GUALTIERI, Lorenzo (Lorenzo Spirito)
Guido Arbizzoni
Nacque a Perugia da Cipriano, notaio di prestigio, e da Andrea Matteucci, che morì quando il G. era ancora in tenera età. In assenza di documenti [...] morfologia, si stratificano correzioni dello stesso autore che tendono ad avvicinarlo alla lingua letteraria e poi la sistematica revisione linguistica di un anonimo che, nel 1526 e in vista di un'edizione poi non realizzata, provvide a un integrale ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] ; Orphie, 1997), nato nella città faro della dinastia fatimide, Mahdia, di cui canta la luce mediterranea.
All’egemonia linguistica del francese si è andata opponendo nel corso degli anni una politica culturale volta alla valorizzazione dell’arabo e ...
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Scrittore, nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925. Pur avendo cominciato giovanissimo a pubblicare poesie e racconti, per molti anni si è dedicato soprattutto al lavoro di regista e soltanto [...] e nell'assemblaggio di diversi materiali letterari. Queste doti di alto artigianato, unite all'invenzione di una tessitura linguistica cordialmente affabulatoria, mista di italiano e siciliano, costituiscono in effetti il segreto su cui si fonda il ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] moderno e antico.
I numerosi scritti composti prima dell’Ercolano e rimasti inediti per secoli dimostrano che il pensiero linguistico di Varchi era maturato già negli anni Quaranta (quando abbozzò una grammatica del toscano), in concomitanza con l ...
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(o neerlandese) Lingua sovraregionale, denominata ufficialmente Algemeen Beschaafd Nederlands («nederlandese colto comune») o, in forma abbreviata, ABN. È lingua ufficiale dei Paesi Bassi (in n. Nederland), [...] periodo di transizione verso il n. moderno: intorno al 1550 si ha una fioritura di pubblicazioni che trattano di temi linguistici e nel 1584 compare la prima grammatica (Twe-spraack van de nederduytsche letterkunst «Dialogo sulla grammatica n.», di H ...
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De Vita, Nino. - Scrittore e poeta dialettale italiano (n. Cutusio, Marsala, 1950). Tra le voci più originali della letteratura dialettale contemporanea, interessato dall'infanzia alla tradizionale orale [...] della quale dà alle stampe, come edizione privata, Bbiniritteddra («Benedettina»), sebbene le ragioni della scelta linguistica che segnerà la produzione futura vadano individuate nella consapevolezza della progressiva scomparsa della sua lingua madre ...
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SANTUCCI, Luigi
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore, nato a Milano l'11 novembre 1918. Il suo esordio come saggista (nel 1942 pubblica Folgore da San Gimignano e Limiti e ragioni della letteratura injantile, [...] di dieci racconti Lo zio prete (1951; premio Marzotto 1952) in cui emerge, chiaramente derivata dalla tradizione lombarda, l'abilità linguistica dell'autore (che non esita a ricorrere a lemmi di origine culta o caduti in disuso). Dopo alcuni anni di ...
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VARELA, Juan Cruz
Salvatore BATTAGLIA
Scrittore argentino, nato a Buenos Aires il 24 novembre 1794, da famiglia gallega di ricchi commercianti; morto a Montevideo il 13 gennaio 1839. Destinato alla [...] stilistica e scenica, a cui seguì Argía, più esperta della struttura drammatica, ma sonora di echi alfierani: anche la disposizione linguistica è più sobria, volutamente nervosa e aspra, tanto da riuscire a una certa vigoria teatrale. Ma il V. era ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] ) se non si temperasse, tanto splende (Par. XXI, 10)
Tutti questi esempi, tuttavia, vanno inquadrati in un contesto linguistico ancora in formazione, nel quale lo scarto individuato come figura da Tateo (19842) può trovare una smentita nell’oggettiva ...
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GALVANI, Giovanni
Francesca Brancaleoni
Nacque a Modena il 24 giugno 1806, figlio secondogenito di Giuseppe e Giuseppina Conti. Precocissimo, ancora fanciullo studiò la geometria, la retorica e la fisica, [...] e le stampe; nel 1839 direttore della Tipografia camerale.
Un altro filone di studi cui attese il G. fu quello linguistico al quale dedicò il volume di Dubbi sulla verità delle dottrine perticariane nel fatto storico della lingua (Modena 1834) in ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...