sicuranza
Alessandro Niccoli
È gallicismo, ricalcato sul provenzale seguransa, " garanzia ", presente in Rime LVII 3 Madonna, quel signor che voi portate / ne gli occhi... / mi dona sicuranza / che [...] voi sarete amica di pietate, a sottolineare il motivo psicologico della speranza che costituisce il nucleo della lirica.
Il vocabolo torna nel passo del Convivio in cui la condizione di sicurezza garantita dalla povertà è esaltata mediante il ...
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inveggia
Gallicismo, da ricondurre al provenzale envja, " invidia " (" più che la forma del vocabolo, ce ne persuade il trovarsi esso adoperato solo in poesia ": Parodi, Lingua 227), di uso abbastanza [...] frequente nella lirica due-trecentesca (cfr. per es., oltre a Patecchio Spianamento 188 " qe 'nveça ie'l fa dire ", Guinizzelli Tegno de folle 'mpres', a lo ver dire 38; Cino da Pistoia Caro mio Gherarduccio 1, L'alta vertù 48, Naturalmente ogni ...
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beninanza
Amedeo Quondam
Termine di origine provenzale, frequente nella lirica duecentesca (Protonotaro Pir meu cori 63; Pucciandone Tuttora agio di voi 13; cfr. inoltre il glossario di Panvini, Rime [...] [sub v. ‛ benenanza ']; e Memoriali bolognesi La fina çoy 12, Placente vixo 47). In Pd XX 99 lei [la divina volontate]... vuole esser vinta, / e, vinta, vince con sua beninanza, è la " benignità ", la ...
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fallanza (fallenza)
Guido Favati
Corrisponde al provenzale falhansa (falhensa) ed è forma attestata nella lirica italiana del '200. Ricorre in Pd XXVII 32, in rima, contestualmente nel significato di [...] " colpa ", " fallo " che si commette dicendo cosa sconveniente: E come donna onesta che... per l'altrui fallanza, / pur ascoltando, timida si fane, / così Beatrice trasmutò sembianza. Due volte, in rima ...
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falligione
Guido Favati
Corrisponde al provenzale falhizon che, nel significato di " falsità ", ha qualche attestazione nell'antica lirica siciliana (Iacopo da Lentini Certo mi par 10; Anonimo Quando [...] la primavera 45).
Ricorre in Fiore CCXXIX 13, in un contesto di significato osceno: ell'era sì stretto / l'entrata, che 'l fatto andò in falligione, dove l'espressione vale " la cosa andò a vuoto, non ...
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jausir
Gianluigi Toja
Verbo provenzale, " gioire ", " godere ": al gerundio in Pg XXVI 144 vei jausen lo joi qu'esper, denan.
Il vocabolo, largamente usato nella lirica trobadorica per esprimere con [...] varietà di valori semantici la gioia amorosa (v. JOI), nel discorso di Arnaut Daniel è trasferito in chiave religiosa, alludendo alla sperata prossima felicità, dopo la purgazione.
Nel verso dantesco forma ...
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cortes
Gianluigi Toja
Voce provenzale, " cortese ": ricorre nel primo dei versi pronunciati da Arnaut Daniel nella sua lingua materna: Tan m'abellis vostre cortes deman (Pg XXVI 140). L'aggettivo, etimologicamente [...] legato a ‛ cortesia ', conserva ancora parte del suo valore semantico, indicante, nell'antica lirica occitanica e oitanica, le qualità morali e intellettuali dell'uomo di corte: qui, in particolare, il vocabolo vuole esprimere la benevolenza e la ...
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folor
Gianluigi Toja
Sostantivo femminile provenzale, " follia ": chiude il quarto dei versi occitanici del trovatore Arnaut Daniel: consiros vei la passada folor (Pg XXVI 143). Il termine, vulgato [...] con accezione amorosa nella lirica trobadorica (l'amore che porta alla follia), è qui trasferito in chiave etica, significando riprovazione della passata esperienza amorosa con lucida coscienza della sua vanità. V. FOLLORE. ...
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allegranza
Sinonimo di allegria ', dal provenzale allegransa. Ricorre in rima, in Vn VII 6 19 di fuor mostro allegrana, e dentro da lo core struggo e ploro. È provenzalismo abbastanza frequente (sempre [...] in rima, tranne pochissime eccezioni) nella lirica del Duecento, e particolarmente nei componimenti della scuola siciliana. V. anche ALLEGREZZA. ...
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oltrapagato
Solo in Rime XCI 52 Quand'io penso un gentil disio... / parmi esser di merzede oltrapagato. Il vocabolo è " un composto di gusto provenzale " (Contini), conforme alla dotta elaborazione che [...] caratterizza tutta la lirica. ...
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senhal
〈sen’àl〉 s. m., provenz. [lo stesso etimo dell’ital. segnale]. – Il nome fittizio con cui nella poesia provenzale era designata la persona, spec. la dama, di cui il trovatore trattava, o quella a cui la lirica era indirizzata. Nel linguaggio...
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...