Borelli, Lyda
Margherita Pelaja
Attrice cinematografica e teatrale, nata a La Spezia il 22 marzo 1884 e morta a Roma il 2 giugno 1959. Una delle prime dive del cinema muto, rappresentò sullo schermo [...] l'ideale della femminilità liberty e dannunziana, enfatizzata da una gestualità lirica che divenne subito emblematica di uno stile recitativo.
Figlia d'arte e sorella di Alda (Cava dei Tirreni 1879-Milano 1964), attrice teatrale anch'essa e ...
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AGIS
Giorgio van Straten
Sigla di Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, organismo di rappresentanza dei datori di lavoro del settore costituito con atto del 7 dicembre 1945. Ne furono promotori [...] i responsabili dei quattro principali comparti di attività: l'esercizio cinematografico e teatrale, la produzione teatrale e lirica, i circhi e gli spettacoli viaggianti. Successivamente vi confluirono le associazioni già costituite nell'Italia ...
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VISCONTI di Modrone, Luchino (App. II, 11, p. 1116)
Gian Luigi Rondi
Regista, morto a Roma il 17 marzo 1976. Dopo il contributo portato all'evoluzione e all'approfondimento del neorealismo cinematografico [...] stile, dell'impegno umano e del rigore. Come dimostra anche la sua attività prima di regista teatrale e poi d'opera lirica, avviata l'una nel 1945 (I parenti terribili di J. Cocteau) con un totale rinnovamento dei logori schemi della scena italiana ...
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Gance, Abel
Edoardo Bruno
Regista, teorico del cinema, attore e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 25 ottobre 1889 e morto ivi il 10 novembre 1981. La sua concezione del cinema, di grande importanza [...] per i successivi sviluppi non solo della produzione del suo Paese, ha espresso un senso magniloquente e un'enfasi lirica dell'immagine, spinta fino all'amplificazione epica. Am-mirato da Louis Delluc, Jean Epstein e Germaine Dulac per le arditezze ...
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Vigo, Jean (propr. De Vigo, Jean)
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 26 aprile 1905 e morto ivi il 5 ottobre 1934. Con pochissimi film, questo poeta delle immagini, quasi [...] una creatività prorompente, ha lasciato una lezione di cinema che non ha perso con il tempo la sua forza trasgressiva. Ariosità lirica, febbre anarchica, tenerezza disperata percorrono i suoi film, poetici, densi di gioia come di dolore e di un senso ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] in una lunga tradizione di aedi e rapsodi. Questa tradizione avrebbe avuto una sua prima fase in territorio eolico con forme più liriche, e si sarebbe sviluppata poi in forme più ampie e narrative presso gli Ioni. Nei due poemi attribuiti a Omero si ...
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Poeta, autore teatrale e regista giapponese (Misawa 1935 - Tokyo 1982), principale esponente del teatro d'avanguardia (in giapp. angura, dall'ingl. underground), fiorito in Giappone attorno agli anni Sessanta. [...] o ("Maggio per noi", 1957) e Sora ni wa hon ("Un libro nel cielo", 1958), in cui univa una limpida vena lirica a un'interpretazione anticonvenzionale del tanka e del haikai. Dedicatosi al teatro, già con il primo dramma, Chi wa tatta mama nemutte ...
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Regista (n. Tbilisi 1903 - m. 1943); uno dei padri fondatori del cinema georgiano. Poeta, regista di spettacoli teatrali, esordì nel 1927 con Gjulli, cui seguirono i notevolissimi Eliso (1928) e Dvadcat´ [...] arte rivoluzionaria di Majakovskij e Ejzenštejn, Š. seppe narrare con straordinario vigore espressivo e grande tensione lirica e drammatica, che influenzarono durevolmente la cinematografia del suo paese, alcuni episodî della storia travagliata delle ...
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Regista cinematografico (Zaovraž´e, Ivanovo, 1932 - Parigi 1986), figlio del poeta Arsenij. Diplomatosi nel 1962 all'Istituto di cinematografia di Mosca con il mediometraggio Katok i skripka ("Il rullo [...] ai modi e agli schemi correnti del "realismo socialista", diresse poi: Ivanovo detstvo (L'infanzia di Ivan, 1962), opera lirica e antieroica che occupa un posto rilevante nella storia del "cinema del disgelo"; Andrej Rublëv (1968-71), biografia ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] e nel cinema muto, a rifarsi a temi tratti dalla letteratura e dal teatro. Nel nostro caso, più che di teatro lirico in senso stretto, si dovrà parlare piuttosto di melodramma, nell'accezione più ampia del termine. Il modello originario non è basato ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...