Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] sinonimo o iperonimo di soprannome (➔ soprannomi);
(c) come designazione di un gruppo di verbi di significato comune: battezzare, chiamare, nominare, soprannominare, ecc.;
(d) come designazione delle parole, ...
Leggi Tutto
settoriali, linguaggi Varietà di una lingua utilizzate nell’ambito di determinati settori della comunità linguistica e caratterizzate dall’uso di una terminologia più o meno specializzata rispetto al lessico [...] comune e dal ricorrere di strutture morfosintattiche peculiari. Nell’uso recente, la locuzione è sempre più spesso sostituita da lingue speciali e circoscritta a indicare (in contrapposizione a linguaggi ...
Leggi Tutto
Uso corrente di due lingue da parte di un individuo o di una popolazione.
Linguistica
Al concetto di b. si è dedicato ampio spazio nella ricerca sia sociolinguistica sia psicolinguistica. Si è notato [...] lingue diverse, o che utilizzano differentemente varietà popolari e colte, ma anche in quelle che comunque usano varietà linguistiche funzionalmente differenziate, di qualunque tipo (in Italia, per es., si presentano tre delle possibilità viste: a, c ...
Leggi Tutto
La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] se ogni frase ripropone in modo diretto o indiretto una componente semantica già presente nel co-testo, vale a dire nell’intorno linguistico in cui è calata (➔ contesto), in modo da costituire uno o più fili semantici che attraversano il testo; si ha ...
Leggi Tutto
Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] lingue sia i dialetti. Risalgono a ➔ Dante (De vulgari eloquentia I, ix, 4-10) alcune penetranti osservazioni sulle differenze linguistiche tra le parlate di centri di una stessa regione (Ravenna e Faenza) e perfino tra abitanti di quartieri diversi ...
Leggi Tutto
Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] fra maschi e femmine, quanto l’elaborazione sociale e culturale delle differenze di sesso.
La considerazione per cui la variazione linguistica è sempre legata e intrecciata a fattori sociali (quindi non il sesso ma il genere, come appena detto) può ...
Leggi Tutto
Rappresentazione schematica sotto la forma grafica di un albero che si ramifica secondo sequenze dicotomiche. In linguistica si parla di c. soprattutto in riferimento all’albero genealogico, che costituisce [...] una funzionale rappresentazione dei rapporti tra lingue all’interno di una famiglia; si può però indicare anche qualunque altro tipo di struttura ramificata, per es. quella sintattica di una frase (➔ albero) ...
Leggi Tutto
Intendiamo con repertorio linguistico l’insieme delle risorse linguistiche a disposizione di una comunità linguistica o di un parlante; nel primo caso si parla di repertorio comunitario, nel secondo di [...] amp; Iannàccaro 2003). La presenza di koinè dialettali sul territorio aumenta di un’unità il numero dei codici nel repertorio linguistico, ma ciò non è necessariamente avvertito dai parlanti: lo è in Veneto, per es., mentre è dubbio che il cosiddetto ...
Leggi Tutto
La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] tipicamente alla classe delle anafore (e infatti è così in tutti gli esempi visti finora), vale a dire a quelle forme linguistiche con cui il parlante si richiama a un referente a cui ha già fatto riferimento nel suo discorso (➔ anafora; ➔ anaforiche ...
Leggi Tutto
Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino, usata in italiano in latinismi, grecismi e altri prestili non del tutto adattati.
Linguistica
La x corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava [...] nella pronuncia antica il suono kh. Negli alfabeti della Magna Grecia X era usata con il valore proprio della lettera Ξ (csi), indicando la sequenza di suoni ks, e con questo valore l’accolsero nel loro ...
Leggi Tutto
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...