CARACCIOLO, Troiano
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Nacque verso la metà del sec. XV, primogenito di Giovanni, duca di Melfi, e di Sveva Sanseverino.
Quando, nel 1487, il padre fu condannato a morte per aver partecipato alla congiura [...] , il C. si mise in salvo a Melfi, fuggì poi a Venezia e quindi in Francia.
Nel gennaio del 1504 era a Lione, dove si adoperava per una soluzione della precaria situazione degli esuli napoletani. Quando, dopo il trattato del 1505, grazie al quale egli ...
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CALVO (Calvi), Agostino
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nella seconda metà del sec. XV, unico figlio maschio di Eliano, membro di una potente famiglia genovese di nobiltà guelfa che, in [...] di Campofregoso presso il re, col compito principale di annullare un deposito di 8.000 scudi e di trasferirlo a Lione presso Iacopo Sauli: poi, nel novembre, ricevette dal governatore l'ordine di far trasferire direttamente questa somma a Genova ...
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DE FORNARI, Carlo
Giovanni Nuti
Nacque a Genova da Ludovico nella seconda metà del sec. XV; apparteneva ad una delle famiglie più potenti del "popolo", il raggruppamento sorto in opposizione ai "nobili" [...] da Paolo de Canavaco e dai suoi soci all'ordine di Ottaviano Grimaldi ed altri, lettere inviate da Montluel o da Lione. Due anni dopo, insieme con Giovanni De Marini fu incaricato dalla Repubblica genovese di riscuotere un debito di Pietro Maria ...
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Saluzzo, marchesato di
La storia del marchesato di S. ha inizio da Manfredo (m. 1175), figlio di Bonifacio del Vasto ed erede di una porzione dei vasti domini paterni situata fra il Po, le Alpi e la [...] terre fino al regolamento della questione, che fu demandato all’arbitrato del pontefice. La questione fu poi, invece, definita dalla Pace di Lione (1601), con la quale il duca di Savoia, cedendo alla Francia la Bresse, il Bugey, il paese di Gex e il ...
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BERARDO de Castacca (de Costa, Costaca)
Alessandro Pratesi
Discendente, come sembra, da nobile famiglia barese, fu eletto alla cattedra arcivescovile di quella città, dopo la morte del presule Doferio, [...] dell'arcivescovo di Rouen, ottennero l'assoluzione (2 sett. 1243).
Intanto il papa, convocato il concilio di Lione, intimava all'imperatore di intervenirvi personalmente per ottenere il perdono: Federico II, invece, inviò ancora un'ambasceria ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] controllato da Costantino e l’unica che coniasse moneta anche in oro e in argento (le zecche di Londra e di Lione coniavano solo in bronzo). Nella capitale gallica esisteva già in epoca tetrarchica una tradizione di incisori di grande qualità, che ...
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ARTIGIANI
Bartolomé Bennassar e Mauro Ridolfi
Storia
di Bartolomé Bennassar
Introduzione
Qualunque sia la definizione di artigianato che si voglia considerare, due fatti sembrano innanzitutto incontestabili: [...] 1337 e nel 1345 a Gand, nel 1346 a Firenze, nel 1354-1358 a Siena, a Colonia, a Londra. Nel 1439 a Lione si scontrano i maestri, i lavoranti e gli apprendisti tipografi: i ribelli si organizzano in confraternite e provocano uno sciopero.
Frattanto l ...
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Inquisizione
AAndrea Piazza
Il 22 novembre 1220 in Roma, nella basilica del beato Pietro, in occasione dell'incoronazione imperiale, alla presenza del pontefice Federico II emanò leggi per le terre [...] intervenne papa Innocenzo IV (v.), che, a motivo della difficile situazione italiana, aveva trasferito la sua residenza a Lione. In particolare, da subito il pontefice si premurò di precisare le competenze del priore generale dei Predicatori, nonché ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] temporali della Chiesa (lettera circolare di Gregorio IX, 1o luglio 1239, rapporto di Ranieri da Viterbo al concilio di Lione e giustificazione di Innocenzo IV per la deposizione di Federico II, luglio 1245). Non si riscontrano che pochi elementi ...
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FILANGIERI, Carlo
Renata De Lorenzo
Nacque il 10 maggio 1784 a Cava de' Tirreni (Salerno) da Gaetano, noto giurista illuminista, e da Caterina Frendel, nobile ungherese, chiamata a Napoli dalla regina [...] maggiore dell'esercito. Nel luglio dello stesso anno, divenuto Giuseppe Bonaparte re di Spagna, accompagnò la regina Giulia a Lione. Si recò quindi a Tolosa presso Napoleone, e di lì in Spagna, aggregato all'esercito francese nella guerra contro ...
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lione
lïóne s. m. – Variante ant. di leone. ◆ Dim. lioncino, lioncèllo per leoncino, leoncello. In araldica, sono detti lioncelli i leoni quando sono più di due nello scudo; hanno gli stessi attributi del leone.
lion
‹li̯õ′› s. m., fr. (f. lionne ‹li̯òn›) [dall’ingl. lion, propr. «leone», per un confronto scherzoso con i leoni della Torre di Londra, che attiravano molti curiosi]. – Nome con cui, intorno alla metà del sec. 19°, venivano designati in...