GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] ottocentesca, quali Goethe o il prediletto Hebbel (Il linguaggio lirico del giovane Goethe, in Paideia, V [1950], pp. il Minnesang (distinto, per la sua ansia conoscitiva, dalla liricacortese e considerato il momento in cui nello spirito tedesco, ...
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Amor, che movi tua vertù dal cielo
Vincenzo Pernicone
La canzone (Rime XC) è citata due volte nel De vulgari Eloquentia: la prima, come esempio di canzoni illustri che hanno il loro cominciamento con [...] , perché filosofico e scientifico, linguaggio delle prime tre stanze, a quello più consueto della tradizione della liricacortese e anche stilnovistica coi luoghi comuni di Amore invocato e deprecato come fattore determinante, in senso positivo ...
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umiltà (umilità; umilitade; umilitate; umiltate)
Francesco Tateo
Virtù che assume un posto centrale nell'etica di D. fin dall'epoca della Vita Nuova, in cui essa conserva ancora la sua impronta di origine [...] del servo d'amore (cfr. servo umile, Rime dubbie XV 14), che nello stilnovismo perde la connotazione feudale evocata dalla liricacortese e diventa l'uomo redento dalla viltà di una condizione moralmente inferiore ad opera di Amore e tramite la virtù ...
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NUCCOLI, Cecco
Daniele Piccini
NUCCOLI, Cecco. – Non sono noti i dati biografici di questo poeta, il più sfuggente tra quelli attivi a Perugia nella prima metà del XIV secolo (all’incirca tra 1320 e [...] Se Mario Marti ha sempre riconosciuto al motivo una patina esclusivamente letteraria, come elemento parodico rispetto alla liricacortese e senza corrispondenze sul piano biografico, Steven Botterill (1991) ha insistito sulla natura limitante di una ...
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GALLO Pisano (Galletto)
Elisabetta Putini
Nacque forse a Pisa nella prima metà del sec. XIII. Dante lo ricorda nel De vulgari eloquentia (I, XIII, 1) - insieme con Bonagiunta Orbicciani da Lucca, Mino [...] ".
Le due canzoni di G. pervenute sino a noi hanno una tematica amorosa e mostrano i motivi tipici della liricacortese provenzaleggiante che si diffuse nel Duecento nell'Italia centrale, dando vita alla poesia siculo-toscana di cui Guittone d'Arezzo ...
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forza
Vincenzo Valente
La parola nell'uso della Vita Nuova e di alcune Rime ha riferimento ad Amore e al suo " potere ", secondo la convenzione ideale e linguistica della liricacortese: Vn XII 7 parole [...] per rima, ne le quali tu comprendi la forza che io legno sopra te; XIV 5 Allora fuoro sì distrutti li miei spiriti per la forza che Amore prese; Rime L 6 d'altra part'è con la forza d'Amore; CIII 26 com'io ...
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mano [al plurale anche la forma mano]
Lucia Onder
Il termine ricorre frequentemente in senso proprio, per la parte estrema del braccio: cfr. Vn XXII 4 io mi ricopria con porre le mani spesso a li miei [...] all'artista che, pur avendo buona disposizione, ha man che trema, cioè non ha una tecnica ferma e sicura. (Pd XIII 78).
In espressioni della liricacortese: in Rime L 47 'l sì e 'l no di me in vostra mano / ha posto amore, e LXVI 1 Ne le man vostre ...
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CORSI, Girolama
Rosario Contarino
Nacque dopo la metà del sec. XV in Toscana, probabilmente a Firenze, dove nel Quattrocento è attestata la presenza di numerose famiglie Corsi. Frequenti sono nella [...] (sonetto "Ad amicum venetum Paduae exsistentem"), la poetessa rivela una discreta conoscenza del lessico e dei topoi della liricacortese secondo il repertorio di Giusto dei Conti. Ma la tematica della C. si allarga anche fuori dell'ambito amoroso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla musica del Medioevo Centrale
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei secoli XI e XII la musica [...] ’elevazione a genere alto del canto in volgare e della forma poetico-musicale della “canzone”. Espandendosi nel nord, la liricacortese si rinnova grazie ai trovieri che celebrano, in francese, la fin ’amor, mentre in area tedesca i Minnesänger danno ...
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Tebaldo I re di Navarra
Pietro Palumbo
Quarto come conte di Troyes e Meaux (Champagne e Brie), nacque a Troyes nel 1201 da Tebaldo III e da Bianca di Navarra.
Accompagnò Luigi VIII di Francia nella [...] Dyggve, Gace Brulé trouvère champenois, ecc., Helsinki 1951, 112, 349-353; R. Dragonetti, La technique poétique des trouvères dans la chanson courtoise, Brugge 1960, 18-20; G. Toja, Liricacortese d'oïl (sec. XII-XIII), Bologna 1966, 65-69, 389-422. ...
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saluto
s. m. [der. di salutare2]. – 1. a. Atto, costituito da un cenno, da un gesto, accompagnato per lo più da parole, e talora consistente anche di sole parole, che si scambia con una persona nel momento in cui la si incontra, o quando si...