Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] del nome dall’italiano antico all’italiano contemporaneo, in Italia linguistica anno Mille, Italia linguistica anno Duemila. Atti del XXXIV congresso internazionale della Società di Linguistica Italiana (Firenze, 19-21 ottobre 2000), a cura di N ...
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La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] quello potenziale.
La formazione di parole è condizionata da una serie di restrizioni che riguardano i diversi livelli di analisi linguistica, e che determinano le possibilità di impiego dei diversi affissi per la formazione di parole nuove. La più ...
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Espressione con cui si nega, contrario di affermazione.
Filosofia
Il latino negatio corrisponde all’ἀπόϕασις della logica aristotelica, designante il giudizio che connette il soggetto e il predicato in [...] quindi il fattore essenziale nell’articolarsi del divenire, onde Hegel può parlare dell’«immane potenza del negativo».
Linguistica
Espressione, costituita da un avverbio, una congiunzione, un pronome o una locuzione avverbiale, che nega l’essere ...
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Botanica
Uno dei due modi di accrescimento della membrana cellulare, e cioè quello che è dovuto alla deposizione di sostanze, per es. della cellulosa, sulla membrana già esistente con conseguente ispessimento [...] di prova, ma in mancanza di altri elementi il giudice si attiene al confine delineato dalle mappe catastali.
Linguistica
In grammatica, sostantivo che s’aggiunge a un altro per determinarlo e attribuirgli una proprietà particolare. Può precedere ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] 28), un avverbio come in (29), un sintagma preposizionale come in (30); oppure può non essere sorretta da alcun materiale linguistico:
(31) Stessi rumori, stesso vino, stesse facce di una volta (Maria Corti, in Mortara Garavelli 1971: 284)
L’elemento ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] smesso di cantare, dalla 2a di copertina)
(16) … un’altra fascia [di popolazione] più larga ha a disposizione un mezzo linguistico spesso approssimativo, ma che certo non la isola più dal contesto generale, come [la isolava] un tempo l’uso esclusivo ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] posizioni di tali occorrenze dei vari tipi di parole, e così via: i criteri di questo tipo sono detti, nella linguistica moderna, distribuzionali, perché si fondano, appunto, sul modo in cui le parole si distribuiscono all’interno della frase secondo ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] 8, pp. 35-52.
Marotta, Giovanna (1995a), La sibilante preconsonantica in italiano: questioni teoriche ed analisi sperimentale, in Scritti linguistici e filologici in onore di Tristano Bolelli, a cura di R. Ajello & S. Sani, Pisa, Pacini, pp. 393 ...
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Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). [...] di condizione, e cioè come condizione necessaria, o sufficiente, o necessaria e sufficiente. Come fondamento della descrizione linguistica, tuttavia, un’impostazione del genere è criticabile per almeno due ordini di ragioni.
Il concetto di condizione ...
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Il ➔ punto e virgola, benché sia in generale il segno interpuntorio (➔ punteggiatura) meno ricorrente, è saldamente in uso in ambiti di scrittura accurata o colta.
Oltre che nei ➔ testi argomentativi, [...] nella scrittura in Internet (Mortara Garavelli 2003: 67; ➔ Internet, lingua di), dove spesso si esprime una cultura linguistica più incerta.
Il punto e virgola svolge quattro funzioni principali:
(a) scandire in una serie gli elementi, perlopiù ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...