Settore della linguistica che tratta della didattica della lingua, sia essa prima (materna) o seconda, e in particolare dell’apprendimento e dello sviluppo delle abilità linguistiche principali (comprensione, [...] il valore della comparazione interlinguistica (C.-C. Du Marsais). La g. è stata rivoluzionata nel corso del 20° sec. da linguisti e metodologi (H. Sweet, J.O.H. Jespersen, H.E. Palmer), dall’apporto delle scienze della comunicazione e dalle nuove ...
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In linguistica, elemento formativo che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica. I m. possono essere isolati, come le [...] dic- si uniscono i morfemi di- prefisso, -era- infisso temporale, -m desinenza di prima pers. sing.).
Nella terminologia della linguistica statunitense morpheme è qualunque segmento di enunciato dotato di significato. Morfemica è il settore della ...
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substandard In linguistica, si dice di ciò che non è conforme alla lingua standard, che contravviene alla norma assunta come modello in una comunità linguistica: tratti s. sono rappresentati per es. da [...] per flebite, tranquillizzanti per tranquillanti); varietà s., per es., sono l’italiano popolare, i gerghi, i linguaggi giovanili; lingua s. è l’insieme degli usi linguistici devianti rispetto alla norma riconosciuta e codificata dalla comunità ...
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sincronia In linguistica, termine introdotto da F. de Saussure per indicare, in opposizione a diacronia, il tipo di rapporto che corre tra gli elementi costitutivi di una lingua quando si prescinda dalla [...] hanno portato a questa differenziazione del plurale dal singolare. Nella definizione di de Saussure, linguistica sincronica (opposta a linguistica diacronica) è dunque quella che studia gli elementi costitutivi e i principi fondamentali del sistema ...
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superstrato In linguistica, in relazione a una determinata area, lo strato linguistico che, per motivi di conquista o di prestigio culturale o politico, si è in un certo periodo storico sovrapposto alla [...] ricerca diacronica in genere, per l’evidente apporto recato da fenomeni di questo tipo al fenomeno più ampio della mescolanza linguistica. Esempi di azioni di s. sono: il s. normanno in Inghilterra, quello franco in Francia e in Italia, quello gotico ...
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In linguistica si dice: a) in sede storica, di fase linguistica caratterizzata da assenza di paradigmi oppure da uno stato embrionale degli stessi, rispetto a una fase successiva grammaticalizzata che [...] un pensiero che non è parlato ma tuttavia è tale da poter giungere direttamente, se necessario, all’espressione linguistica che è appunto grammaticale; si differenzia quindi dal pensiero agrammaticale che è insieme indistinto ed eterogeneo in quanto ...
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Disciplina linguistica che studia la storia delle parole, risalendo fino al punto della storia o della preistoria di un vocabolo ( etimo) in cui esso risulta appartenente a una famiglia di altri vocaboli. [...] vasta conoscenza di parole e di cose del Medioevo. Ma fu soltanto nel 19° sec., con la fondazione della linguistica storico-comparativa, che la ricerca etimologica poté essere appoggiata su solide basi e approfittare di tutti i progressi di quella ...
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altàica Famiglia linguistica comprendente le lingue turche, mongole e tunguse (alcune ricerche vi annettono anche coreano e giapponese). La reale dipendenza di queste lingue da un antenato comune è contestata [...] poiché le somiglianze fonetiche, morfologiche e sintattiche fra questi gruppi sarebbero riconducibili al loro reciproco contatto nel corso dei secoli (ipotesi della Sprachbund o lega linguistica). ...
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tagmema Nella corrente linguistica dello strutturalismo americano, unità minima dotata di significato grammaticale.
Nella teoria linguistica elaborata negli anni 1950 da K.L. Pike (tagmemica), la correlazione [...] tra la funzione grammaticale propria di una data posizione nella frase e la classe di forme tra loro mutuamente sostituibili che possono comparire in quella posizione. La tagmemica si basa sul presupposto ...
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In sede linguistica e lessicografica, si definiscono vocaboli l., o di uso l., quei vocaboli, o locuzioni, o costrutti che, senza appartenere alla terminologia scientifica o tecnica, si discostano dall’uso [...] , ricorrono nella lingua scritta ma non si userebbero nelle conversazioni, nemmeno tra persone colte.
Analogamente, nella linguistica descrittiva si definisce l. la lingua come è rappresentata nella letteratura, più o meno profondamente diversa dalla ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...