Tre pensier aggio onde mi vien pensare
Eugenio Ragni
Sonetto (Rime dubbie XX; schema abab abab; cdc dcd) col quale si apre una piccola tenzone su argomento d'amore tra Chiaro Davanzati (che compone [...] " stile è, senza soffio d'originalità, provenzaleggiante e cortese " (Contini) - l'autore chiede a Chiaro consiglio Rass. Bibl. Letter. Ital. " XXIII [1915] 5; ID., Studi di Lirica toscana anteriore a D., Firenze 1915; Barbi, Studi 51-52; D.A., Rime ...
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donneare
Bruno Basile
Termine del linguaggio cortese di origine provenzale (domnejar, derivato da donna [" donna ", " dama ", " amorosa "]), che vale propriamente " amoreggiare ", " vagheggiare ", " [...] , in senso mistico, con la consueta spiritualizzazione, tutta dantesca, della terminologia lirica amorosa.
Già presente nella rimeria dei trovatori italiani (cfr. ad es. Lanfranco Cigala Liriche, a cura di G. Toja, Firenze 1952, 50: " Mort es tot ...
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Contessa
Vincenzo Presta
. Giusta il concetto espresso in Vn XIII 4, per cui li nomi seguitano le nominate cose, sì come è scritto " Nomina sunt consequentia rerum " (cfr. anche Pd XII 67-70, 79-80; [...] 'usavano (Cv II X 8), esso potrà valere " nobile ", " cortese ", o anche " spirito superiore ", come propone lo Zonta, il quale Guittone d'Arezzo. V. anche BIANCA; GIOVANNA.
Bibl. - G. Zonta, La lirica di D., in " Giorn. stor. " suppl. n° 19-21 (1922 ...
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guerire
Vincenzo Valente
Con costrutto intransitivo, nel valore fondamentale di " riacquistare la salute ", " rimettersi da una malattia ", il verbo ricorre due volte consecutive nella Commedia, nel [...] 6 colla stufa guerir se ne suole (dalla gotta).
È anche parola della lirica d'amore, col senso di " trovare conforto amoroso " (non già " disamare "), che D. riceve dalla poesia cortese: vegno a vedervi, credendo guerire (Vn XVI 9 11). In questa ...
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affanno
Federigo Tollemache
È vocabolo comune nella lirica due-trecentesca (cfr. Chiaro Or vo' cantar 3, Monte L'om poria 3), usato da D. solo in poesia. In Pg IV 95 quivi di riposar l'affanno aspetta, [...] citato da D. in VE I VI 6 Sols sui che sai lo sobraffan chem sorz). E troviamo un'eco dell'ideale cortese nelle parole di Cacciaguida all'indirizzo di Cangrande (Pd XVII 84).
Nel Fiore, ovviamente, con a. vengono intesi i dispiaceri incontrati nella ...
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disdegnare
Vincenzo Valente
Verbo penetrato nel lessico italiano e dantesco per il tramite della lirica trobadorica (provenzale desdenhar); comune ai siciliani e a Guittone col senso di " sdegnare ", [...] " non voler amare ", è termine proprio e figura psicologica della convenzione dell'amore cortese. In Rime LXXX 5 Tanto disdegna qualunque la mira / che fa chinare gli occhi di paura, è riferito alla donna, allegoricamente alla filosofia, altera e ...
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Ara ausirez encabalitz cantars (" Ora udirete dei canti eccellenti ")
Gianluigi Toja
È l'incipit della canzone ‛ illustre ' del trovatore Giraut de Bornelh (v.), citata da D. per l'esemplare inizio endecasillabico [...] movimento di ritmo e di immagini, il tema dell'amore cortese, sospeso tra dolore e gioia, provato dalla volubilità e dalla dantesca è, anche dal punto di vista estetico, ben motivata: la lirica è, infatti, una delle migliori del canzoniere di Giraut. ...
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cortes
Gianluigi Toja
Voce provenzale, " cortese ": ricorre nel primo dei versi pronunciati da Arnaut Daniel nella sua lingua materna: Tan m'abellis vostre cortes deman (Pg XXVI 140). L'aggettivo, etimologicamente [...] legato a ‛ cortesia ', conserva ancora parte del suo valore semantico, indicante, nell'antica lirica occitanica e oitanica, le qualità morali e intellettuali dell'uomo di corte: qui, in particolare, il vocabolo vuole esprimere la benevolenza e la ...
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indonnarsi
Solo in Pd VII 13 quella reverenza che s'indonna / di tutto me, col valore di " s'impadronisce, diventa donna o signora " (Scartazzini); ancora vivo nel Petrarca (Rime CXXVII 25 " parmi qual [...] esser sòle / fiamma d'amor che 'n cor alto s'endonna "), il verbo appartiene al linguaggio cortese della lirica d'arte di matrici provenzaleggianti. ...
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saluto
s. m. [der. di salutare2]. – 1. a. Atto, costituito da un cenno, da un gesto, accompagnato per lo più da parole, e talora consistente anche di sole parole, che si scambia con una persona nel momento in cui la si incontra, o quando si...