romanze, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, originatasi in ampie aree europee (denominate Romània dai linguisti) dallo strato latino impiantato durante la dominazione romana. Le l.r. (dette anche [...] neolatine) si possono suddividere su base geografica in cinque gruppi: iberoromanzo (dialetti portoghesi, spagnoli, catalani); galloromanzo (dialetti francesi, occitanici, franco-provenzali); romanzo alpino ...
Leggi Tutto
In linguistica, espressione abbreviata per fonetica sintattica, con cui si indicano complessivamente i fenomeni fonetici che sono in rapporto con l’incontro delle parole nella frase, cioè nella catena [...] parlata. Si tratta in genere di elisioni o di troncamenti, di raddoppiamenti consonantici, di assimilazioni, fenomeni che in qualche caso sono rappresentati anche nella scrittura (l’erba per la erba, addio, ...
Leggi Tutto
In linguistica, unità a. o elementi a.: quelle unità linguistiche che, usate isolatamente, non hanno un significato proprio (come, per es., i fonemi); frase a.: frase che viola le regole semantiche di [...] una lingua e non è perciò interpretabile semanticamente.
Le arti asemantiche sono quelle arti le cui manifestazioni si ritengono apprezzabili senza il riferimento a un precostituito sistema di simboli ...
Leggi Tutto
Famiglia linguistica nord e centroamericana dell’insieme H.-Sioux, i cui gruppi non si presentano compattamente distribuiti né hanno una cultura unitaria, ma vivono dispersi dalla California a N al Nicaragua [...] a S. Parlano lingue e dialetti propriamente h. gli Shasta, Achomavi, e Karok, Pomo, Salina e Chumash della California; gli Yuma, Cocopa, Cochimi, Seri, Yavapai, Havasupai ecc. del basso Colorado, a cavallo ...
Leggi Tutto
In linguistica, la parte di un enunciato o di una serie di enunciati che aggiunge informazioni a ciò che è dato come già noto (tema); può coincidere con il predicato (es., il libro è sulla tavola, dove [...] il libro rappresenta il tema ed è sulla tavola il r.), oppure essere costituito dalla ripresa di una parte dell’enunciato appena espresso (Quale strada devo prendere, quella a destra o quella a sinistra? ...
Leggi Tutto
formatività In linguistica, la capacità del segno di riferirsi a qualcosa di materiale e di formarlo, sul piano dell’espressione e su quello del contenuto; si può così parlare sia di una ‘forma dell’espressione’ [...] sia di una ‘forma del contenuto’, cioè del significato come condizione della significazione.
Un’altra accezione del termine f. si ha nella teoria della cosiddetta onniformatività del linguaggio verbale, ...
Leggi Tutto
In linguistica, ulteriore determinazione morfologica ottenuta mediante l’uso di più morfemi della stessa classe funzionale: cumulo di desinenze, coesistenza di desinenza e preposizione, preposizioni derivate [...] ecc. Raramente si parla di r. nel caso di cumulo di più morfemi di differente classe funzionale.
In sede di lessicologia, s’intende per r. la modificazione semantica di un vocabolo operata mediante un ...
Leggi Tutto
Famiglia linguistica dell’America Meridionale, che si estende sul vasto territorio a O del fiume Paraguay. All’interno della famiglia si distinguono 6 varietà: il m. propriamente detto, parlato dalle tribù [...] di indi Mascoi stanziate tra il Pilcomayo e il Montelindo; il gekoinlahaak o lenca a S del Montelindo, l’angaité sulla riva destra del Paraguay, il sanapaná sulla riva destra del Río Salato, il sapupuí ...
Leggi Tutto
In grammatica e in linguistica, caso della declinazione latina e greca, e anche di altre lingue flessive, antiche e moderne, che esprime il chiamare, il richiamare o l’invocare, persone, divinità e altri [...] esseri animati, o anche cose (manca generalmente di un morfema specifico e la sua funzione è spesso esplicata, specie nel plurale, dal nominativo); o vocativo è la particella che, in italiano e in altre ...
Leggi Tutto
ambiguità In linguistica, caratteristica delle lingue verbali, per cui la corrispondenza fra significante e significato o fra elementi dell'espressione ed elementi del contenuto non è strettamente biunivoca. [...] Tale condizione, cui si sopperisce attraverso la contestualizzazione dei segni, permette di limitare l'estensione del codice linguistico a un numero di significanti memorizzabile, come per es. il sintagma 'viene spedito': Michele viene spedito su per ...
Leggi Tutto
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...