follaggio
Luigi Vanossi
. Gallicismo che occorre in Fiore CLXXVI 2 Se madonna volesse far follaggio / con un bellissim' uom di gran paraggio, / il fatto suo sarebbe ben e bello, cioè " far vita folle, [...] non onesta, esser l'amante " (Parodi). F. è attestato nella liricacortese (cfr. Davanzati Rime, a c. di A. Menichetti, Bologna 1965, glossario); folage è anche nel Roman de la Rose, dov'è riferito agli eccessi passionali dell'amore (cfr. vv. 3059-60 ...
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allenare
Luigi Vanossi
. Parasinteto verbale da ‛ leno ' ‛ lene ', che appare in Fiore V 6 E solo a lui servir la mia credenza / è ferma, né di ciò mai non allena (in rima derivata - pseudoetimologica [...] - con lena). Vale " diminuire di intensità ", " mitigarsi ", ed è voce molto diffusa specie nella liricacortese dove è termine tecnico per designare l'allentarsi della passione o pena amorosa (cfr. Chiaro Davanzati Rime, a cura di A. Menichetti, ...
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diporto
Luigi Vanossi
È gallicismo che appare in Fiore CLXXXVI 2 Nel letto su' si metta in braccio in braccio / co llui, insieme faccian lor diporto. Il termine è assai diffuso nella liricacortese [...] (Giacomino Pugliese, Guido delle Colonne, Cielo, Chiaro, ecc.), dove designa lo " svago ", il divertimento amoroso, nei suoi vari aspetti. Nel Fiore è il gioco sessuale ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] e di E. Malato, Roma 1970: entrambi importanti per le note sul Cortese). E v. anche G. Ferrari, De la littérature populaire en Italie, M. Monti: Le villanelle alla nalpoletana e l'antica lirica dialettale a Napoli, Città di Castello 1925. M. Petrini ...
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CORTESE, Luigi (Louis)
Sergio Martinotti
Nacque a Genova il 19 nov. 1899, primogenito di Andrea, agiato commerciante, e della francese Jeanne Constant, che aveva studiato pianoforte. Avviato molto presto [...] scena per La Celestina di De Rojas e Il fuoco sulla terra di Mauriac (1952-53): esperienze che sfociarono nell'altra opera lirica in due atti La notte veneziana (tratta da A. de Musset), conunissionatagli dalla R.A.I. (1953-55) e dedicata a Giuliana ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] A. La Marmora; grazia, giustizia e culti, G. Vacca, P. Cortese; finanze, Q. Sella; guerra, A. Petitti; agricoltura, industria e poi anche dei santi: il loro canto, la lauda, dapprima lirica, diviene poi drammatica, ed è all’origine del rinato teatro. ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] poesia trovadorica ma si sviluppò su propri canoni e motivi vivaci e rifiniti. Passando in vari gradi dal popolaresco al cortese, si notano le liriche del Kürenberger, di D. von Aist e della triade rappresentata da H. von Morungen, R. von Hagenau e W ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] , sono opere legate ancora in parte a schemi medievali e cortesi, anche se a ogni passo un soffio di modernità tende e patriottico. Ma, a parte l’esempio di Bécquer e quello della lirica di R. de Castro, la poesia del secondo Ottocento non offre che ...
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Nome della regione meridionale asiatica (circa 4.400.000 km2) limitata, a N, dal grande arco montuoso del Himalaya e protesa, a S, nell’Oceano Indiano con la penisola triangolare del Deccan e con l’isola [...] alla sua corte. Harṣa scrisse raffinate commedie di sfondo cortese, fra cui Ratnāvalī, mentre di Bāṇa si ricorda ha come sfondo costante il mutare della natura, e che divenne un genere lirico assai popolare. Fra i più grandi poeti sufi è B. Shāh (17 ...
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Poeta tedesco (n. 1170 circa - m. 1220 circa). Autore di componimenti epici e di alcune liriche, W. è ricordato soprattutto per il Parzival (1200-10), romanzo cavalleresco, nel senso di fornire con generosità [...] e di modello specie tramite i suoi Tagelieder, in cui arriva anche a parodiare le manifestazioni più tipicamente cortesi e "colte" della lirica del suo tempo. Anche in ciò W. assume una posizione inconfondibile, come figura isolata che grandeggia nel ...
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saluto
s. m. [der. di salutare2]. – 1. a. Atto, costituito da un cenno, da un gesto, accompagnato per lo più da parole, e talora consistente anche di sole parole, che si scambia con una persona nel momento in cui la si incontra, o quando si...