GERGHI
In linguistica con il termine gergo si intende in primo luogo un linguaggio condiviso creato all’interno di un gruppo che quando comunica non vuole farsi capire all’esterno (come accade storicamente [...] per il gergo della malavita).
Con il tempo alcuni termini gergali escono dall’ambito specifico in cui sono stati coniati ed entrano talvolta nell’uso comune
madama (‘polizia’, nel gergo della malavita)
sballo ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] riforma ortografica ateniese del 403 a.C. attribuì alla lettera H il valore di e lunga (eta). Il valore originario fu conservato nella scrittura dei Greci occidentali, degli Etruschi e dei Romani. L’aspirazione ...
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Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] nell’ortografia italiana la lettera e rappresenta due distinti fonemi vocalici, la e aperta o larga ‹è› e la e chiusa o stretta ‹é›. Le due vocali appartengono alla serie palatale e sono intermedie tra ...
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Settima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto greco la lettera corrispondente alla G è il Γ (gamma), che occupa il terzo posto, nell’alfabeto latino occupato dalla C. Questa infatti [...] in origine rappresentava sia la velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, sia anche la sua correlativa sorda ‹k›; quando si vollero distinguere graficamente i due suoni, per quello sonoro s’introdusse una ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] I latini avevano infatti in età classica la sola lettera V, sia con il valore vocalico della u italiana di uno (come nel lat. vnvs), sia con quello semiconsonantico della u italiana di quale (lat. qvalis). ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] presso gli Ebrei, finendo col ridursi a un grosso punto munito d’un apice inferiore, il più piccolo di tutti i segni alfabetici; presso i Greci e i Romani, riducendosi a una semplice asta verticale, da ...
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Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] con il nome di coppa, la lettera scomparve fin dal 6° sec. a.C., non avendo un suono suo proprio da esprimere (bastava il K); rimase però in uso nella forma Ϟ come segno numerale con il valore di 90. I ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] dall’originario nome fenicio, di incerto significato etimologico. La forma che la lettera aveva nell’alfabeto fenicio
si è conservata nella sua sostanza fino a noi; il greco però ha capovolto i due tratti ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] triangolo che poi, con il mutare della materia su cui si scriveva, diventò un semicerchio. Nell’alfabeto greco l’asta venne a sinistra e il semicerchio a destra: Ρ. Questo segno si trova modificato qualche ...
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Dodicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
In italiano, come nelle altre lingue la m rappresenta, la nasale bilabiale: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come [...] p, b), combinata con un abbassamento del velo palatino a cui consegue il libero passaggio dell’aria per la cavità nasale (come per n, gn). Le corde vocali vibrano e quindi la m è sonora; ma né questo carattere ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...