Sordello
Marco Boni
Trovatore italiano, citato da D. in VE I XV 2; personaggio dei canti VI, VII e VIII del Purgatorio.
Nato negli ultimi anni del sec. XII o nei primi del sec. XIII a Goito, nel territorio [...] più grande dei trovatori italiani, e D. certo fermò su di lui la sua attenzione fin dalle sue prime letture di liricheprovenzali. Probabilmente già nel primo sonetto della Vita Nuova (A ciascun'alma presa e gentil core) nel motivo del cuore dato in ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] , non però in quanto si estragga da questa lirica il motivo dell'evasione fatata verso esotiche lontananze, nel quale si può riconoscere senza soverchio sforzo la tradizione del plazer provenzale e giullaresco, ma in quanto quella fuga verso ...
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allotropia
Francesco Tateo
Si designa con questo termine il fenomeno della presenza, nella lingua italiana, di voci diverse nella forma, ma risalenti a una medesima voce originaria. Esso può designarsi [...] terrestre), o a una metafora spirituale (‛ vigilare ', come il provenzalismo ‛ vegliare ', ma quest'ultimo in rima, ha contro ‛ da una parte, e alle forme letterarie tramandate dalla lirica dugentesca dall'altra. Si rivela anche per questo verso ...
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dialefe
Gian Luigi Beccaria
Quando la vocale o le vocali finali di una parola non si fondono (cioè non si integrano, ai fini fonetici e metrici del verso) con la vocale o le vocali iniziali della parola [...] presunte eccezioni dell'usus dantesco sono già della tradizione: tracce di procedimenti metrici della lirica predantesca, e spesso di tradizione provenzale. Ma, nell'atto di utilizzare procedimenti traditi, D. infrena o regolarizza l'eccezione, e ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] 1989), giudica Per la fera membranza "uno dei gioielli della lirica siciliana". Come anche Dolze meo drudo dello stesso Federico, si per l'influenza più o meno diretta della tradizione provenzale e dell'Oriente una setta segreta che parlava d'amore ...
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dieresi
Gian Luigi Beccaria
Due vocali contigue nel corpo della parola equivalgono di solito, nel computo del verso, a una sillaba sola; ma il poeta può talvolta tenerle distinte, per conferire loro [...] , Pg XXXII 121 (monosillabo germanico, e tale rimasto in francese e provenzale), o Taïde, di origine greca: c'è però laico (If XVIII verso: la d. in pausa era d'uso sporadico nella lirica delle origini (già qualche esempio in Fiore XXV 8 che Gelosïa ...
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PIZZETTI, Ildebrando
Fiamma Nicolodi
PIZZETTI, Ildebrando. – Nacque a Parma il 20 settembre 1880 da Odoardo, insegnante di pianoforte e maestro di coro, e da Teresa Fava, primo di cinque fratelli, di [...] 1945, pp. 48, 52). Più vicino al teatro di parola che all’opera lirica, il dramma pizzettiano recuperava comunque da Wagner, se non la tecnica, l’uso (inflessioni popolaresche, la canzone provenzale Reine avrillouse, una lauda polifonica ...
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trobar clus
Gianluigi Toja
Nella sua accezione storico-letteraria è la maniera stilistica propria della poesia occitanica di comporre in forma difficile, ermetica, contrapposta al trobar leu o plan, [...] suoi seguaci, più o meno abili, fino al tramonto della lirica occitanica, rivelando, però, proprio in questo eccessivo culto della interno (XIII 2).
Ma la gara scoperta col modello provenzale è particolarmente evidente nella sestina e - con l' ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La produzione storico-critica ottocentesca è assai ampia ed eterogenea e raggiunge [...] uscita ancora la commedia. E da Leopardi non è uscita ancora la lirica. Ci incalza ancora l’accademia, l’arcadia, il classicismo e il di Claude Fauriel (profondo conoscitore delle lettere provenzali e italiane del Medioevo), Abel François Villemain ...
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Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] compone fin da principio per molti riguardi in una tradizione di schemi già preesistente, la grande tradizione della lirica amorosa provenzale e italiana del XII e XIII secolo; dall'altro, l'intento unitario e architettonico del libro non rispecchia ...
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senhal
〈sen’àl〉 s. m., provenz. [lo stesso etimo dell’ital. segnale]. – Il nome fittizio con cui nella poesia provenzale era designata la persona, spec. la dama, di cui il trovatore trattava, o quella a cui la lirica era indirizzata. Nel linguaggio...
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...