Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] esempio, una conclusione vera" (Sperber, Wilson 2004, p. 608).
Rilevanti sono le conseguenze di tutto ciò sia per la teoria linguistica, sia per la filosofia della mente. Per un verso, infatti, la c. non sarebbe che un campo di applicazione fra altri ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco De Sanctis
Andrea Battistini
Francesco De Sanctis considerò la letteratura un’esperienza umana integrale immersa totalmente nel corso della storia. La sua ideologia romantica non prese una [...] tra «poeta» e «artista», o, che è quasi lo stesso, tra «uomo» e «letterato».
In questa serrata dialettica gli aspetti linguistici e stilistici si perdono, e il loro posto è preso dalla «storia morale e politica d’Italia» (C. Dionisotti, Geografia e ...
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FURLANI, Giuseppe
Paolo Taviani
Nato a Pola il 10 nov. 1885 da Francesco e Luigia Damiani, si laureò in giurisprudenza nel 1908 e in filosofia nel 1913 all'università di Graz. In seguito soggiornò a [...] astrologia e la divinazione tipiche delle civiltà vicino-orientali portarono il F. a confrontarsi con tradizioni culturali e linguistiche assai più antiche di quelle che aveva abilmente investigato. Venne di qui una tensione all'ampliamento dei campi ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] condizionare da un fine oggettivo o legge esteriore (eteronomia).
Per la psicologia della f. ➔ Gestalttheorie e psicologia.
Linguistica
Nello strutturalismo moderno, la nozione di f. è stata utilizzata da F. de Saussure per definire la lingua come ...
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Biologia
In genetica, tratto di DNA che fa parte di un operone e condiziona la trascrizione dei geni strutturali immediatamente adiacenti (➔ operone).
Filosofia
In filosofia analitica, un’espressione [...] sono, per es., le espressioni «x è vivente» (rappresentabile mediante il simbolo Vx) e «x+5=7». Queste espressioni linguistiche non sono enunciati, perché di esse non ha senso dire che sono vere oppure false (➔ logica). I quantificatori sono, dunque ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] , che le l. fonetiche non siano un tratto universale, ma trovino una motivazione all’interno di specifiche strutture linguistiche, come quelle delle lingue indoeuropee antiche.
Religione
Nell’Antico Testamento, il concetto di l. ha un significato ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] termini o concetti, si avrà un calcolo logico in senso proprio; se infine significano lettere dell'alfabeto o espressioni linguistiche, oggetto del calcolo sarà la crittografia.
Viaggio in Italia e ritorno a Hannover
Nell'ottobre 1687 Leibniz lascia ...
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Machiavelli, Niccolo
Machiavelli, Niccolò
Pensatore e letterato (Firenze 1469-ivi 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de’ Nelli. Studiò grammatica dal 1476, [...] autunno del 1524 potrebbe risalire un Dialogo sul «fiorentinismo» di Dante, con cui M. volle intervenire nelle polemiche linguistiche del tempo (l’autenticità del testo è stata a lungo discussa). La situazione politica andava facendosi più cupa, dopo ...
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(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] una funzione della figura": "la trascendenza del simbolo è la figura, cioè una manifestazione spaziale che lo spazio linguistico non può incorporare[...], un'esteriorità che non può interiorizzare in significazione". L'arte, infine, che "vuole la ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] 'verrò per il tè'). Si osservi inoltre che la presenza o l'assenza di questo 'credito' non si deduce dalla sua espressione linguistica, ma dal fatto che il locutore è pronto ad agire in modo conforme a quello che dice: a preparare il tè per qualcuno ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...