Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] e nella Logique di Port-Royal (1666; Goes 2001). Con tale valore il termine attributo è impiegato ancor oggi nella linguistica francese: per designare gli elementi dipendenti da un nome si ricorre invece al termine epithète (➔ epiteto).
Un’importante ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] 1995), a cura di G. Ruffino, Tübingen, Niemeyer, 6 voll., vol. 4° (Le strutture del parlato. Storia linguistica e culturale del Mediterraneo), pp. 3-16.
Basbøll, Hans (1989), Phonological weight and Italian raddoppiamento fonosintattico, «Rivista di ...
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Astronomia
Si chiama a. del moto di un astro il punto della volta celeste verso il quale l’astro, nel momento in cui lo si considera, è diretto. In particolare l’a. del moto terrestre è il punto della [...] 270° e declinazione 28°, situato tra le costellazioni di Ercole e della Lira, non molto distante dalla stella Vega.
Linguistica
Segno a forma d’accento acuto utilizzato: a) nell’antica notazione numerica greca (a destra in alto dei numeri indicanti ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] di P. Fiorelli, Firenze, Sansoni (1a ed. 1941).
Castellani, Arrigo (1980), Fonotipi e fonemi in italiano, in Id., Saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1946-1976), Roma, Salerno Editrice, 3 voll., vol. 1°, pp. 49-69 (1a ed. in «Studi ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] è possibile stabilire percettivamente dove finisca un suono e dove cominci l’altro.
L’assimilazione, oggetto di studio della linguistica diacronica sin dai suoi esordi, è stata vista soprattutto come uno dei meccanismi attivi nel mutamento fonetico e ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] ), The anticausative alternation in Italian: constraints and variation, in Le interfacce. Atti del XLIII congresso della Società di Linguistica Italiana, a cura di G. Massariello & S. Dal Masi, Roma, Bulzoni, pp. 809-823.
Centineo, Giulia (1995 ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] XVII)
(85) Il coraggio, uno non se lo può dare (cap. XXV)
Passato «da fatto stilistico» a «fatto linguistico» (Ferrari 2003: 224), la dislocazione è ricorrente nella prosa contemporanea, non solo per raggiungere effetti mimetici del parlato (come in ...
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La comparazione esprime una relazione di confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità oppure tra due qualità in riferimento allo stesso termine. In campo linguistico, la comparazione (dal lat. [...] sulla storia recente delle costruzioni comparative in italiano, in Sintassi storica. Atti del XXX congresso internazionale della Società di Linguistica Italiana (Pavia, 26-28 settembre 1996), a cura di P. Ramat & E. Roma, Roma, Bulzoni, pp. 671 ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] in I dialetti e le lingue delle minoranze di fronte all’italiano. Atti dell’XI congresso internazionale della Società di Linguistica Italiana (Cagliari, 27-30 maggio 1977), a cura di F. Albano Leoni, Roma, Bulzoni, pp. 267-303.
Varvaro, Alberto (1988 ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] In moltissime lingue, tra cui l’italiano, tale elemento è rappresentato da un verbo. È invece argomento «l’elemento linguistico che esprime uno dei partecipanti all’evento o alla situazione asserita dal predicato, e che deve obbligatoriamente essere ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...