Filologo (Livorno 1900 - Pisa 1972). Ha insegnato lingua e letteratura italiana nell'univ. di Heidelberg e dal 1939 al 1971 filologia romanza a Pisa. Ha pubblicato, fra l'altro, Il "pianto" anonimo provenzale [...] per Roberto d'Angiò (1934); Studî su trove e trovatori della prima lirica ispano-portoghese (1937); Repertorio bibliografico della prima lirica portoghese (1939); L'ira di Gano (1953). Diresse la rivista Studi mediolatini e volgari. ...
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novenàrio Nella metrica italiana, verso che ha come ultima posizione tonica l'ottava. Fu usato raramente nell'antica poesia (Dante lo considerò come un metro estraneo alla lirica), pur conoscendo una certa [...] diffusione sostenuta dall'imitazione dell'octosyllabe francese e provenzale. Ottenne maggiore fortuna nella poesia moderna, a partire da G. Pascoli e G. D'Annunzio. ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] il loro accento tonico: così il decasillabo francese (apparso però nel Boeci provenzale, del sec. X-XI, già con un suo tipo di " metriche di cui si riveste il primo fiore della lirica siculo-toscana si continuano con un più squisito perfezionamento ...
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VIDAL de BEZANDUN, Raimon
Trovatore in lingua provenzale vissuto fra il sec. XII e il XIII, durante l'epoca del conte Raimondo Berengario IV e dei re Alfonso I e Pietro I di Catalogna. Fu in contatto [...] l'amors, il V. ha composto alcune novelle in versi, che sono tra le poche rimasteci della letteratura provenzale, tutta assorbita nella rievocazione lirica: una, la più tipica, Nova del Castia-gilos, mette sulla scena l'avventura d'un geloso, tema e ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] O. Benevoli.
Le forze che abbiamo dette feconde di valori lirici sono dunque nella propria loro linea d'azione non più . F. Cavalli, L. Rossi, M. A. Cesti, e poi F. Provenzale ed altri e valgono anche per i francesi, per i tedeschi ecc.) né eccezioni ...
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RIMA
Mario Pelaez
. È identità di suono di due parole dalla vocale accen- tata in poi (per es., mercede: fede) e serve ad accrescere la melodia dei versi, ricorrendo a intervalli determinati alla fine [...] rimessa a nuovo da novelli sostenitori delle origini della poesia provenzale dall'araba: dal Singer, dal Burdach e soprattutto Monti e poco dopo il Foscolo, i quali però nella lirica delle odi o delle canzoni seguirono ancora la tradizione dei metri ...
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PETRARCHISMO
Mario Praz
. La reazione stilnovistica contro l'artificiosità di Guittone d'Arezzo e della sua scuola aveva già esaurito il suo compito allorché il Petrarca scrisse il canzoniere. Egli [...] dei suoi sonetti mostrano una tendenza agli artifici della vecchia lirica. Bastino, a esempio dei suoi manierismi, le terzine del latini, specialmente Ovidio, gli epigrammatici greci, i trovatori provenzali. Una lista di tali motivi si può trovare nel ...
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GIULLARI (lat. iocularis e ioculator; ant. fr. jogleor e jougleur, mod. jongleur; prov. juglars; sp. juglar; ted. Spielmann; ingl. minstrel)
Salvatore Battaglia
Per quanto la forma latina - derivazione [...] , i più e i migliori sono di origine francese e provenzale, e non poco dovettero contribuire al primo formarsi della letteratura ed elementari, ma sale subito nella sfera dell'individualità lirica: e i poeti italiani sono notai, giuristi, laici ...
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GUGLIELMO IX il Giovane, duca di Aquitania (VII di Poitiers)
Georges BOURGIN
Giulio BERTONI
Discendente di Guglielmo v, differisce da questo per l'immoralità della sua vita, nella quale sembra essersi [...] Guglielmo, pur stando agl'inizî della poesia provenzale a noi pervenuta, rappresenti una tradizione si erano già fissati i tratti più salienti e caratteristici della lirica cortese, come la timidezza dell'amante, la sdegnosa alterigia della ...
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MARCH, Auzias
Mario Casella
Poeta catalano, nato a Gandia verso il 1397 e morto a Valenza nel 1459. Nipote di Jacme, facile verseggiatore di "noves rimades" e promotore insieme con Lluis d'Aversò dei [...] Valladolid 1555; Barcellona 1560) è il frutto più importante prodotto dalla lirica catalana continuatrice, con più mature esperienze artistiche, della tarda tradizione provenzale della scuola tolosana.
Seguendo l'ordinamento che ci è conservato, con ...
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senhal
〈sen’àl〉 s. m., provenz. [lo stesso etimo dell’ital. segnale]. – Il nome fittizio con cui nella poesia provenzale era designata la persona, spec. la dama, di cui il trovatore trattava, o quella a cui la lirica era indirizzata. Nel linguaggio...
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...