Grande famiglia linguistica, appartenente al gruppo sudanese, diffusa nella zona occidentale del continente africano all’incirca fra l’alto Senegal e l’alto Niger, e suddivisa nei due gruppi m.-tan a N, [...] m.-fu a S. Tra le lingue principali del primo: soninke, dyula, bambara, khasonke, kagoro, malinke, fulanke ecc.; del secondo: susu, lokko, mende, kpelle, gagu ecc ...
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In linguistica, variante formale sincronica (o doppione) di un’altra parola (malinconia, melanconia), o di un altro morfema (nell’italiano dell’Ottocento: io avevo, io aveva). A. etimologici Vocaboli [...] di significato diverso risalenti per vie differenti alla stessa forma originaria (per es., le coppie vizio, vezzo; nitido, netto, derivate per vie diverse da lat. vitium e nitidus) ...
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(o Yunga) Piccola famiglia linguistica dell’America Meridionale andina, formata dalle lingue degli estinti Yunca, popolazione che abitava le valli calde del Perù presso l’oceano (regione di Trujillo), [...] e dagli estinti idiomi dei Morope, Eten, Mochica e Chanco (Chimù). Secondo alcuni studiosi, questa famiglia è isolata, secondo altri sarebbe da riunire al gruppo Atalan (o Huancavilca) ...
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In linguistica, parola, forma grammaticale o grafica, o costruzione di frase non più viva, ma conservata o reintrodotta, soprattutto nella lingua scritta, sia per influsso della tradizione, sia per dare [...] particolare rilievo al discorso. In certi periodi l’uso di a. diviene moda letteraria: così nella letteratura latina dell’epoca degli Antonini e nel decadentismo ...
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In linguistica, contesto ampio (una frase o un periodo) che viene fornito, nell’analisi lessicale o morfosintattica di un testo (specialmente se condotta con elaboratore elettronico, per costituire, per [...] es., una concordanza), allo scopo di consentire una più piena comprensione del significato e della funzione di una o più parole che ne fanno parte ...
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In linguistica, asimmetria nel modo in cui le lingue organizzano le loro strutture fonomorfologiche, sintattiche e semantiche.
A. semantico Il fenomeno per cui, in due lingue diverse, due segni con un [...] ambito d’uso assai simile presentano significati non perfettamente sovrapponibili (per es., all’ingl. house e home corrisponde il solo it. casa) ...
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In linguistica, fenomeno fonetico consistente nello sviluppo di un suono (vocalico o semivocalico) all’inizio di una parola, per esigenze eufoniche (per es., la i che veniva un tempo preposta alle parole [...] che iniziano con s impura, dopo una parola che termina in consonante: in istrada, in Ispagna, per iscritto, per ischerzo ecc.) ...
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In linguistica, il caso che in alcune lingue indica lo stato in luogo e il tempo determinato. In greco esso era fuso anche formalmente col dativo; in latino è rappresentato generalmente dall’ablativo con [...] la prep. in, ma ne è tenuto distinto, riflettendo l’antica forma (impropriamente detta genitivo locativo), nei nomi di città e di piccole isole della prima e seconda declinazione (Romae «a Roma») e in ...
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In linguistica (in cui più comunemente si usa il sinonimo prestito), parola, locuzione o anche costrutto sintattico introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera, sia nella forma [...] originaria (per es., l’ingl. week-end) sia con adattamento alla struttura fonetica e morfologica della lingua d’arrivo (per es., bistecca); in qualche caso, non è un elemento lessicale che viene mutuato ...
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In linguistica, espressione introdotta da B. Malinowski e ripresa da R. Jakobson per indicare la funzione del linguaggio propria dei messaggi che hanno il solo scopo di stabilire, mantenere, verificare [...] o interrompere il contatto tra mittente e destinatario. Essa si realizza in espressioni del tipo: Pronto, mi senti?, Mi segui?, Chiaro?; nelle formule convenzionali di saluto e di augurio; nelle frasi ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...