Scrittore francese (Nîmes 1884 - Boissise-la-Bertrand, Senna e Marna, 1968). Punto di riferimento obbligato per la storia letteraria del Novecento, scrittore di racconti nell'età giovanile, P. porta la [...] , in seguito al fondamentale incontro con la poesia popolare malgascia e, soprattutto, con i proverbi. In polemica con i linguisti, con F. de Saussure in particolare, P. passa, nell'analisi del linguaggio, dalla parola alla frase nella ricerca di ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] . Il dominio alto-tedesco è diviso in due settori: tedesco superiore, che occupa la zona più meridionale della G. linguistica (con l’Austria, gran parte della Svizzera e l’Alsazia), e tedesco centrale, nel rimanente territorio fino al confine ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] (1900) e il Motto di spirito (1905).
Un sogno, un lapsus, un motto di spirito sono delle costruzioni linguistiche, dunque dei testi. La linguistica moderna considera i testi come messaggi resi possibili da un insieme di regole, cioè da una langue (F ...
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Romanziere e critico letterario inglese, nato a Sheffield (Yorkshire) il 27 settembre 1932. Considerato fra i romanzieri più interessanti del secondo dopoguerra, B. ha iniziato la carriera di scrittore [...] , asciutto e mordace, B. indulge a mescolare sapientemente tecnica narrativa tradizionale e le più recenti conquiste della linguistica, dello strutturalismo e del formalismo.
Autore anche di gustose commedie (Between these four walls, 1963; Slap in ...
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Romanziere e critico inglese, nato a Manchester il 25 febbraio 1917. Studiò in università inglesi e americane. Dal 1940 al 1946 ha prestato servizio militare; dal 1954 al 1959 è stato Education officer [...] , dotato di senso dell'umorismo, del paradossale e del grottesco, ha pubblicato numerosi romanzi in cui spesso dà prova del suo virtuosismo linguistico: The right to an answer e The doctor is sick (1960), The worm and the ring, Devil of a state e One ...
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CIAN, Vittorio
Piero Treves
Nato a San Donà di Piave (Venezia), da Alberto e da Maria Plenario, il 19 dicembre 1862, studiò a Venezia nel convitto nazionale "Marco Foscarini", ove ebbe tra gli insegnanti [...] allusioni, la misura e sobrietà nelle annotazioni (che, a dritto o a torto, non sono mai di carattere linguistico-estetico), la dottrina squisita nel ritrovare (e sovente riprodurre in versioni cinquecentesche) i luoghi dei classici greci e latini ...
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CA' ZORZI, Giacomo (Giacomo Noventa)
Antonia Arslan Veronese
Nacque il 31 marzo 1898 da Antonio e da Emilia Ceresa a Noventa diPiave (Venezia); dal paese natale prese il più noto dei suoi pseudonimi [...] . E l'uso del dialetto (poche essendo e di scarso valore le poesie in lingua) va inteso come una autonoma creazione linguistica sulla base della lingua "madre", non certo come naturalistico calco di un dialetto veneto.
La lingua dei C. è infatti un ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] quasi tutte infelici, di seconda mano, fatte a freddo. Non ci è più il poeta, ci è il grammatico e il linguista […]. Corresse anche l’elocuzione, rifiutò i lenocini, cercò una forma più grave e solenne, che ti riesce fredda e insipida […]. Soppresse ...
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GUIDI, Ignazio
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 31 luglio 1844, da Michele e da Livia Mordacchini. Dopo il diploma di studi classici, s'indirizzò allo studio delle lingue orientali presso la facoltà di [...] .
Questo saggio resta in un certo senso l'unico studio sintetico del G., la cui straordinaria erudizione linguistica e acribia si applicarono in seguito soprattutto all'edizione annotata di fonti, alle osservazioni filologiche e storiche ai ...
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RICHARD, Jean-Pierre
Massimo Colesanti
Critico letterario francese, nato a Marsiglia il 15 luglio 1922; dopo aver studiato all'École Normale Supérieure di Parigi, ha insegnato a lungo all'estero, in [...] et le monde sensible, 1974). Impegnato così nel testo, a vari livelli, R. può anche assorbire altri strumenti (linguistica, psicanalisi) della nouvelle critique, ma come ausilio o conferma della sua tendenza fondamentale. Fra gli altri suoi scritti ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...