Pittore (Borgo S. Sepolcro 1406 o 1412 - ivi 1492); figlio di Benedetto dei Franceschi (cognome noto anche nella forma della Francesca, che poi si è imposta nella tradizione) e di Romana di Pierino da [...] È soprattutto a Ferrara, forse ancor prima della morte di Lionellod'Este nel 1450, che dovette ricevere gli stimoli più significativi, in suo soggiorno romano due degli Evangelisti eseguiti per G. d'Estouville in S. Maria Maggiore. Dopo il 1460 P ...
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Architetto e scultore (n. Verona - m. Rimini 1467 circa). La figura di Matteo De' P., del quale le fonti rivelano anche una giovanile attività miniatoria al servizio di Piero de' Medici e di Lionellod'Este, [...] attenzione all'antico di stampo neoattico, il De' P. è stato proposto dalla critica anche come l'autore dei rilievi delle cappelle d'Isotta, dei Pianeti e delle Arti Liberali, che mostrano una personalità ben distinta da quella di Agostino di Duccio. ...
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Miniatore ferrarese (m. dopo il 1477), attivo alla corte estense. Collaborò (1445) con Giorgio d'Alemagna, forse suo maestro, a un breviario per Lionellod'Este (ora perduto) e miniò il primo volume della [...] Bibbia per la certosa di S. Cristoforo (1471, Ferrara, museo Schifanoia). Opera sua principale, ove si riscontrano i caratteri peculiari della pittura ferrarese, è un salterio, eseguito (1475) in collaborazione ...
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Nome con cui è più noto il pittore Angelo di Pietro da Siena, di cui si hanno documentazioni dal 1439 al 1456. Attivo dapprima a Siena, dal 1447 lavorò a Ferrara per Lionellod'Este nel castello di Belfiore. [...] La critica non è concorde nell'attribuzione delle opere ...
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ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] renovatio".
L'attività dell'A. come alto consulente per l'architettura ha principio, circa il 1443, alla corte ferrarese di Lionellod'Este, con i suggerimenti per il monumento a Niccolò III (il cosiddetto "arco del cavallo") e per il campanile della ...
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CRIVELLI, Taddeo (Taddeo da Ferrara)
Lijuba Eleen
Figlio di Niccolò di Bongrazia; sia il padre sia il nonno erano notai e cittadini naturalizzati di Ferrara, molto probabilmente originari della Lombardia. [...] inventato da lui, né peraltro fu usato esclusivamente da lui, dato che si riconosce in manoscritti antecedenti decorati sotto Lionellod'Este. là però vero che nelle mani del C. tale decorazione acquista una qualità eccezionale: è molto più delicata ...
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Pittore e medaglista (n. prima del 1395 - m. 1455). Fu il massimo interprete della cultura tardogotica italiana insieme a Gentile da Fabriano, di cui fu probabilmente allievo. Umanisti e poeti (Guarino [...]
Vita e opere
La sua formazione avvenne probabilmente a Verona, città d'origine della madre dove alla fine del Trecento molti Pisani si erano quelli della Principessa estense, Louvre, e di Lionellod'Este, Bergamo, Accademia Carrara) trovò un mezzo ...
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Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] Verona, 1314) e su Altichiero, e S. Martini (r. di Roberto d’Angiò, S. Ludovico di Tolosa, 1317 ca., Napoli, Museo nazionale di pittura, va menzionata l’opera di Pisanello, (Lionellod’Este, Bergamo, Pinacoteca dell’Accademia Carrara). La formula ...
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Nome umanistico del pittore Angelo Meccagnino, nativo di Siena e operoso a Ferrara nella seconda metà del sec. 15º: personalità incerta, ricostruita solo per induzione da qualche passo vasariano e dalla [...] la critica ha voluto assegnare a P. diverse delle figurazioni allegoriche provenienti dal complesso decorativo dello studio di Lionellod'Este a Belfiore; ma recentemente ha accettato come sue soltanto le due Virtù di palazzo Strozzi a Firenze. ...
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