Glottologo, epigrafista ed etruscologo italiano (Francavilla Fontana 1875 - Lecce 1952), prof. di storia comparata delle lingue classiche a Messina (1920), poi di glottologia a Palermo (1925-50); fondatore [...] e nei Rendiconti dell'Accademia dei Lincei). Si è occupato soprattutto di linguistica indoeuropea e italica, di epigrafia preromana e greca, di etruscologia e di linguistica mediterranea. Notevoli i suoi studî per il Corpus inscriptionum Messapicarum ...
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Con il termine comparativismo si intende l'attività di ricerca che si fonda sull'approccio comparativo allo studio di fenomeni distinti, separati gli uni dagli altri nel tempo e/o nello spazio. In alcuni [...] generali della storia, dall'altro, con gli sviluppi delle scienze sociali. L'adozione del metodo comparativo da parte della linguistica e i successi da questo ottenuti sono stati di ulteriore stimolo. Negli anni Venti e Trenta del Novecento M. Bloch ...
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Orientalista italiano (Livorno 1839 - Firenze 1924), prof. di storia e geografia dell'Asia orientale (1877-1921) nell'Istituto di studi superiori di Firenze; socio corrispondente dei Lincei (1909). Lasciò [...] illustranti la storia, la religione, la geografia della Cina, del Giappone e, soprattutto, del Tibet, e lavori di linguistica e filologia. Bronzi cinesi e antiche edizioni cinesi e giapponesi da lui raccolti sono ora al museo del Castello Sforzesco ...
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Popolazione indigena del Chaco argentino che nel 16° sec. occupava le regioni a N del fiume Sali, fra la Precordigliera andina e il 63° long. O. Cristianizzati nel 18° sec., scomparvero successivamente [...] come entità etnica, in parte assorbiti dai colonizzatori. Sebbene comprendessero il quechua, il tonocoté e il cacan, sono classificati in una sottofamiglia linguistica a sé stante della famiglia macro-guaicurù insieme agli affini Vitela. ...
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Dottore ebreo (939-1038), ultimo capo dell'Accademia babilonese di Pumbĕdītā. Scrisse in arabo numerose opere sul diritto talmudico, tra cui la più importante è il libro sulla compra-vendita, tradotto [...] dopo la sua morte. Fu inoltre autore di commenti a varî trattati del Talmud, poesie liturgiche e opere di linguistica (sul vocabolario talmudico e sulla vocalizzazione); altri scritti gli sono attribuiti a torto. H. si rese particolarmente famoso per ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] manifestando la sua poetica; si iscrive a sua volta in un sistema di cultura regolato da 'codici', non solo retorici, linguistici, letterari, ma anche etici e civili, rispetto ai quali l'autore rivela un suo proprio comportamento, di adesione o di ...
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Antica popolazione dell’Arabia meridionale, con centro a Ma‛īn nello Yemen. Sviluppò un proprio regno contemporaneo a quello dei Sabei (tra il 400 e il 50 a.C. ca.), dominando per alcuni secoli il commercio [...] delle spezie tra l’Arabia meridionale e il Mediterraneo.
Il mineo appartiene, insieme al sabeo, al gruppo arabo settentrionale della famiglia linguistica semitica. ...
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(russo Tagaurcy) Popolazione del Caucaso, facente parte degli Osseti orientali. Prima dell’annessione del Caucaso settentrionale alla Russia, i T. si suddividevano in quattro classi sociali: nobili, liberi, [...] semiliberi e schiavi. Dopo la rivoluzione russa e l’instaurazione del sistema colcosiano, la società fu completamente modificata e le antiche strutture eliminate. L’idioma dei T. fa parte della famiglia linguistica osseta. ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] (ad es., i Sugambri). Al definirsi dell’identità etnoculturale germanica potrebbe aver contribuito in modo significativo un gruppo linguistico diverso dal celtico. Di conseguenza, per il periodo antecedente il IV-III sec. a.C. non è ancora ...
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Auerbach, Erich
Filologo e storico della cultura (Berlino 1892 - New Haven, Connecticut, 1957). Dopo avere insegnato in univ. tedesche, dalle persecuzioni naziste fu costretto a emigrare prima in Turchia, [...] infine negli USA. La sua opera più famosa è Mimesis (1946; trad. it. 1956), nella quale propone un’interpretazione delle tendenze realistiche nelle letterature europee fondata sull’analisi stilistico-linguistica dei testi. ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...