Scrittore norvegese in landsmål (Vinje, Telemark, 1897 - ivi 1970). Figlio di contadini, si formò nell'Università popolare e viaggiò in Germania e in Italia, in Francia e in Inghilterra. Partito dal nudo [...] , in apparenza perfino dimesso, ma elaboratissimo; sia nella trilogia su Klas Dyregodt (1931-32) sia nei drammi e nella lirica surrealista. Migliori senz'altro i racconti brevi, tra i quali spiccano le raccolte Vindarne ("I vènti", 1952) e Fuglane ...
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Poeta lirico greco (fine del 7º-prima metà del 6º sec. a. C.), siciliano. Il suo nome, sembra, fu Tisia, ma fu chiamato Σιησίχορος, perché "ordinatore del coro". Visse quasi tutta la lunga vita a Imera, [...] inni nella raccolta alessandrina) non ci sono rimasti che scarsissimi frammenti. Come Ibico, S. lavorò a quel genere di lirica corale, al servizio della cerimonia religiosa, che era stato già perfezionato da Alcmane; diversamente da questo, però, S ...
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Scrittore francese (Narbonne 1897 - Carcassonne 1950). Arruolatosi volontario, nella prima guerra mondiale, fu ferito due volte, restando paralizzato. Ma l'immobilità del corpo cui venne condannato contribuì [...] dal surrealismo. La poesia è mezzo di esplorazione metafisica che abbraccia nello stesso tempo la speculazione critica e l'effusione lirica. Molti dei suoi scritti, sparsi in varie riviste (B. fu uno degli animatori dei Cahiers du Sud), così come la ...
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Scrittore tedesco (Norimberga 1607 - ivi 1658). Studiò diritto ad Altdorf e Strasburgo. Nella sua Norimberga si mostrò attivissimo organizzatore e instancabile poligrafo. Aperto agli influssi delle letterature [...] an der Pegnitz. Scopo dell'accademia, e quindi anzitutto di H., era quello d'ingentilire il linguaggio, tramite una lirica eletta, preziosa, musicale. Il nucleo ideale della dottrina professata dai soci dell'accademia è reiteratamente fornito dai ...
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Scrittore tedesco (Puerto Cabello, Venezuela, 1882 - Eckernförde, Schleswig, 1968). Compì gli studî in Germania, e si dedicò all'insegnamento delle lingue moderne, conducendo una vita appartata. La sua [...] prosa (i romanzi Der Bilderstürmer, 1917; Weingott, 1921; le novelle raccolte in Verführerin, Trösterin, 1947), trovando poi nella lirica la forma più consona al suo rigore formalista e alla sua riflessione. Alla prima raccolta Antwort des Schweigens ...
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Scrittore spagnolo (Alicante 1879 - Madrid 1930). Esordì ancora giovanissimo con romanzi di chiaro influsso modernista, nei quali il ritmo e la duttilità della prosa hanno il sopravvento sulla narrazione, [...] de la Pasión del Señor (1916), Libro de Sigüenza (1917), Nuestro Padre San Daniel (1921), El obispo leproso (1925). Ma la sua vena lirica si manifesta nei libri di ricordi: El humo dormido (1919) e Años y leguas (1928). Nel 1943 sono apparse le Obras ...
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Poeta tedesco (Hildesheim 1874 - Windischleuba presso Altenburg 1945). Discendente da una famiglia di antica nobiltà, coltivò molteplici studî e interessi; dopo la prima guerra mondiale, cui partecipò [...] del mondo cavalleresco (Balladen, 1901; Ritterliches Liederbuch, 1903; Die Standarte, 1916; Das Balladenbuch, 1924). Passò poi a una lirica d'intonazione essenzialmente idillica (Idyllen und Lieder, 1927; Idyllen, 1933) e a una narrativa di pensiero ...
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Scrittore, morto a Roma il 5 settembre 1966. Con America amara (1939), Corse al trotto vecchie e nuove (1941), Corse al trotto e altre cose (1952) e Appunti per un periplo dell'Africa (1954), C. ha dato [...] estrosa inventiva nei quali il gusto del reportage, della pagina vissuta, miticamente si accorda con la distesa evocazione lirica e col gioco della fantasia, libero ma insieme frenato da una realtà costantemente ripercorsa da un lucido intelletto. D ...
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stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] dai siciliani e perciò dai provenzali, giungerà poi alla poesia petrarchesca, e attraverso questa dominerà tutta la tradizione lirica posteriore.
I poeti stilnovisti
Iniziatore dello s. e maestro degli stilnovisti, come dice Dante in un altro passo ...
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Poeta spagnolo (prima metà sec. 14º), nato forse ad Alcalá de Henares, arciprete di Hita (prov. di Guadalajara); autore del Libro de buen amor (1334 circa), opera di complessa fusione di elementi burleschi, [...] giustapposizione di una parte legata al "mester de clerecía" e a forme elaborate di lirica, e di un'altra parte di carattere prettamente giullaresco. Ascetico e sensuale, d'ingegno lirico e satirico a un tempo, R. scrisse un'opera che è nel complesso ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...