CASALINUOVO, Giuseppe
Domenico Scafoglio
Nacque il 16 ag. 1885 da Vito e da Eleonora Nisticò a San Vito Jonio, in provincia di Catanzaro, dove il padre possedeva un podere. A Catanzaro, dove consegui [...] subito, e per il linguaggio tradizionalissimo la cui semplicità e chiarezza dovette sembrare una reazione alla sperimentazione linguistica, difficile e iniziatica, della poesia italiana a cavallo della prima guerra mondiale. Momenti di evasione e di ...
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IACOBITI (Iacobucci), Aurelio Simmaco
Maria Antonietta Passarelli
Nacque a Tossicia, nel Teramano; mancano notizie esaustive e certe sulla famiglia d'origine, sulla sua formazione, le amicizie, gli [...] I. alla Vergine per averlo aiutato a terminare l'impresa; nella stessa Rubrica lo I. spiega la propria scelta linguistica, operata a richiesta dei frati, che egli considera generalmente illetterati, "per comune bene de tucti".
I venti canti dedicati ...
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ENRICHETTO delle Querce (dalle Querce)
Elisabetta Putini
Nacque a Bologna intorno alla metà del sec. XIII e fu notaio addetto all'ufficio dei Memoriali. La sua fama è legata soprattutto al noto sonetto [...] del tutto inconsueto in atti ufficiali) del volgare, come risulta da un suo rogito del 7 apr. 1295, la cui chiarezza linguistica e stilistica hanno suggerito al Livi che il notaio fosse, se non proprio un magister (cioè un letterato. esperto nell'ars ...
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GENTILE, Giuseppe
Maria Pia Donato
Nato a Sortino, in provincia di Siracusa, il 12 nov. 1767, compì gli studi presso il seminario vescovile di Siracusa. Per motivi ignoti, forse perché già impegnato [...] filosofico sull'eloquenza" di G. G. da Sortino, in Arch. stor. siracusano, III (1961), pp. 46-64; F. Lo Piparo, Sicilia linguistica, in Storia d'Italia (Einaudi), Le regioni…, La Sicilia, a cura di M. Aymard - G. Giarrizzo, Torino 1987, pp. 775-779. ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] a leggi spesso diverse da quelle greche. Inoltre, le due letterature si estendono per lungo spazio di tempo, con conseguenti mutamenti linguistici e stilistici e loro riflessi sulla m.: l’esametro di Omero non è quello di Nonno, come l’esametro di ...
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Umanista e poeta (Montepulciano, dal cui nome lat. Mons Politianus deriva il soprannome, 1454 - Firenze 1494). In seguito all'uccisione del padre (1464) si trasferì a Firenze presso parenti; qui prese [...] un mondo poetico siffatto si offrivano al P., oltre le reminiscenze della più insigne poesia volgare, i materiali linguistici, storici, mitologici, a lui familiarissimi, dell'antichità classica che, usati con gusto squisito (anche se il pericolo dell ...
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Popolazione dell’Asia centrale, che nel 13° sec. fondò un grande impero, esteso dalla Cina all’Asia Anteriore, e dominò poi anche parte dell’Europa orientale.
Il nome in senso stretto designava in origine [...] nazionale mongolo, mentre sulla Mongolia Interna si è mantenuta la sovranità cinese.
Lingua
Le lingue mongoliche formano una famiglia linguistica, considerata come uno dei tre rami fondamentali del sistema altaico. Si divide in due gruppi: il gruppo ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] l'esigenza di distinguere i diversi 'territori' del c., nel quadro delle diverse 'scienze umane', dalla linguistica alla semiologia, alla psicanalisi, all'antropologia, alla sociologia, alle linee filosofiche dell'ermeneutica e del decostruzionismo ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] la monarchia borbonica l'autonomia e la prosperità. Si trattava quindi di una posizione accentuatamente municipalistica sia in campo linguistico, sia in quello politico, che, come ha rilevato il Malato, gli impediva "di dare un respiro nazionale alla ...
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BARETTI, Giuseppe
Mario Fubini
Ebbe per causa di uomini e circostanze, ma più per il suo carattere irrequieto e combattivo, una vita errabonda e avventurosa: nato a Torino il 24 apr. 1719 da famiglia [...] grazioso e vivace di modi e locuzioni peculiari alla lingua italiana, in cui ha modo ancora di farsi valere il gusto linguistico e insieme quel che di gentile era nell'animo del suo autore.
Ma di tanto supera queste opere e operette il Discours ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...