In linguistica, e in particolare nella teoria funzionalista di A. Martinet, il monema lessicale, cioè la minima unità significativa del lessico (in opposizione a monema grammaticale o morfema).
Più in [...] generale, l’unità astratta che in un lessico, inteso come lista di parole o dizionario, viene assunta come forma di base comprendente tutte le forme della sua flessione (per es., l’infinito per i verbi) ...
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austronesiane, lìngue Famiglia linguistica che abbraccia ca. 1.200 lingue parlate nell'area compresa fra Madagascar a O, Isola di Pasqua a E, Taiwan a N, Nuova Zelanda a S. La diffusione del tipo linguistico [...] mosse dalla Cina merid. e da Formosa; attraverso la Penisola Malese e l'Indonesia si diffuse per migrazioni successive e si differenziò a contatto con le culture via via incontrate ...
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In linguistica, si dà il nome di d., oltre che agli allotropi veri e propri, a parole che, pur differendo per qualche particolarità di pronuncia (domandare e dimandare) o di formazione (incivilire e civilizzare) [...] non differiscono fondamentalmente nel significato. D. sintattici Parole in cui la varietà della forma è determinata dalla posizione che occupano nella frase (un bel libro, un libro bello) ...
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tropo In linguistica, figura semantica o di significato per cui una espressione dal suo contenuto originario viene ‘diretta’ o ‘deviata’ a rivestire un altro contenuto. Tra i t. (generalmente distinti [...] dalle figure di parola e di pensiero: ➔ figura) vengono classificati fenomeni come la metafora, la metonimia, la sineddoche e altri su cui i trattatisti non sono unanimi: ironia, litote, iperbole, antonomasia ...
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grecànici Minoranza linguistica che parla un dialetto neogreco, il grecanico. Le comunità g. sono oggi due, una in Calabria, fra il Mar Ionio e l'Aspromonte, e una in Puglia (Grecia salentina). L'origine [...] di queste comunità, un tempo più estese, è discussa: o un lascito della Magna Grecia o, più prob., un effetto della lunga presenza bizantina nell'Alto Medioevo ...
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In linguistica testuale, l’insieme degli elementi intrinsecamente testuali (detti anche intra-testuali), come, per es., le frasi, le cui relazioni compongono un testo; in questo senso il c. si contrappone [...] al contesto, che si riferisce agli elementi extra-testuali, cioè non facenti parte del testo, ma che ne influenzano la produzione e la ricezione, come, per es., la situazione comunicativa ...
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In linguistica sono dette a. le lingue nelle quali è normale il processo di agglutinazione: al tema del vocabolo vengono congiunte, per determinarlo, una o più postposizioni aventi ciascuna una sola funzione [...] (per es. in ungherese haz "casa", haz-ak "case", haz-ban "nella casa", haz-ak-ban "nelle case"). Tra le lingue a. si annoverano quelle polinesiane o quelle uraloaltaiche ...
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Vasta famiglia linguistica dell’Africa occidentale (secondo D. Westermann e M. A. Bryan), comprendente numerosi popoli del Golfo di Guinea, dalla Liberia a O (Kru), lungo le regioni lagunari e forestali [...] della Costa d’Avorio (Abbé, Attié, Ari), il Ghana meridionale (Akan, Ga-Adangme) e settentrionale (Guang), il Togo (Ewé), fino al basso Benin (Fon) e alla Nigeria a E (Ibo) ...
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In linguistica, seguito di suoni in un dato ordine fonetico (n. vocalico, per es. ia di via; n. consonantico, per es. str di strada), di lettere in un dato ordine ortografico (n. grafico, per es. gli in [...] italiano, indipendentemente dalla pronuncia l’ o ġli), di parole in un dato ordine sintattico (n. sintattico, per es. a casa del diavolo, locuzione avverbiale) ...
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In linguistica, studio sistematico delle regole che presiedono alla formazione di un enunciato linguistico (parole, sintagmi, frasi) mediante la combinazione di morfemi. La m. si occupa dei rapporti reciproci [...] delle parole nella frase, come per es. nella concordanza fra nome e aggettivo (libro rosso, e non rossi o rosse), nome e verbo (il cane gioca e non il cane giocano) ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...