ANGUILLAIA, Ciacco dell'
Mario Marti
Di questo rimatore (sec. XIII) sembra non possa dirsi altro, di sicuro, se non che egli fosse fiorentino. Lo attestano l'ottimo cod. Vat.3793 (e in esso si legge, [...] " e non "Anguillara", che pure era forma viva in Firenze), l'unico che contenga poesie di lui, e la tessitura linguistica, secondo il Del Lungo, dei componimenti poetici che gli sono attribuiti. A un documento del 1264 si richiama il Bertoni ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] a lungo, in Italia e all’estero. Il lascito familiare più importante, per Galileo, fu quello di una competenza linguistica che gli permise di modulare la comunicazione a tutti i livelli, in tutti i registri, in tutte le funzioni comunicative ...
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IVE, Antonio
Domenico Proietti
Nacque a Rovigno, in Istria, il 13 ag. 1851 da Pietro ed Eufemia Ruffini, in una famiglia originaria di Spalato (il cognome Ive è la forma croata corrispondente all'italiano [...] dall'I. si affiancano un ampio studio introduttivo, pp. 11-13, 18-26, e una ricca bibliografia finale, pp. 215-220). Sull'I. linguista e dialettologo: M.G. Bartoli, Il dalmatico (1906), ed. ital. a cura di A. Duro, Roma 2000, pp. 40-48 e ad ind ...
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trasmesse di bocca in bocca, di generazione in generazione, considerate una delle fonti fondamentali per gli studî etnologici, distinguendosi dalla storia orale, che è l'insieme delle informazioni, assunte [...] e strutturali che determinano la natura storico-culturale del canto popolare mirano le norme areali, che, sulla base di quelle linguistiche, sono state così formulate: 1) norma dell'area meno esposta alle comunicazioni; 2) norma dell'area laterale; 3 ...
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Scrittore ed erudito latino (sec. 2º d. C.). Fu da giovane ad Atene, dove tornò in età matura, e dove compose l'opera detta Noctes Atticae, perché ebbe origine da appunti presi nelle lunghe sere d'inverno [...] greci G. preferisce i prealessandrini, fra i romani gli arcaici, specialmente Catone. La critica di G., sia letteraria sia linguistica, è spesso debole, ma la sua opera è importantissima per la grande quantità di citazioni e notizie. G. ebbe grande ...
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TOMIZZA, Fulvio
Alessandra Briganti
Narratore, nato a Materada di Umago, in Istria, il 26 gennaio 1935. Dal 1955 vive a Trieste e lavora come giornalista nella redazione del giornale radio. Ha collaborato [...] alle soglie del passaggio alla Iugoslavia viene calata in un impianto narrativo di tipo realistico a partire dalla scelta linguistica tesa a rappresentare, attraverso l'impiego di vocaboli e costrutti dialettali e croati, il bilinguismo del mondo ...
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Filologo e critico letterario italiano (n. Milano 1936); prof. di storia della lingua italiana nelle università di Genova (1968-71), di Ferrara (1971-74) e quindi di Padova. Allievo di G. Folena, ha studiato [...] poi, con trad. a fronte e ampio commento, in Opere minori, 2° tomo, a cura sua e di altri, 1979; Linguistica e retorica di Dante, 1978). La sua costante attenzione verso la letteratura italiana contemporanea è testimoniata dai numerosi saggi raccolti ...
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stilistica Termine, diffusosi in Italia sul modello del ted. Stilistik intorno alla metà del 19° sec., con cui si indicò dapprima quell’insieme di teorizzazioni e di precetti intorno allo scrivere che [...] nuove. Fra esse prima in ordine di tempo e per cospicuità è quella che nasce dall’incontro dell’estetica di B. Croce con la linguistica romanza. È la s. di C. De Lollis (con i suoi scolari: D. Petrini, V. Santoli) e di K. Vossler. Legati invece alla ...
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Filologo e scrittore tedesco (Hanau 1786 - Berlino 1859). Fratello minore di Jacob e suo stretto collaboratore, non ne ebbe, anche per la cagionevole salute, le medesime capacità di organizzatore, tuttavia [...] a Kassel nel 1814, dal 1830 fu a Gottinga accanto al fratello, prima come bibliotecario, poi come professore di linguistica presso la locale università. Al pari del fratello e di altri cinque professori, fu esentato dall'insegnamento per aver ...
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Poeta indiano di lingua panjābī (n. 1738 - m. 1798), compì gli studî a Qusūr, all'epoca prestigioso centro di cultura islamica. Nel 1794 ultimò la sua celebre opera Hīr e Rāñjhā, romanzo in versi in cui [...] un noto racconto popolare incentrato sulle vicende dei due amanti omonimi. Tra le varie versioni di cui la storia fu oggetto, quella di W. Sh. fu la più apprezzata e imitata anche grazie alla forma linguistica, straordinaria per ricchezza e realismo. ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...