Scienza egizia. La trasmissione del sapere
Jan Assmann
Jürgen Osing
La trasmissione del sapere
Grammatologia
di Jan Assmann
Si definisce 'grammatologia' la scienza che studia la scrittura, non solo [...] nomi presenti nel testo principale, già nel II sec. doveva essere difficile comprendere un testo ieratico tramandato nella forma linguistica classica medio-egizia.
Su due tavolette, una delle quali rinvenuta a Tebe, si conservano brani di un capitolo ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] a Parigi, fino al fronte e a Il porto sepolto (1916) e Allegria di naufragi (1919). Qui la contrazione linguistica, la parola scarnificata che – dal bianco delle pause agli scatti del parlato – distrugge il ritmo tradizionale dei versi, liberandolo ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] , di descrivere stati di cose reali o possibili, nonché di argomentare. L'identificazione del senso delle espressioni linguistiche è quindi un problema fondamentale del comprendere. Poiché le fonti scritte sono una delle basi essenziali della ricerca ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] il sorgere di una pur limitata coscienza nazionale fu di fatto affidato a processi identitari di tipo culturale e linguistico, secondo il modello della nazione culturale. Nel mondo tedesco furono decisive in questo senso la riscoperta della Germania ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] Alcuino di York tra il 782 e l'804, queste iniziative si tradussero anche nello studio di particolari aspetti linguistici relativi alla sintassi, all'ortografia e alla pronuncia, esposti, per esempio, nel De orthographia di Beda, nell'Ars grammatica ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] e per tradizione diretta può anche giungere in italiano l’apporto della tradizione greca (solo marginalmente, di altre tradizioni linguistiche): è il caso di angelo, nel significato cristiano.
C’è però un’altra via attraverso la quale elementi latini ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] medica), ma anche per farmaci destinati a patologie molto più impegnative. Ecco un esempio di foglietto efficacemente proiettato entro l’orizzonte linguistico del profano:
(25) 1. CHE COS’È ZYPREXA E A CHE COSA SERVE ZYPREXA fa parte di un gruppo di ...
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Femminismo
Chiara Saraceno
Introduzione
Il femminismo nasce dalla presa di coscienza di una asimmetria, di una disuguaglianza tra i sessi a livello sociale. È quindi innanzitutto una denuncia di tale [...] (v. Flax, 1987; v. Scott, 1988; v. Alcoff, 1988; cfr. il dibattito tra le storiche Walkowitz e Jehlen e la linguista Chevigny, in Chevigny e altri, 1989), sia, viceversa, che si tratti della ripresa della tradizione metafisica in quanto discorso ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] le loro frequenti deviazioni dalla norma la perdita di cognizioni che, ancora nei secoli II o III, costituivano il normale bagaglio linguistico di un qualsiasi parlante medio latino. Per es.:
(a) non è più avvertita la differenza tra vocali lunghe e ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] presenza dell’Italia fuori d’Italia, in L’Italia fuori d’Italia 2003, pp. 31-55.
Mancini, Marco (2006), Contatti linguistici: Arabo e Italoromania, in HSK 1991-2006, vol. 23°/2, pp. 1639-1648.
Marx, Barbara (2000a), Künstlermigration und Kulturkonsum ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...