ACCARISI (Accarigi, Acharisio, Accarisio), Alberto
Alberto Asor Rosa
Nativo di Cento, visse nella prima metà del sec. XVI. Dottore in legge, fu uno dei primi studiosi del lessico e della grammatica [...] addotti da Boccaccio, Petrarca, Dante e, in primis,dallo stesso Bembo; il modello suggerito, quello di una naturalezza linguistica priva di artificiosità e formata sulla grande tradizione toscana. Ma l'opera cui si raccomanda maggiormente la sua fama ...
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Geologia
Lo spostamento verso il mare della linea di costa. Questo fenomeno (opposto a quello della trasgressione) può verificarsi durante condizioni di stazionarietà o di sollevamento relativo del livello [...] linea di costa verso il mare, associati a estesi fenomeni di erosione subaerea, è definita r. erosiva.
Linguistica
Figura retorica, detta anche epanodo (➔).
Psicologia
In psichiatria, l’orientamento o la strutturazione dei processi psichici secondo ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] G. Folena, A. Castellani, C. Segre, d'A.S. Avalle) hanno provveduto a risolvere dilemmi attributivi, nodi linguistici, dubbi cronologici, sistemando testi e affiancando alle indagini già canoniche sulla poesia siciliana, siculo-toscana e stilnovista ...
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Poetessa lettone, nata a Riga il 30 maggio 1931. Dopo aver frequentato il Politecnico nella città natale, ha studiato letteratura e giornalismo all'università di Mosca. Divenuta membro, nel 1958, dell'Associazione [...] .
La poesia della B. si caratterizza per varietà di moduli e ritmi espressivi, profondità di pensiero e ricchezza linguistica. Ella stessa ha dichiarato di considerare sua musa ispiratrice il vocabolario della lingua lettone con la multiformità del ...
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Scrittore sudafricano di lingua inglese (n. Città del Capo 1940), premio Nobel per la letteratura (2003). Temi centrali dei suoi romanzi sono una riflessione critica sulla civiltà occidentale e le trasformazioni [...] Town university (1984-2000) e dal 2002, trasferitosi in Australia, presso la University of Adelaide; è autore di studi di linguistica e critica letteraria (White writing: on the culture of letters in South Africa, 1988; Doubling the point: essays and ...
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Scrittore cubano (Camagüey 1937 - Parigi 1993); dal 1960 visse in Francia, dove collaborò con Tel quel. Legato alle tendenze sperimentali della narrativa ispano-americana, è tra i massimi esponenti del [...] 1972, trad. it. 1976; Maitreya, 1973, trad. it. 1982; Colibrí, 1984; Cocuyo, 1990) è espressione di un'incessante ricerca linguistica. Scrisse anche poesie (Big bang, 1974; Un testigo fugaz y disfrazado, 1985; Corona de las frutas, 1991) e una pièce ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] una sola espressione composta all’interno della quale si inserisce un’altra espressione).
Dal punto di vista della linguistica d’oggi, la permutazione delle parole in una frase dipende dalle caratteristiche tipologiche delle varie lingue. Per questa ...
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Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di p. è individuabile, [...] le grandi opere di poesia. Va ricordato in particolare che un preciso tentativo d’interrelazione e d’integrazione tra una definizione linguistica di p. e una sua definizione in termini di valore, di creatività ecc., è stato compiuto da S. Freud e ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] complesso sfondo europeo e nella prospettiva di poetiche seriori l'accusa già mossa dal Thovez che nella scelta linguistica, metrica, tematica il C. avrebbe operato a ritroso rispetto al Leopardi, determinando un ristagno nel corso progressivo dell ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] Monnier, 1957, pp. 273-8; 279-93, e in A. VALLONE, La prosa del "Convivio", Firenze, Le Monnier, 1967; P. V. MENGALDO, Linguistica e retorica di Dante, Pisa, Nistri-Lischi, 1978.
[16] Cfr. M. SIMONELLI, Convivio, in ED, n, part. p. 194; ma vedi anche ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...