Minnesänger (o Minnesinger) Poeti lirici tedeschi del 12° e del 13° secolo. Il nome («cantori d’amore»), già in uso nel Medioevo, deriva dal fatto che essi, come i provenzali, trattarono quasi solo soggetti [...] mentalità cavalleresca medievale dava a questo vocabolo, cioè di rapporti ideali e convenzionali fra il poeta e la dama. La lirica dei M. si afferma verso il 1175, raggiunge il suo massimo splendore con Federico II, e infine declina trapassando nell ...
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terzetto In musica, composizione a tre parti vocali concertanti, quasi sempre accompagnate da uno o più strumenti e per lo più parte di un’opera lirica, di un oratorio o di una cantata; più spesso, è [...] chiamato t. quello vocale (mentre quello strumentale è di preferenza chiamato trio) ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] 'altra natura, e in quanto tali non consentono di ipotizzare una diffusione articolata; del resto gli interessi per la poesia lirica nelle corti padane si coa-gulano proprio a partire dalla metà del Duecento sulla ben più antica e gloriosa tradizione ...
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Poeta peruviano (Lima 1848 - ivi 1918), della generazione postromantica già orientata verso il modernismo per gli influssi parnassiani e per il rinnovamento metrico apportato alla lirica. Pubblicò: Presbiterianas [...] (1909), Exóticas (1911), Baladas peruanas (1915), Grafitos (1917). Alla sua attività politica e sociale risalgono: Páginas libres (1894), Horas de lucha (1908). Postume sono apparse: Bajo el oprobio (1933) ...
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Poeta tedesco (sec. 14º); visse fra l'altro alla corte di Carlo IV e del duca d'Austria Rodolfo IV. Vissuto fra l'età della lirica cortese e il Meistergesang, fu autore di Lieder, Sprüche e favole, e notevole [...] soprattutto come rappresentante di una letteratura didattico-erudita. Der meide kranz è un poema allegorico dedicato al primato della teologia fra le arti liberali. Una cronaca dell'Ungheria è conservata ...
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Mimì Personaggio del romanzo Scènes de la vie de Bohème (1848) dello scrittore francese H. Murger (1822-1861) e della notissima La Bohème (1896), opera lirica di G. Puccini ad esso ispirata: è una giovane [...] fioraia, malata di tisi, che dopo aver abbandonato il poeta Rodolfo per altra avventura, torna da lui per morire tra le sue braccia.
Per il gusto romantico-borghese dell'epoca ella divenne il simbolo dell'amore, ...
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SIBILLA ALERAMO
Emilio Cecchi
. Pseudonimo di Rina Faccio, scrittrice, nata ad Alessandria (Piemonte) il 14 agosto 1876.
L'Aleramo si provò nel romanzo, nel teatro, nella lirica e nella prosa lirico-critica; [...] si richiede saldezza d'impianto, e piglio deciso sui fatti e le figure. Il temperamento dell'Aleramo è essenzialmente lirico. In poesia ella ha abbondanza di motivi, freschezza di sensazioni, con una preferenza, talvolta, di notazioni un po' crude ...
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TERPANDRO
. Poeta e musicista greco, di Antissa, fiorito nella prima metà del sec. VII a. C.; probabilmente la prima figura storicamente consistente nei primordî della musica e lirica greca. La tradizione [...] , alcuni dei quali sono specificati da Plutarco (νόμος Βοιώτιος, νόμος ὄρϑιος, ecc.), ebbero decisivo influsso sullo sviluppo della vita musicale. I frammenti lirici tramandatici sotto il suo nome sono però di assai dubbia autenticità.
Bibl.: V ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1885 - Klosterneuburg 1973). Legato a Rilke, a S. Zweig e soprattutto a Hofmannsthal, fu, come poeta, uno degli ultimi eredi della tradizione lirica viennese, unendo alla delicatezza [...] dei toni la raffinatezza delle scelte formali: Gedichte (1909); Das Haar der Berenike (1919); Das innere Leben (1925); Viola d'amore (1953); Das Nelkenbeet (1966). Fu autore anche di una copiosa produzione ...
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In musica, sorta di rapido tremolo, caratterizzato da una fluttuazione d’intensità nell’esecuzione di una stessa nota, tipico del canto tradizionale (per es., nella lirica); negli strumenti ad arco si [...] ottiene mediante una serrata oscillazione del dito che preme sulla corda; negli strumenti a fiato è prodotto da una controllata irregolarità di emissione del fiato. Nel jazz, il v. strumentale e vocale ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...