Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] siciliani, 2 voll. (numeri 24-25).
Sabatini, Francesco (1996), Volgare ‘civile’ e volgare cancelleresco nella Napoli angioina, in Italia linguistica delle origini, a cura di V. Coletti et al., Lecce, Argo, 1996, 2 voll., vol. 2º, pp. 467-506 ...
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In ogni ricerca, l’interpretazione di fatti (o di personaggi ecc.) basata sull’esame di testi, documenti o su notizie storiche.
Definizioni
Il termine f., inteso nel mondo greco e latino come amore della [...] ( f. testuale). Inoltre, la f. cerca di interpretare i testi ricostruiti, facendo tesoro delle necessarie cognizioni linguistiche, metriche, stilistiche e di quelle storiche, allo scopo di rivivere la scrittura nelle medesime condizioni culturali del ...
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Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] con il postumo How to do things with words (1962). Tale prospettiva concepisce il discorso come un insieme di atti linguistici caratterizzati da una loro particolare forza. È stata accolta con interesse la proposta di Austin del concetto di enunciati ...
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Disciplina che ha per oggetto l’arte poetica, di cui si occupa sotto un profilo prevalentemente teorico, eventualmente anche da un punto di vista descrittivo-sistematico, storico-funzionale ecc., ma non [...] , orale o scritta (di ciò, per es. della struttura fonematica o grammaticale di una lingua, si occupa più in generale la linguistica), che si presentino come regole ulteriori per la composizione di un discorso o di un testo, e la cui dominanza possa ...
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Filosofia
Nella logica, il c. di un concetto è la sua comprensione (➔). In gnoseologia, si distingue in ogni atto conoscitivo il c. o materia, che è il dato, e la forma, il principio organizzatore del [...] , il contenutismo è invece la tendenza, operante soprattutto in sintassi e semantica, a definire le entità e categorie linguistiche senza tener conto, almeno esplicitamente, di indici formali.
pedagogia C. d’istruzione (o d’insegnamento) La materia ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] un’altra. Ciò non esclude, però, che la lingua ufficiale della Repubblica sia l’italiano, restando salva la tutela delle minoranze linguistiche (art. 6 Cost.), che ha trovato una specifica attuazione nella l. n. 482/1999 (cfr. anche la l. n. 38 ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] la scritta murale fascista, in Ead. (a cura di), Il segno in scena. Scritte murali e graffiti come pratiche semio-linguistiche, Ancona, Mediateca delle Marche, pp. 175-223.
Huetter, Luigi (1959-1962), Iscrizioni della città di Roma dal 1871 al 1920 ...
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Sistema linguistico di ambito geografico o culturale per lo più limitato, che non ha raggiunto o che ha perduto autonomia e prestigio di fronte agli altri sistemi con i quali costituisce geneticamente [...] cui il d., non più unità compatta, ma insieme di sottovarietà, va analizzato in rapporto alle altre varietà del repertorio linguistico con cui esso si trova in contatto. All’interno di un territorio i cui d. appartengono alla stessa famiglia spesso ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] , con l’intenzione di voler essere «un’enciclopedia degli stili (la Commedia lo sarà in atto), ed anzi dei livelli linguistici» (Mengaldo 1979: 4), dal volgare illustre italiano fino all’idioletto famigliare (I, xix, 3). Nei capitoli xi-xiv del I ...
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Metodo e tecniche nelle scienze sociali
Giancarlo Gasperoni
Alberto Marradi
Metodo
di Alberto Marradi
Il termine 'metodo' è di origine greca, ed è formato dal sostantivo ὁδόϚ (strada) e dalla preposizione [...] di ciò che la parola o il simbolo-chiave designa" (ibid., p. 43).
Dato che privilegia unità prettamente linguistiche, questo primo tipo di analisi del contenuto si presta all'informatizzazione. Sono stati sviluppati e vengono ampiamente usati diversi ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...