimase presto orfano di entrambi i genitori. A quattordici anni entrò al servizio di un proprietario terriero, [...] degli ultimi anni combina spunti folclorici, il fascino delle terre esotiche visitate durante il confino e una crescente interiorizzazione lirica; in poemi come Neofiti ("I neofiti", 1857) e Nevolnik (1859) emergono i motivi biblici e l'ispirazione ...
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Mistico e poeta spagnolo (Fontiveros 1542 - Úbeda 1591), al secolo J. de Yepes y Álvárez. Entrò come infermiere nell'ospedale di Medina del Campo, poi nel convento dei carmelitani di questa città (1563) [...] espirituales, dirette a monache e a penitenti. G., che è il più alto poeta mistico della letteratura spagnola, celebrò liricamente la fusione dell'anima con Dio, il possesso dell'amore, l'estasi della visione beatifica; nei canti spirituali i motivi ...
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Poeta romeno (Botoşani 1850 - Bucarest 1889). La sua poesia attinge prevalentemente alle fonti popolari, in particolare religiose, della cultura romena, ma si è nutrita anche del romanticismo tedesco e [...] di 39 anni.
Opere
Oltre al poema Luceafărul ("Lucifero", 1883; trad. it. L'astro, 1927) e alla considerevole produzione lirica, si ricordano le novelle Sărmanul Dionis ("Il povero Dionigi", 1872) e Cezara (1876), il poema Memento mori (post. 1903 ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...