Fratelli d'origine italiana nati rispettivamente nel 1767 e 1777 a Hirschberg (Slesia) e morti nello stesso anno 1825. Il primo si provò nella lirica sulle orme di Ossian e di Klopstock, nel romanzo sulle [...] 1824) mostra il perdurare in lui dell'interesse politico, che in gioventù gli aveva fatto soffrire anche il carcere. Le sue liriche furono raccolte da W. L. Schmidt dopo la sua morte (Gedichte aus dem Nachlass, Lipsia 1826).
Carl Wilhelm lasciò nella ...
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Oltre la spera che più larga gira
Mario Pazzaglia
Sonetto della Vita Nuova (XLI 10-13), su schema abba abba; cde dce, presente in numerosi codici e nalla Giuntina del 1527.E l'ultima lirica del libro, [...] possesso della memoria (v. 13).
La prosa rinuncia a ricondurre la tematica del sonetto a una dimensione lirico-narrativa, ed è soprattutto intesa a porne in evidenza la struttura concettuale attraverso una ‛ divisione ' rigorosamente consequenziaria ...
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Daigo
Imperatore del Giappone (n. 885-m. 930). Governò dall’897, fu sovrano saggio e benevolo; il suo regno fu uno dei più luminosi per la cultura (dell’epoca sono il Kokinshu, prima monumentale antologia [...] della lirica, e la raccolta Engi kyakushiki). Non fu molto soggetto ai Fujiwara, famiglia influentissima a corte, ma si lasciò indurre da loro a esiliare il fedele ministro Sugawara no Michizane. ...
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Spaziani, Marcello. – Critico letterario italiano (Frosinone 1921 - Perugia 1981). Professore ordinario dal 1963 di Lingua e letteratura francese nelle università di Palermo e quindi di Perugia, dopo una [...] prima fase dedicata a ricerche di filologia (Antica lirica francese, 1956; ed. critica del Canzoniere francese di Siena, 1957; Il Jeu Parti, 1965), il nucleo principale dei suoi studi ha riguardato il teatro del Sei-Settecento e autori francesi della ...
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Scrittore tedesco (Dresda 1902 - Tubinga 1993). Emigrato nel 1933 negli USA, prese le distanze dalle ideologie della sinistra, come rievocò in Memoiren eines Moralisten (1983). Testimoniò la coerenza della [...] sua scelta in una multiforme opera che comprende lirica (Die hellen Nächte, 1941; Wir sind die Letzten, 1976; Dann schreie ich, bis Stille ist, 1990), narrativa (Die Wenigen und die Vielen, 1959; Umsteigen nach Babylon, 1987; Der Tod des Akrobaten, ...
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Scrittore ungherese (Debrecen 1881 - ivi 1942). Nella sua varia opera letteraria, sui romanzi (Szegény magyarok "Poveri ungheresi", 1914; Új Evangélium "Nuovo Vangelo", 1931), drammi (Az embernek fia "Il [...] figlio dell'uomo", 1912) e studî critici, prevale la lirica (Válogatott Költeményei "Poesie scelte", 1928; Pokol "Inferno", 1931; A pesszimista "Il pessimista", 1937; Hangok lázadása "Ribellione di suoni", 1941), che sta fra la tradizione popolare- ...
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Poeta, traduttore, esteta ungherese (Budapest 1889 - ivi 1963), religioso scolopio, prof. di letteratura ungherese moderna nell'univ. di Szeged, poi (1946) di Budapest. Membro della Società Kisfaludi e [...] della Società Petőfi; premio Kossuth nel 1948. Eccelle nella lirica religiosa (Csend "Silenzio", 1923; Sarlós Boldogasszony "Madonna della falce", 1928; Magányos virrasztó "Vegliante solitario", 1936; Az Úristen fiatal "Iddio è giovane", 1940; Győzöd ...
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Filologo (Livorno 1900 - Pisa 1972). Ha insegnato lingua e letteratura italiana nell'univ. di Heidelberg e dal 1939 al 1971 filologia romanza a Pisa. Ha pubblicato, fra l'altro, Il "pianto" anonimo provenzale [...] per Roberto d'Angiò (1934); Studî su trove e trovatori della prima lirica ispano-portoghese (1937); Repertorio bibliografico della prima lirica portoghese (1939); L'ira di Gano (1953). Diresse la rivista Studi mediolatini e volgari. ...
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stròfa Aggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento. Nelle tradizioni poetiche volgari sono presenti s. monometre, costituite [...] da versi dello stesso tipo (per es., nella lirica italiana, una canzone di tutti endecasillabi), e s. polimetre, costituite da versi di tipo diverso. ...
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Letterato ungherese (Szekszárd 1883 - Budapest 1941). Collaboratore, più tardi direttore, della rivista Nyugat (Occidente), B. è la personalità centrale, il maggiore lirico e l'indiscussa autorità critica [...] del periodo letterario tra le due guerre mondiali. La sua lirica, ricca di preziosità, di virtuosismi, ha i suoi titoli migliori in Levelek Irisz koszorújából ("Foglie della ghirlanda di Iris", 1909), Recitativ ("Recitativa", 1916), A nyugtalanság ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...