In linguistica, si dice di ogni elemento formale di un atto linguistico che svolga funzione distintiva o individuante nei riguardi dell’elemento immediatamente superiore di cui entra a far parte secondo [...] le necessità interne di una determinata struttura. In fonologia, una data realizzazione articolatoria è detta r., e quindi riconosciuta come fonema autonomo, solamente se la sua struttura fonetica è utilizzata ...
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In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola.
In grammatica italiana, caduta di vocale (o di sillaba) finale che avvenga tanto davanti a vocale quanto davanti [...] a consonante (per es., il t. di uno in un, così in un altro come in un gatto), intendendosi invece per elisione una caduta di vocale (non di sillaba) finale che avvenga solo davanti ad altra vocale (per ...
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In linguistica si dice di suono articolato in un punto del palato duro. Si hanno vocali p., dette anche anteriori ‹ä, è, é, i› e consonanti p., la cui articolazione richiede, secondo i casi, un accostamento [...] o un momentaneo contatto tra il dorso della lingua e un punto del palato. Secondo il modo d’articolazione, si possono avere occlusive p., nasali p., laterali p., fricative p., e altre varietà meno comuni. ...
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Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] giornale è letto da Carlo ecc. Solo ricostruendo la storia trasformazionale di una frase è possibile spiegare fenomeni linguistici che la grammatica a struttura sintagmatica non riusciva a trattare adeguatamente.
Teoria standard
Nel 1965, in Aspects ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] della radice più una vocale che può regolarsi o no su quella radicale (come nei perfetti: lat. ce-cin-i «cantai»). R. (o rafforzamento) sintattico Fenomeno di fonetica sintattica proprio della lingua italiana, ...
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In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] una (e rispettivamente più di due, tre, quattro).
Mentre nelle lingue indoeuropee il p. è distinto dal singolare, e in alcune dal duale, da un sistema di suffissi e desinenze diversi sia nella declinazione ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] i fenomeni psichici sottostanti alle ‘leggi fonetiche’ e all’analogia, che consideravano come le due forze determinanti dell’evoluzione linguistica. Dal punto di vista teorico, di grande interesse sono gli studi di H. Paul, G. von der Gabelentz, B ...
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Linguistica
condizionamento C. di un fonema L’alterarsi della pronuncia di un fonema per effetto di un altro fonema o gruppi di fonemi contigui o distanti, o per effetto della sua posizione nel corpo della [...] parola o della frase. Per es.: n di in si conserva in intero, si modifica in incanto ‹iṅk-›, è sostituito in illogico. Sono fenomeni di c. l’assimilazione, la dissimilazione, la metafonesi ecc., e in senso ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa [...] la posizione dell’a. non è determinabile a priori in base a un principio generale del sistema, ma è stabilita dalla tradizione linguistica in modo diverso da parola a parola (come, per es., nel vedico o in russo); a. relativamente libero, quello che ...
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LINGUISTICA
Elemento, di derivazione o determinazione morfologica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, che è inserito nell’interno di una parola, per lo più nell’interno della radice stessa: per [...] es. -n- nel lat. relinquo (perfetto reliqui). Si contrappone a prefisso e suffisso.
Tecnica
Opera di finitura di un edificio destinata alla chiusura dei vani di porte e finestre. La denominazione di i. ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...