Ivana VermiglioQuando la testualità si fa lingua nei giochi televisiviin AA.VV., Teoria e pratica del testo. Grammatica, nuovi media, didattica, letteratura, a cura di Giuseppe Paternostro e Vincenzo Pinello, [...] dei programmi qui analizzati si legge la volontà di manifestare un preciso intento strutturale e, se si vuole, linguistico: la polirematica “parola mia” si riferisce alla consapevolezza insita nel parlante di garantire un certo grado di conoscenza ...
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Abbiamo visto la principale ragione del cambiamento di toponimo: l’omonimia, divenuta un problema serio soprattutto all’indomani dell’Unità d’Italia. Ma esiste un’altra tipologia di cambiamento: quello [...] Nomi “regionali” e “provinciali”. Il Centro Italia42 Perché così tanti cognomi in Italia43 Il tesoro storico, religioso e linguistico dei nomi mariani44 Ultimi consigli per i genitori: i nomi da evitare per i figli45 Nomi “regionali” e “provinciali ...
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La lingua, talora, si presenta come un’entità autonoma, ovverosia come una proprietà della specie che, paradossalmente, si conserva e si evolve, a dispetto della specie stessa, essendo fortemente indipendente [...] è legata alla lingua quale è. La lingua non può dunque essere assimilata a un contratto puro e semplice […] (F. de Saussure, Corso di linguistica generale, trad. e cura di T. De Mauro, Roma - Bari, Laterza, 1967, p. 89; 1a ed. or. Paris, Payot, 1916 ...
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In questi tempi confusi e terribili, viene spesso da pensare – quando non si riesce nel dibattito pubblico a trovare una voce che possa comunicare in maniera chiara, ma soprattutto trasversale – alle grandi [...] a lui dedicata presso la Biblioteca Nazionale di Roma che riproduce il suo ambiente di lavoro, o come direbbero – soprattutto i linguisti – la sua officina. Il luogo (la sala è la riproduzione della casa romana di Campo Marzio), dove sono nate alcune ...
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Negli ultimi anni, i dialetti hanno acquisito una nuova visibilità grazie agli spazi digitali, superando i confini della sfera privata per affermarsi come strumenti di intrattenimento ed efficaci veicoli [...] modello si ricorre al concetto di dilalìa, coniato da Berruto (1987), che descrive la coesistenza di due codici linguistici – l'italiano e i dialetti – in un rapporto dinamico, meno rigido rispetto alla separazione funzionale tipica della diglossia ...
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Gran parte del repertorio cognominale italiano deriva da soprannomi, e i soprannomi riferiti al fisico, al comportamento abituale o a un’azione particolare del soprannominato tendono a coglierne l’aspetto [...] un nome41. Nomi “regionali” e “provinciali”. Il Centro Italia42. Perché così tanti cognomi in Italia43 Il tesoro storico, religioso e linguistico dei nomi mariani44. Ultimi consigli per i genitori: i nomi da evitare per i figli45. Nomi “regionali” e ...
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AA.VV.Gli “scartafacci” degli scrittori. I sentieri della creazione letteraria in Italia (secc. XIV-XIX)a cura di Christian Del Vento e Pierre MusitelliRoma, Carocci, 2024 Dagli autografi del Canzoniere [...] metodo [quello continiano] che avrebbe permesso […] di portare un radicale cambiamento agli studi letterari, sostituendo analisi linguistiche e stilistiche all’istituto della Monografia, più volte citato da Contini nel saggio come «mito cosmogonico ...
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In Italia quante donne e quanti uomini, provenienti da ogni angolo dell’Eurasia e dell’Africa, si sono avvicendati e mescolati nel corso dei millenni e anche negli ultimi secoli? Tantissimi, grazie alla [...] che parla di lingue, culture, DNA e persino di tradizioni alimentari. Si legge nel volume:Integrando dati genetici e linguistici, è possibile ottenere una comprensione più completa di come eravamo, sia dal punto di vista biologico che da quello ...
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Spesso si pensa che la poesia sia un genere letterario a sé, chiuso nelle sue forme e nella sua tradizione, molto poco interdisciplinare e dunque difficile da studiare in riferimento ad altro. Certamente [...] la stessa inclinazione a plasmare la lingua, portando il dialetto su terreni inesplorati. Se dunque il mezzo linguistico assume un valore sostanziale nella rappresentazione teatrale, ugualmente la parola poetica diviene nel testo fonte sorgiva di ...
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Ogni volta che ai vertici del Governo arriva una persona nuova, il linguaggio adottato da quest'ultima influenza molto il lessico della politica, quello mediatico e, di conseguenza, quello dei cittadini [...] patrimonio comune» – viene citata da Boccaccio nel 1353, ma la voce si carica di nuove sfumature nel Settecento. Il linguista Gianfranco Folena nel 1965 osservava chenazione e patria hanno per tutto il corso del Settecento in Europa accenti e fortuna ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. lingue, XXI, p. 202).
L'immagine di un...
Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua materna la lingua ufficiale dello Stato...